Ureaplasma e proteus spp

Buonasera,
cercherò di essere breve e concisa:
due anni fa ebbi una brutta cistite, curata con Uniquin e Ciproxin. Alla fine mi passò, e dagli esami di controllo era tutto apposto. Tuttavia, da quel momento ho sempre sofferto di minzione frequente, non dolorosa, ma se bevevo un poco in più, facevo il doppio della pipì rispetto a quanto bevevo: urina trasparente e tensione esagerata alla vescica se non la svuotavo subito. Se bevo mezzo litro di acqua nell' ora successiva vado in bagno ogni quarto d'ora e faccio abbondante pipì. Dunque, quest' anno a tutto questo si sono aggiunte delle perdite vaginali giallastre, con ogni tanto delle microcisti alle piccole labbra. Il ginecologo mi ha fatto un tampone ed è uscito UREAPLASMA. Mi ha prescitto Levoxacin e poi Bassado. Ora ho rifatto il tampone e sono in attesa dei risultati. Tuttavia, nonostante con Bassado le perdite pare siano scomparse (pare), la tensione vescicale è rimasta dov'era. Così ho fatto un urinocoltura con antibiogramma ed è uscito PROTEUS SPP un milione. Sono risultata sensibile solo a due molecole, quella del MONURIL e l' ampicillina subactam. Il dottore mi ha prescritto entrambe le cose di seguito; prima le due bustine e poi subito iniziezioni 2 al giorno di ampicillina e subactam per 10 giorni. Sono al secondo giorno di iniezioni e non noto alcun miglioramento. Anzi, appena ho iniziato con le iniezioni ho cominciato ad avere diarrea. Così sto prendendo anche fermenti lattici. Le urine sono maleodoranti (credo per il farmaco) e continuo ad avere tensione e tutto quello che avevo prima. Venerdì farò anche un' eco ai reni e alla vescica. E avrò i risultati del tampone. Aggiungo a tutto questo un mio stato di ansia costante, soffro di piccole crisi depressive, e sicuramente non mi sento molto bene in questo periodo dati questi problemi di salute.
Mi sento disperata e in un circolo vizioso.
Pensa che abbia qualcosa di più grave? La mia paura è che divento resistente anche a queste due molecole e non ho più speranza di curarmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
se l'antibiotico sta causando effetti collaterali intestinali evidenti sarebbe il caso di interrompere, perché la profonda alterazione della flora batterica intestinale sarebbe molto controproducente per una situazione urinaria apparentemente già predisposta alle infezioni. Anzi, una maggiore attenzione a prescindere dovrebbe essere riservata alla,funzione intestinale, poiché proprio nell'intestino sta la causa di buona parte delle infezioni urinarie della donna in età fertile. I rimedi sono quelli più comuni (fermenti lattici, probiotici, yoghurt, fibra vegetale grezza, eccetera), ma se il problema è più definito è più oppirtunomaffidarsi ad un gastro-enterologo. Per il resto, è addirittura proverbiale che la sensibilità vescicale nella donna risenta parecchio dei fattori emotivi. Quando questo assume caratteri molto fastidiosi è il caso di valutare in modo più approfondito. Eseguire l'urocoltura è il primo passo, ma sarebbe certamente il caso di affidarsi ad un nostro Collega specialista in urologia che la possa seguire direttamente e verosimilmente guidare attraverso un percorso nel quale possono esserci anche altri accertamenti, come una valutazione endoscopica cistoscopia) oppure funzionale (indagine urodinamica).

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Sto prendendo molti fermenti lattici, proprio per questo. Segnalo che soffro di colite spastica e corde coliche costanti. L' urocultura ha dato come riscontro il Proteus, per il quale sto appunto facendo l' ampicillina. Venerdì farò ecografia a vescica e reni.
Crede che la colite possa influire sull' ureoplasma e di conseguenza sull' uretrite?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
la colite è molto probabilmente origine di tutti i suoi problemi urinari, con costante rischio di passaggio di batteri piuttosto resistenti, come appunto il Proteus. Per l'ureaplasma la situazione potrebbe essere meno diretta, ma certamente il dismicrobismo intestinale porta anche ad evidenti alterazioni in tutta l'area genitale. Dal nostro punto di vista, in assenza di febbre e situazioni complicate, non è opportuno indulgere con la terapia antibiotica, ma piuttosto concentrarsi sull'intestino e ripetere l'esame delle urine e l'urocoltura tra qualche settimana.

