Fastidi alla vescica

Salve, mi rivolgo ancora una volta a voi. Ho 28 anni come potete vedere dal mio profilo soffro di un presunto colon irritabile dal 2011 che non da grandissimi problemi e dolori ma solo alvo variabile (prevalenza diarrea) con qualche fastidio annesso (rumori intestinali e meteorismo) e da 3 mesi anche di fastidiosissime emorroidi interne di 2 grado non sanguinanti (causate penso proprio dal colon irritabile) e siccome la terapia medica a base di pomate ecc..non sta dando miglioramenti, mi è stata proposta dal proctologo una rivalutazione a settembre per un probabile intervento chirurgico.
Ma ora veniamo a quello che da un paio di settimane mi tormenta, un'altra cosa nuova....ho iniziato una sera mentre ero a casa ad avvertire un forte senso di vescica piena dopo una doccia serale a casa mia, il fastidio è proseguito il giorno dopo ed è aumentato il desiderio di minzione, un senso di vescica non completamente svuotata, senso di fastidio interno/vescica che scoppia, un aumento appunto della minzione (6,7,8 volte al giorno). Mi sono recato subito dal medico di famiglia che mi ha prescritto il Monuril 2 bustine ma non è servito a niente. Il giorno dopo aver assunto la prima bustina di monuril son andato addirittura in bagno a fare pipì 15 volte almeno, magari anche il medicinale mi ha aiutato tenendomi ancora più pulita la vescica, ma comunque non è servito a niente. Adesso dopo 15 giorni grazie al cielo i fastidi si sono attenuati, il desiderio è diminuito quasi del tutto, anche il senso di vescica piena, si presenta solo in certe parti della giornata (soprattutto la sera) ma non è frequente come prima. Ho notato però purtroppo un nuovo sintomo in questi ultimi giorni: un lieve bruciore sulla punta del pene durante l'eiaculazione e che si presente anche mentre il pene sta andando in erezione. Il glande non sembra arrossato, è tutto aposto, il bruciore lieve sembra venire dall'interno. Il mio medico mi ha prescritto subito un esame del sangue PSA per la prostata e un esame delle urine, urinocoltura e antibiogramma appena fatti, aspettando ovviamente almeno 6-7 giorni perchè avevo assunto il Monuril la settimana prima, ecco i risultati:
PSA TOT- ANTIG PROSTATICO: 0,25 URINOCOLTURA: Negativa
Urine chimico fisico: Colore Giallo paglierino Aspetto: Sublimpido
Reazione ph: 5,5 Densità: 1.034* Proteine: 10,00
Glucosio: Negativo Corpi Chetonici: Negativo Bilirubina: Negativo
Urobilinogeno: 0,2 Emoglobina: Negativo Nitriti: Negativo
Esterasi Leucocit. : 0

Esame microscopico: Cristalli di calcio oss. biidrato: 1+
Cellule squamose: 1+ Filamenti di muco: 2+
In attesa di mostrare gli esami al mio medico che è assente in sto periodo o visita urologica con SSN chiedo il vostro parere ma sembra tutto nella norma. Purtroppo son preoccupato perchè penso a una forma di prostatite (collegata magari ad emorroidi e colon)...ci manca anche questa, psicologicamente sto crollando.
Cordiali saluti

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la relazione tra la prostata ed il tratto terminale dell'intestino è diretta ed inesorabile, senz'altro la causa del suo disturbo sta nella disfunzione intestinale ed i problemi di flora batterica alterata che certamente si porta appresso. La prostata e le basse vie urinarie non sono che la vittima innocente di tutto ciò. Per il resto, ci permettiamo di osservare che:
- le sue urine sono esageratamente dense (1034), mentre invece in una situazione come la sua mantenerle diluite bevendo molta acqua è senz'altro essenziale;
- il PSA è essenzialmente un marcatore tumorale, la cui esecuzione alla sua giovane età non ha alcun significato;
- proprio per la situazione intestinale precaria, qualsiasi prescrizione antibiotica dovrebbe essere sempre indirizzata alla massima parsimonia, in particolare in assenza di febbre o gravi complicazioni;
- posto che il massimo delle attenzioni nel suo caso debbono essere rivolte all'intestino, ovviamente consultando un valido gastro-enterologo, noi non possiamo che affermare quanto i disturbi prostatici del giovane risentano moltissimo, oltre che della funzione intestinale, anche dell'alimentazione, dell'idratazione, dell'attività fisica e di quella sessuale. Tutte queste dovrebbero essere improntate alla ragionevolezza.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ok capisco. Brutta situazione allora....a 28 anni esofagite di grado A, colon irritabile, emorroidi interne di 2 grado e ora la prostata....ma no dai.
Grazie della risposta dottore, volevo concludere chiedendo se lei ritiene a sto punto comunque utile una visita urologica per vedere se la prostata è gonfia? Inoltre in sto periodo appunto crede sia meglio evitare rapporti sessuali o comunque l'eiaculazione in generale? Grazie ancora
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
una valutazione specialistica è doverosa. Nelle manifestazioni infiammatorie della prostata l'attività sessuale è sconsigliata solo nelle forme acute febbrili. Un ragionevole numero di ejaculazioni, diciamo due-tre la settimana, sono consigliabili per evitare la congestione della ghiandola.

Saluti
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