Condilomi e rossore al glande

Gentili Dottori, sono un ragazzo di 26 anni e vi espongo il mio problema:
circa verso settembre- novembre anno scorso mi accorgo di avere uno strano rossore sul glande che aimè, faccio vedere da un dermatologo solo a dicembre.Da questa visita risulta negativo l'esame micotico (quindi escludo la candida) e gli esami allergici della pelle.Da questa visita il dottore mi fa notare delle piccole escrescentesul pene che chiamava cisti.
Il problema rossore è stato trattato con una pomata al cortisone (non ricordo il nome) che ha fatto scomparire il rossore, che successivamente è tornato.Il dermatologo in realtà non e stato in grado di darmi una vera diagnosi e mi ha chiesto se prendevo farmaci in quanto sospettava qualche forma allergica da questi (in realtà non prendo mai nè novalgina nè aulin, mai).
Preoccupato di quelle escrescente mi sono rivolto succesivamente ad un urologo che mi ha diagnostocato dei condilomi.Li ho rimossi 15 giorni fa con un piccolo intervento:il piu grande mi è stato asportato e i piu piccoli bruciati.Sul piu grande l'esame istologico ha confermato che fossero condilomi.
Il rossore sinceramente mi è tornato,anche se al momento dell internvento il dottore non ha notato niente quando gliel ho mostrato (forse era meno accentuato).
L'urologo mi ha detto di tornare per un controllo tra sei mesi...possibile visto che tra i vecchi forum ho letto di controlli piu frequenti (2-3 nell arco di 2 mesi)???devo fidarmi?Sincermante non vorrei rinunciare ad avere rapporti per cosi tanto tempo...!

Mi domando, puo essere il rossore del glande collegato ai codilomi?cosa puo essere se non si tratta nè di candida nè di reazione allergica?(l'llergologo parlava di qualche possibile irritazione ma a cosa???)
E poi, dato che non ho avuto piu rapporti e la mia ex ragazza risulta perfettamente sana dopo le visite ginecologiche, quali sono le altre possibilità di contagio?Come posso averla presa mi domando??

Ringrazio anticipatamente per la sicura risposta.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

Lei ha probabilmente ed in via non vincolante, una doppia situazione compatibile con una MST o con una situazione unica più complessa: la sede di elezione è quella specialsitica VENEREOLOGICA (con l'esperto di cute e mucose genitali), presso la quale potrà effettuare oltre la visita eventuali test strumentali e la terapia diretta del caso.

si determini con il Venereologo (e porti anche la sua compagna) per chiarire senza procrastimare questa situazione.

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie per la rapida risposta.Sono sicuro pero che i condilomi non li ho contratti sessualmente perche con la mia ex ragazza sono stato 4 anni (fino a fine luglio scorso) e da allora non ho avuto piu rapporti.Con le oltretutto avevamo sempre rapporti protetti,sempre usando il preservativo.La mia ex ragazza ha fatto una recente visita di controllo proprio perchè la ho informata della mia situazione ed è risultata completamente sana.
Mi chiedevo quindi in quali altri modi e spossibile entrare in contatto con questa malattia?Neo bagni pubblici?Anche se sinceramente non ricordo occasioni possibili (in piu se mi fossi poggiato su un water contaminato non avrei dovuto prendere i condilomi al massimo all ano??).

E poi dopo la bruciatora ai condilomi dopo quanto tempo dovrei farmi ricontrollare?Non rischio tra sei mesi di vedermi aggravato?
Grazie
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Eccole un utile copia-incolla di un mio consulto che sovente reitero in situazioni che possono ritenerlo utile, nem sapendo che patologie di questo genere debbono essere seguite sempre dal Venereologo, il quale deve rispondere anche alle domande sui tempi di terapia:


Premessa:

Il vaccino che attualmente è in commercio, si ritiene disponibile per il sesso femminile (soprattutto per le donne in età pre-pubere che possono averlo in convenzione dal SSN e consigliato per quelle fino a 26 anni, età media, per la quale si può ancora considerare la possibilità che non siano stati contratte le forme più aggressive [ceppi 6,11,16,18]); tale vaccino difatti è relegato a questi 4 ceppi, i quali sono riconosciuti essere collegati al cancro della cervice uterina.
Alcuni stusiosi consigliano comunque anche alle donne positive ai ceppi 6,11,16,18 di effettuare il vaccino poichè ritengono che esso svolga comunque una amplificazione della risposta all'HPV (un pò come si sosteneva per il vaccino per l'herpes simplex I- II: il sottoscritto si astiene per carenza di letteratura internazionale a supporto, du questo punto).

Per l'uomo non serve alcun tipo di vaccino, poichè fortunatametne la condilomatosi genitale, salvo rarissimi casi quasi costantemente non associati a soggetti fortemente immunodepressi (vedi tumore di Buscke Lowenstein) non concorre a provocare il cancro.

