Disturbi meato uretrale

gent.mi dott.ri
vi illustro il mio problema che oramai da circa due anni mi afflige rendendomi la qqualita' della vita veramente scarsa.
Da due anni (ho 47 anni)prostatite abatterica che ancora oggi persiste "forse " in maniera latente,due cistoscopie per escludere stenosi uretrale e malattia del collo vescicale(risulta edematoso flusso scarso assumo alfalitici),vari cicli di antibiotici tampone uretale negativo quattro antibiogrammi liquido seminale e urine negativi,serenoa repens da 18 mesi assunta giornalmente.
Il problema che mi afflige e' una sensibilizzazione con bruciore alla punta del glande, con il meatouretrale quasi costantemente irritato e spesso gonfio(sintomatologia gia' cosi' agli esordi della prostatite).
Qualche urologo mi ha parlato di un possibile LICHEN, ma al controllo dermatologico e' stato escluso(forse serebbe necessario un prelievo della mucosa?) spiegandomi che il bruciore durante o dopo la minzione e' dato dalla pressione urinando,che distende il collo infiammato.........la il fastidio non puo' durare ore e ore se non l'intera giornata.......
Altro urologo mi ha indicato un problema di dolore pelvico cronico....in quanto effettivamente noto una iperalgesia al livello della cute tra ano e scroto,ma mai ho avuto dolori testicolari o anali o bruciore dolore all'eiaculazione.
Attualmente per provare anche questa strada assumo cymbalta da 60 mg e tolep 300 mg.....risultato zero......l'umore ai masssimi se no non starei qui a scrivervi.....Secondo la vostra esperienza e' un problema dermatologico, urologico,o neurologico(pudendo)?
Non penso proprio che chi soffre di prostatite cronica abbia passato nella sua vita quello che sto passando io......
grazie per la vostra risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
non stentiamo a comprendere il suo scoramento e le assicuriamo di non essere purtroppo il solo "ad aver passato nella vita quello che ...". E' in buona compagnia, insomma. L'urologia non ha ancora trovato la risposta ad alcune situazioni ed i problemi prostatici irritativi, quindi non legati ad ingrossamento e tumore, sono certamente i più frequenti. Vuole sapere gli altri? L'incurvamento acquisito del pene, la cistite cronica della donna, solo per fare qualche esempio.
Non è certamente qui ed ora che possiamo trovare la chiave che magicamente ci apra la porta alla soluzione dei suoi problemi. Diremmo che, nell'impossibilità di chiarire più di tanto le origini del suo disturbo, ci si debba impegnare per far sì che questi sintomi influiscano il meno possibile sulla sua qualità di vita. Attenzione deve essere riposta sulla terapia del dolore, che deve essere gestita non da un nostro Collega urologo, ma da uno specialista specifico. In particolare, avremmo però qualcosa da obiettare sulla scelta della duloxetina (Cymbalta) per il suo effetto contratturante sulla muscolatura pelvica, certamente non opportuno nella sua situazione.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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