Ematuria dopo rapporto

salve sono una ragazza di 35 anni. Mi succede durante i rapporti di avere bruciore e all'incirca ogni sei mesi si manifestano emature e macroematurie che curo con antibiotici e buscopan. sono molto preoccupata perchè non penso che sia una situazone che potrò sostenere per ancora molto tempo considerando che la prima volta mi è capitata il 14 agosto 2007 dopo il mio primo rapporto mi potete aiutare per favore? sono molto spaventata, e non riesco ad avere un rapporto tranquillo con il mio ragazzzo di sempre.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
gli elementi che ci fornisce sono purtroppo molto frammentari per poter giudicare in modo adeguato. I "bruciori" durante i rapporti porterebbero a pensare ad una irritazione a livello vaginale, mentre gli episodi di ematuria a delle cistiti emorragiche, peraltro queste due manifestazioni hanno un legame fra loro non così evidente. Entrambe, ma in particolare l'ematuria, devono essere valutate accuratamente in sede specialistica, urologica e ginecologica. Assumere solo antibiotici ed antidolorifici può risolvere momentaneamente, ma non è accettabile nell'ottica di una corretta diagnosi e di una risoluzione a lungo termine del problema.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
vorrei ringraziare il dr.P. Piana per la sua disponibilità, le analisi fatte fino ad oggi non mi hanno portato a nulla, il mio ginecologo mi ha somministrato una vasta gamma di antibiotici, mi parlava di candida e di un pò di irritazioni, dal pap-test fatto e analisi delle urine non è venuto mai fuori nulla. Con la penultima macro ematuria avuta sono andata al pronto soccorso ma anche li non hanno fatto alcun accertamento mi hanno fatto solo un'iniezione di buscopan. Posso approfittare ancora della vostra generosità e chiedervi un consiglio sulle analisi da fare visto che nessuno ad oggi mi è riuscito ad indirizzare la strada giusta? grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
dal punto di vista ginecologico ovviamente non possiamo giudicare, anche se il prolungato impiego di antibiotici può certamente alterare la flora microbica a livello genitale, favorendo le irritazioni locali. Per questo motivo, l'assunzione di antibiotici deve essere sempre per quanto possibile mirata e giustificata da riscontri positivi di laboratorio o presenza di febbre. Dal punto di vista urologico, la diagnosi di cistite emorragica è accettabile solo quando siano state escluse tutte le altre possibili cause di sanguinamento delle vie urinarie. Per questo motivo deve essere eseguita quantomeno una ecografia completa dell'addome e l'esame citologico delle urine su tre campioni. Inoltre, considerato lo scarso disagio nella donna, sarebbe opportuno eseguire almeno una volta una indagine endoscopica della vescica (cistoscopia). Questa indagine diventa ancora più opportuna nel caso lei fosse una fumatrice. Questo percorso deve essere impostato e seguito ovviamente da un nostro collega specialista in urologia.

Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente e spero di poter trovare, anche qui nella mia città, una persona disbonibile come Lei. Spero di poterla contattare in futuro per poterle comunicare di aver risolto il problema. Grazie