Infezione?

Buongiorno gentili dottori, vorrei esporvi il mio problema che mi crea sempre più ansia e preoccupazione. Cercherò di essere il più sintetico e chiaro possibile.
In seguito ad un mal di gola-bronchite dura ad andar via ho fatto due cicli di antibiotici con claritromicina e in seguito augmentin. Qualche giorno dopo aver terminato la seconda terapia ho cominciato ad avvertire bruciori al canale uretrale, urgenza nella minzione e minzione frequente; quindi sospettando una cistite mi è stato detto di prendere 2 bustine di monuril, cosa che ho fatto e che mi ha drasticamente diminuito i sintomi in effetti. In contemporanea, forse a causa dello sforzo minzionale o forse a causa della mia posizione seduta per molte ore dato la mia attività di studente, mi è sorto il problema emorroidi, ora rientrato.

Il problema è che a quasi 20 giorni di distanza avverto ancora dei bruciori/dolori all'uretra nell'arco della giornata, che non si associano spesso alla minzione ma sono anche occasionali. Il bruciore/dolore che accuso lo sento proprio partire dalla punta del pene e percorrere il canale fin quasi dietro ai testicoli (mi scuso per l'imprecisione della descrizione). A volte durante la minzione il bruciore si localizza più nel pene, ma è meno frequente. Il meato uretrale appare leggermente gonfio e, novità di poche ore fa che mi angoscia alquanto, è di colore biancastro (ieri sera era normale come colore)! Il getto urinario in questi ultimi giorni lo noto diverso, nel senso che all'inizio della minzione e alla fine a volte appare biforcato, però come potenza del getto non noto differenze. A volte mi capita di avvertire come un movimento all'interno dell'uretra che non so descrivere bene. Ho svolto un esame delle urine completo+ urinocoltura che è risultato negativo.
La mia vita sessuale è normale, ho rapporti protetti e gli unici non protetti sono quelli orali (fellatio passiva) con la mia compagna da più di due anni. In passato anche ho avuto sempre rapporti protetti eccetto alcuni rapporti orali (sempre fellatio passiva).


Ora non so cosa pensare, lunedì mi recherò dal mio medico (con cui ho già parlato) per valutare il da farsi.
Ho moltissimi dubbi e preoccupazioni e vi pregherei di darmi alcune risposte (anche se so bene il valore di un consulto telematico):

1) Sintomi del genere possono essere ascrivibili a malattie come sifilide/gonorrea o comunque a patologie gravi?

2) Tali patologie posso averle contratte tramite i rapporti che vi ho specificato sopra?

3) Può esserci il sospetto di una prostatite? (L'erezione e l'eiaculazione mi paiono normali, come sempre)

4) Dal punto di vista dell'attività sessuale, come mi devo comportare per il momento? Astinenza? Rapporti solo protetti? Anche orali?

Scusatemi per la lunghezza del mio post, ma credetemi sono in ansia e non so come comportarmi e cosa pensare.

Cordiali saluti.


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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la causa di questo problema è molto probabilmente legata alle conseguenze della terapia antibiotica prolungata, con relativa alterazione della flora batterica intestinale. La congestione del basso intestino (vedi emorroidi) ha certamente condizionato lo sviluppo di una lieve prostatite per passaggio indiretto di germi. Diremmo che la situazione si stia risolvendo, come quasi sempre accade, non molto rapidamente e con qualche strascico. Per il momento l'unico consiglio valido è quello di bere molta acqua e di valutare con il suo medico curante l'esecuzione di un controllo da un nostro Collega specialista in urologia. In particolare, in questa fase è opportuno non assumere altri antibiotici, anzi, curare che la funzione intestinale sia la più regolare possibile. Non vi sono pertanto ragionevoli sospetti di una infezione sessualmente trasmessa e non vi sono particolari consigli da dare dal punto di vista dell'attività sessuale.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottor Piana per la sua celere risposta. Domani ho già un appuntamento con il mio medico per valutare una visita da uno specialista. Vorrei sfruttare la sua gentilezza per porle un ultimo quesito: ho letto su internet che il meato uretrale un po' gonfio, il getto bifido o comunque "non bello" e il bruciore uretrale possono essere sintomi di stenosi uretrale... Ma è possibile che ciò si verifichi in così poco tempo (in sole 3 settimane)? Oppure questi sintomi che accuso sono aspecifici e quindi non riconducibili necessariamente ad una stenosi? Chiedo scusa per il quesito magari banale, però da quello che ho letto la stenosi uretrale è una cosa seria e mi preoccupa abbastanza l'ipotesi, soprattutto alla mia età...

