Difficoltà ad urinare

Salve,
nell'ultimo anno ho iniziato ad avere problemi ad urinare. Questi episodi hanno avuto momenti più leggeri e momenti più pesanti (come quello che sto attraversando ora).

Premetto che ho intenzione di fare una visita durante i primi giorni d Gennaio, ma nell'attesa mi sento abbastanza impaurito da quello che potrebbe essere.

Mi spiego meglio riguardo i sintomi:
Sento spesso il bisogno di urinare, a volte riesco a volte no. Faccio sempre fatica ad avviare il flusso e molto spesso sento che la vescica non è stata completamente svuotata. A volte, poche volte, escono proprio poche gocce (e non capisco se sto cercando di far uscire qualcosa che non c'è o se semplicemente in caso di poca urina, essa non riesce ad uscire).

In alcuni periodi il problema è "solo" il ritardo nell'avvio del flusso di urina, in altri periodi invece oltre a quello sento proprio un fastidio, come se qualcosa schiacciasse la vescica. Quasi sempre mi sembra che ci sia troppa pressione per la fuoriuscita.

Non ho problemi di erezione o di eiaculazione, ma durante il sesso mi capita di sentire lo stimolo ad urinare.

Nell'ultimo periodo, quello in cui ho iniziato ad accusare questi disturbi, è stato un periodo in cui ho passato molto tempo seduto, su una sedia tutt'altro che comoda. Avendo però avuto lunghi periodi senza il "peggioramento" (quindi solo difficoltà ad avviare il flusso, senza altri problemi come il continuo stimolo), ho un po' lasciato perdere la cosa.

Ho provato a prendere tisane o farmaci (quest'ultimi un anno fa) per favorire l'urinazione. Effettivamente hanno funzionato, nel senso che mi hanno portato ad andare spesso in bagno per urinare, ma non hanno risolto il problema dell'avvio del flusso.

Un'altra cosa che penso sia giusto segnalare era un mio comportamento stupido che adottavo una decina di anni fa quando andavo a scuola. Spesso avevo urgenza di andare in bagno, ma dati i problemi di orari sulle uscite in bagno, mi imponevo di trattenerla. Quel bisogno impellente di urinare è ormai sparito ed è questo che mi preoccupa. Un tempo capitava che nel momento in cui mi scappava tanto faticavo a trattenerla, mentre ora anche se scappa, sembra sempre che abbia bisogno di tranquillità e sforzi particolari per farla.

Non vorrei aver danneggiato qualcosa con quel comportamento stupido.

Ora quindi mi trovo in queste condizioni da un po'. Sono molto preoccupato, soprattutto considerando che se fosse stata un'infiammazione di qualche tipo, prima o poi sarebbe guarita (soprattutto nei periodi in cui i sintomi diminuivano).

Secondo quanto ho detto, cosa potrebbe essere? Infiammazione alla prostata? Alla vescica? Qualcosa di più grave?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
alla sua età i sintomi che ci riferisce possono essere più facilmente causati da una qualche forma congenita di restringimento o scarsa elasticità della zona tra collo della vescica e prostata. Questo potrà essere chiarito con l'esecuzione di una serie di acccertamenti che molto probabilmente sarà iniziato e coordinato dal nostro Collega che l'avrà in cura.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
sono necessari esami di approfondimento per comprendere meglio se ci sono o meno alterazioni nel meccanismo della minzione. Tenga presente che in determinate condizioni (es. stati di particolare ansia, stress. ecc.) si può verificare che esse si ripercuotano sulla minzione generando a volte dei falsi stimoli.
Perciò aspetti con tranquillità la visita urologica senza farsi assalire troppo dall'ansia.
A volte può capitare che durante l'atto sessuale può insorgere lo stimolo ad urinare se vuole può leggere il mio articolo:

-https://www.medicitalia.it/news/andrologia/3849-orgasmo-e-minzione-due-evenienze-in-stretta-correlazione.html

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per le risposte.

Nell'eventuale caso in cui io abbia qualche forma congenita di restringimento o scarsa elasticità, quali terapie dovrei seguire? Ho letto che può essere necessaria un'operazione. Considerando che un paio di anni fa non avevo problemi, potrebbe esserci qualche irritazione o infezione che ha "ingigantito" un problema/condizione già presente?

Se lo stress è una causa, più riscontro i problemi e più lo stress aumenta. E' un circolo vizioso dal quale vorrei uscire senza interventi chirurgici.

Grazie anche per l'articolo. E' stata una lettura interessante.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
L'atto chirurgico rappresenta sempre l'estrema ratio.
Quindi è necessario prima giungere ad una diagnosi quanto più circostanziata possibile per poi pensare ad una terapia adeguata che spessoè di tipo medico e non chirurgico.
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dopo
Utente
Utente
D'accordo, grazie mille.

Nel caso, a visita avvenuta, riporterò anche qui la diagnosi e la possibile cura così da aiutare altre persone nella stessa situazione.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Ok! prego.