Eccole quindi questi consigli:

1) l'HPV è causa di diverse manifestazioni cliniche, dalle verruche volgari (mani, piedi le sedi più classiche) a quelle piane (viso e zone estensorie del corpo le sedi più classiche) fino alla condilomatosi (genitali le sedi più classiche di manifestazione)

2) Ammontano già a circa 130 i sottotipi o "ceppi" identificati nel genere umano; non tutti sono capaci di dare le patologie sopraelencate ma "gruppi" di questi virus sono collegati a singole patologie: alcuni ceppi di questo virus (6,11,16,18 in primis) sono stati correlati con una grave paltologia della donna, il carcinoma della cervice uterina: tale situazione ha esitato con la recentissima introduzione di un vaccino per questi ceppi, da somministrare in misura preventiva a tutte le ragazzine in età pre-menarca e come consiglio, fino all'età di 26 anni.

3) probabilmente sia io che lei (e la restante popolazione generale) possediamo taluni sottotipi di questo virus (accade la stessa cosa per il virus dell'Herpes simplex e per quello Varicella Zooster, che si contrae dopo assieme alla varicella :quest'ultimo causa del famigerato "Fuoco di S. Antonio") i quali probabilmente resteranno latenti nel nostro organismo senza dare manifestazioni cliniche

4) la maggior parte di questi virus alberga quindi industurbata ed indisturbatamente nelle nostre terminazioni recettoriali dei nervi periferici (distretti nervosi metamerici cutanei): il loro "isolamento" è altresì garantito dalle nostre sentinelle immunologiche (le difese loco-regionali e sistemiche del nostro corpo)

5) Esistono situazioni contingenti - sempre legate alla cosiddetta "tolleranza immunologica" (oggi meglio identificata in sistemi complessi che racchiudono più apparati, primo fra tutti il NICS: Neuro - Immune - Cutaneous - Sistem) che concorrono alla diminutio di questa sorveglianza a carico delle "sentinelle immunologiche" le quali hanno il potere di far "fuggire" (in termini medici: ripercorrere in via anterograda la via nervosa periferica fino al distretto cutaneo interessato) e di far replicare la popolazione virale (all'interno della cute)

6) in caso di replicazione virale cutanea (molto florida e numerosa) può insorgere la lesione cutanea clinica, la quale è la manifestazione evidente del virus stesso, o "malattia da papilloma"

7) Tutto questo è giustificato nella storia dei soggetti portatori di gravi patologie dell'immunocompetenza (HIV e AIDS) nei quali purtroppo si osservano le manifestazioni cliniche più importanti e meno trattabili.

8) Quindi solo la "malattia da HPV" (ovvero la manfestazione clinica : condilomi) è in grado di diventare potenzialmente trasmissibile (nel caso della condilomatosi, essa diviene quindi a tutti gli effetti una MST: Malattia Sessualmente Trasmissibile)

9) In caso di patologia clinica (condilomatosi) il soggetto rimane potenzialmente infetto ed infettante - di norma - fino al II controllo negativo per tale patologia (ovvero la seconda visita di controllo sempre a distanza di 3 settimane - 1 mese l'una dall'altra) nella quale non si evidenzia (all'occhio esperto del Venereologo, non del paziente ovviamente: classici i casi di misdiagnosi e diangosi terdive in altri modi..): i rapporti protetti (meglio ancora l'astensione sessuale per tutto il tempo di controllo) sono d'obbligo.

10) nel periodo della fase di stato (anche quando le manifestazioni non presenti ma potenzialmente ancora ripresentabili perchè in fase replicativa sub-clinica) il soggetto si ritiene sempre infetto ed infettante.

Tutto questo, per rimandare sempre e comunque all'attenzione dello Specialista Venereologo (l'esperto di Malattie Sessualmente Trasmissibili e di cute e mucose genitali) ogni dubbio su questa patologia che deve sempre e comunque essere arginata, per la Nostra Salute e per quella di chi condivide assieme a noi una piccola od una grande parte della Nostra Esistenza.



[#4]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore le consiglio fortemente di seguire l'impostazione data correttamente dall'urologo che l'ha operata.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Vi ringrazio, pero il problema del rossore mi e tornato e non ho fatto in tempo ad avvisare il mio urologo.Mi sembra quasi che mi stiano ricomparendo i condilomi..è possibile?dopo 20 giorni dall internvento?
secondo voi dovrei tornare dal mio urologo o farmi visitare da un venereologo e spiegare il tutto?
[#6]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Nella sede Venereologica potrà avere oltre le terapie del caso anche tutte le informazioni di cui un paziente affetto da condilomatosi genitale deve necessariamente disporre : una fra queste è che il ciclo di replicazione dell'HPV virus è proprio di 20-30 giorni, poprio in ragione di questo il controllo deve essere al massimo mensile e preferibilmente, dovrebbero essere imposte terpie immunomodulanti topici in grado di arrestare questo ciclo a prescindere dalle necessarie terapie ablative.

si consulti, se vorrà seguire questo consiglio personale, con il Venereologo.

cari saluti

[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Ringrazio il Dott. Laino per i consigli di cui farò tesoro.Sicuramente mi faro visitare da un venereologo anticipando i tempi di attesa che invece il mio neurologo mi aveva indicato (6 mesi per il successivo controllo).
Grazie ancora per la vostra assistenza.
Cari saluti.
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