Adenocarcinoma prostatico

Gentile Staff, avrei bisogno di un parere esperto da un urologo su un argomento di particolare importanza. A seguito dell'esame della biopsia prostatica e periprostatica effettuato in data 28/09/2013, per indagare i valori costantemente oltre la soglia consentita della PSA, stamattina il medico che sta seguendo il caso di mio padre lo ha informato che i risultati mostrano la presenza di "Adenocarcinoma prostatico pt1 c gleason 6 (3+3)". Mio padre ha un'anamnesi di pregressa TIA, iperteso in trattamento con elevazione psa sierico (tot 5.740, libero 1,1). Il medico gli ha consigliato l'intervento di prostatectomia radicale dopo aver effettuato esami quali tac addome completo con m.d.c. e scintigrafia ossea.
Vorremmo un ulteriore parere in merito e anche sapere quali sono le conseguenze dell'intervento a cosa incorre e in quali percentuali?
Speranzosa in un positivo riscontro porgo
Cordiali Saluti.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
In caso di negatività alla TC addome con contrasto e alla scintigrafia ossea, con il gleason che presenta e il psa di 5.8 , papà può affrontare una prostatectomia radicale ( open, laparscopica, roboassistita) con possibilità di risoluzione totale della malattia . Chiaramente l'istologico definitivo avrà l'ultima parola sualcune condizioni

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Militello,
la ringrazio per la sollecita risposta e per averci fornito un prospetto rassicurante della situazione che dovremo affrontare insieme a lui.
Ovviamente, oltre a tutta la trafila conseguente agli ulteriori esami che dovrà effettuare con conseguente intervento, ciò che lo preoccupa e non poco è la possibilità che tale operazione possa lasciare problemi come impotenza e/o incontinenza; io so che potrebbe capitare anche se c'è chi sostiene che non è sempre così, ma documentandomi su internet non sono riuscita a trovare nulla che potesse spiegarmi nello specifico cosa e come succede, nello specifico cosa viene intaccato e soprattuto con quale percentuale una cosa del genere possa colpirlo.
Mi scusi se le pongo tutti questi interrogativi, ma purtroppo uno notizia simile ha totalmente scombussolato gli equilibri della mia famiglia e io vorrei tanto avere un quadro più chiaro della situazione così da provare in qualche modo, se possibile a rassicurare mio padre così che possa affrontare il decorso in maniera più serena e ottimista possibile.
In attesa di riscontro e ringraziandola porgo cordiali saluti.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
cosa e come succede....può presentarsi la necessità al chirurgo di inglobare nella asportazione il fascio vascolonervoso deputato all erezione e alla continenza che decorre posterolateralmente alla prostata o purtroppo coinnvolgerlo durante la manovra di preparazione della prostata. se la patologia è confinata all'organo e il fascio viene rispettato non abbiamo né imotenza né incontinenza. ( problematiche comunque risolvibili )
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