Prostatite persistente dopo 3 mesi che la clamidia e' cessata

salve ho 45 anni e da 6 mesi soffro di una prostatite insorta improvvisamente il 23 luglio,con sintomo principale dolore sovrapubico(leggermente spostato un cm sulla destra con appesantimento , bruciore,che poi crea come una urgenza ad andare a fare la pipi circa ogni ora) che peggiora molto se rimango in posizione seduta e ancor piu guidando la macchina. altro sintomo e' un fastidio, leggero bruciore talvolta urinando in cima all'uretra anch'essa sensibilizzata,ma meno della parte sovrapubica. (solo 4 volte in 6 mesi ho avuto bruciore piu forte dopo aver urinato x circa 15 minuti..per il resto non ho dolore durante eiaculazione o minzione particolare). agli esami di spermiocoltura e urinocoltura sono risultati sempre negativi ma positivo alla clamidia trachomatis, sin dall'inizio (agosto primo test) ,che ho sconfitto solo ai primi giorni di novembre con il quarto antibiotico (azitromicina). sin dall'inizio 6 mesi fa' ho sempre preso prostamev plus (1 al giorno, 320 mg serenoa repens) sono alla sesta scatola..piu topster supposte(inizialmnte) ma non ho mai sentito un miglioramento particolare neanche dopo che la clamidia e' scomparsa.. infatti ormai da 2 mesi e mezzo risulta negativa ma i sintomi piu o meno uguali rimangono..alla ultima visita 10 gg fa' con altro urologo la palpazione rettale ha riscontarato sempre prostata pastosa e dolente! quindi infiammata ma da ecografia basso addominale (fatta 2 volte) risulta di dimensione normale solo con calcificazioni (e' da almeno 7 anni che ci sono..).ultima spermiogramma e urinocoltura e test clamidia (prime urine) tutto negativo anche 1 mese fa' nonostante abbia sempre sintomi fastidiosi !solo la notte rilasso molto la parte.la domanda e' questa : essendo come immagina sconfortato e ansioso x questo travaglio..le chiedo "soprattutto" puo' dopo 2-3 mesi continuare sempre l'infiammazione nonostante non ci siano piu batteri in particolare la clamidia? continuando con serenoa repens e magari aggiunta (che ho ordinato) di bromelina ,quercetina e curcuma risolvero' la cosa ? e secondo la sua esperienza di media quanto dovrei impiegare? oppure dovrei cercare invece qualche altro batterio con test specifico (come ho sempre fatto con la clamidia oltre a urinocoltura e spermiocoltura)?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signore,
non deve sorprendere che disturbi di questo tipo tendano a persistere anche dopo l'esaurirsi della componente infettiva vera e propria, questa è la assai comune avoluzione delle prostatiti a decorso prolungato. In assenza di complicazioni evidenti (es. febbre) la ulteriore prescrizione di antibiotici diventa inutile se non addirittura controproducente. L'integratore vegetale di cui ci parla è di prescrizione comunissima, ma purtroppo ha un'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. Nelle fasi irritative più intense, talora hanno maggiori possibilità di efficacia gli anti-infiammatori convenzionali. In ogi caso, queste situazioni si giovano perlopiù assai maggiormente che dei farmaci, delle attenzioni alle abitudini ed allo stile di vita. Questo con particolare riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua celere risposta , spesso mi capita dei momenti "peggiori" in quei casi quali antinfiammatori potrei provare (dato che per es: le supposte topster e nenache tauxib mi hanno dato effetti migliorativi sul momento..) potrei provare nimesulide? oppure ibuprofene? o altro piu' indicato in questi casi? grazie della sua cortese attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Come puó bene immaginare, la nostra funzione di consulenti telematici è unicamente informativa. La prescrizione di farmaci specifici deve dipendere da un nostro Collega che possa seguirla direttamente. Non si può "curare" a distanza.
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