Saluti

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Utente
Utente
Grazie lei è molto gentile. stasera comunque è comparsa febbre. e la tensione alla vescica sembra addirittura peggiorata dopo aver cominciato a fare le iniezioni di ampicillina. non capisco perché. questi sintomi da cistite sono dovuto all ureaplasma o al proteus? la mia psiche ne sta risentendo molto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
la comparsa di febbre sotto terapia antibiotica deve essere valutata molto attentamente, proprio per l'eventualità della selezione di batteri resistenti a livello intestinale. Che i sintomi da lei riferiti come "cistite" siano veramente legati all'infezone batterica è tutto da dimostrare. le consiglieremmo di riparlarne al più presto almeno con il suo medico curante.

Saluti
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Utente
Utente
mio padre è medico tuttavia non sa dirmi di più. vuole farmi eco ai reni e alla vescica e proseguire con l' ampicillina dandomi fermenti lattici. Sinceramente trovo assurdo che con l' ampicillina aumentino i sintomi del proteus e si aggiunga il bruciore alla minzione. non ci vedo la logica.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
infatti non vi è alcuna logica. La lasciamo quindi alle cure di chi, come padre e come Collega, saprà certamente assumersi la responsabilità del caso. Fare un'ecografia è senz'altro una buona idea, comunque.

Saluti
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Utente
Utente
Grazie, se ci fossero novità rilevanti le scriverò. in effetti neache lui si spiega come sia possibile un peggioramento dei sintomi con l' antibiotico. certo mi ja detto che se la flora intestinale soffre, anche l' uretrite ne risente. ma allora a cosa serve l'antibiotico? sono molto confusa
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Continui almeno a bere acqua, almeno non si disidrati tra febbre e diarrea.
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Utente
Utente
si. da domani mio padre mi darà anche Acidif. mi sono permessa di scriverle perché ho visto anche lui parecchio perplesso di fronte ad un peggioramento addirittura. lei crede che questi batteri possano essere diventati cronici per il fatto che mi sono stati diagnosticati con due anni di ritardo? (ammesso che i sintomi avvertiti da due anni siano riconducibili a questi due batteri...)
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signorina,
magari il babbo provi a sentire il parere di un amico urologo (certamente ne avrà). Le indicazioni alla acidificazione delle urine con L-metionina (Acidif) sono abbastanza particolari.

Saluti
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Utente
Utente
si infatti. ho appena letto che l ampicillina può causare superinfezioni da miceti resistenti. e l' ureaplasma è un miceto! ergo... domattina chiamo il ginecologo comunico la cosa... e credo dovrò sospendere le iniezioni. e a questo punto che si fa?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
No signorina, l'Ureaplasma Urealyticum non è un fungo, ma un batterio un po' particolare, della famiglia dei micoplasmi.
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Utente
Utente
Ah quindi non è un miceto? credevo che fosse tale e per questo avevo associato la cosa letta sul bugiardino al mio peggioramento. allora ho preso una cantonata. in ogni caso chiamerò il ginecologo domattina.
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Utente
Utente
ho interrotto le iniezioni come avevate consigliato. ora sto facendo fermenti lattici. il ginecologo mi ha prescritto 3 gg di cirpoxin da 1000 per non lasciare incompiuta la terapia. nonostante questo, al cirpoxin sono resistente, ergo non credo risolverò molto. Attualmente i sintomi del proteus sono peggiorati, ora la tensione vescicale è ancora maggiore. Potrebbe essere legato alla situazione disastrosa del colon questo peggioramento?
Quando sono terminati gli antibiotici a cui si è sensibili, come si procede per debellare un batterio?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
pare semplicistico affermare che gli attuali disturbi siano causati "dal proteus". I disturbi intestinali sono certamente di per loro già sufficienti ad accentuare una situazione già precaria. Per affermare che il proteus c'è ancora (cosa che non crediamo) è indispensabile ripetere da subito l'urocoltura, anche senza attendere i canonici 7-10 giorni dalla fine della terapia. Il nostro parere verterebbe sulla sospensione di tutti gli antibiotici se non c'è febbre maggiore di 38*C in attesa degli esiti di detta urocoltura, trattando i sintomi con anti-dolorifici.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
va benissimo. ripeto urinocultura appena possibile.il colon è rigido e mio padre mi ha dato spasmex e lexotan associato ai fermenti. per la pseudo cistite un poco di cistalgan. va bene? la terrò aggiornato venerdi quando avrò risultati di tamponi e di ecografia.
grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Bene così.
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