Grazie ancora per la sua gentilezza

Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
il restringimento dell'uretra (stènosi) ha certamente un'evoluzione molto più lenta e si manifesta con la netta riduzione del getto unito alla sensazione di dover "spingere" per urinare (disùria). Non ci pare questo il suo caso.

Saluti
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Utente
Utente
Grazie mille per avermi tranquillizzato! Davvero molto gentile e disponibile!
Le auguro una buona domenica!

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, vorrei raccontarle gli sviluppi. La patina bianca sul glande e sul prepuzio si è sviluppata in maniera consistente e in più si sono aggiunte delle piccole secrezioni trasparenti dal meato (un po' gonfio). Ho effettuato una visita urologica che ha portato alla diagnosi di un'uretrite aspecifica e su consiglio dell'urologo, onde evitare di prendere farmaci inutili, ho effettuato un tampone uretrale. Il tampone ha riportato esito negativo (esito ricevuto venerdì), nel frattempo la patina bianca è sparita del tutto e i fastidi si sono ridimensionati.
Purtroppo, però devo aggiungere alcuni dettagli non positivi: giovedì, a causa della prolungata astinenza per ovvi motivi, sentendomi parecchio congestionato ho eiaculato tramite masturbazione ed era tutto regolare; il mattino seguente (venerdì) ho notato la pelle del glande e del prepuzio piuttosto arrossata, come se fosse infiammata e la pelle del prepuzio era un po' più stretta (non so spiegarmi meglio), nel senso che faceva un po' più fatica a scorrere, anche se il pene comunque si scopre bene sia a riposo sia in erezione senza dolori, ma c'era questo "piccolo anello" che si notava. Venerdì, nuova eiaculazione, ma tutto normale e addirittura il mattino seguente (sabato) la pelle era meno rossa, anche se persisteva questo "anello". Fra l'altro in questi giorni era migliorato anche il getto, nel senso che lo sdoppiamento dello stesso avveniva quasi sempre alla fine e quasi mai all'inizio (a differenza di prima che avveniva sempre sia all'inizio sia alla fine) e alcune volte (rare) non avveniva più. Il problema sorge sabato sera: nuova eiaculazione, dopodichè vado per urinare; all'inizio l'urina esita un po' ad uscire (credo che questo sia normale, mi è sempre accaduto dopo l'attività sessuale), poi esce, il getto è normale, ma verso la fine si interrompe e comincio a provare un forte dolore/bruciore all'uretra e sento che ho ancora qualche goccia di urina da far uscire e alla fine riesco con molta fatica a finire la minzione.
Ecco, purtroppo da questo episodio ho ricominciato ad avere bruciore che va e viene all'uretra e queste piccole secrezioni (urina? o altro?), più dolori addominali al basso ventre e nuovamente un accenno di emorroidi. Persiste fra l'altro questo "piccolo anello" al prepuzio, che non mi dà problemi funzionali ma che si vede e prude ogni tanto. Il getto è nuovamente sdoppiato all'inizio e alla fine. Domani risentirò sicuramente l'urologo.
Secondo lei è un'esacerbazione della prostatite che ha ipotizzato lei? Oppure può essere qualcos'altro?
Le giuro che questa situazione mi sta stressando molto creandomi parecchia ansia, che riguarda soprattutto la paura della formazione di una stenosi uretrale! Sicuramente questo mio stato d'animo non aiuta la guarigione... Le sarei davvero grato se mi desse un nuovo parere!

Cordiali saluti!
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