Prostatite abatterica

Salve vorrei esporvi il mio problema che ormai mi perseguita da giugno
Ho avuto grande sofferenza nella zona anale con bruciori e dolori come punture all'interno
Così mi sono rivolto al proctologo che mi ha trovato un po le emorroidi congeste e le ho curate.. Ma il bruciore e il,dolore specie nello stare seduto non passava quindi sono tornato dal proctologo che mi ha trovato le emorroidi normali, però la zona ano/ rettale infiammata ed mi ha consigliato una visita urologia che valutare la prostata perché a detta sua la prostata infiammata può dare dolori e bruciori, e anche senso di pesantezza nella sono anale anche interna con senso di punture e gonfiore..
Così mi sono recato dall'urologo che dopo una visita e considerando anche le recenti difficoltà di erezione la frequenza ad urinare aumentata il bruciore sulla punta del pene e la fatica ad eiaculare
Mi ha confermato che la prostata era infiammata anche perché all'esplorazione rettale mi fece un male cane , lui mi disse che era una forma abatterica e che in effetti poteva aver scatenato una proctite anche lui concordo che non vi erano ne ragade ne emorroidi
Solo un lieve prolasso mucoso
Mi fissa anche che secondo lui a parte l'infiammazione della prostata acuta soffrivo anche di ipertrofia prostatica benigna

Premetto che sono sempre stato uno sportivo giocavo a calcio a pallavolo e facevo spinning in palestra è una decina di anni fa ebbi una Prostatite curata sempre dallo stesso dottore,
Devo anche dire che nell'ultimo anno ho subito 2 operazioni a spalla e ginocchio che mi hanno costretto a lunghi periodi di sedentarietà e riabilitazione con ciclette

Premesso questo la cura fu per 3 mesi permixon 1 cp due volte al giorno
E topster 1 supposta per 20 gg per un mese poi 1 per 10 gg al mese per i successivi mesi.

A cura effettuata dovevo effettuare esami del sangue e spermi cultura
Sia esami del sangue compreso psa che spermiocultura sono risultati immacolati
E in effetti alcuni disturbi come la difficoltà erettiva e ad eiaculare nonché il desiderio , il bruciore alla minzione sono quasi del tutto spariti , permane dopo aver urinato una goccia che esce , anche lo sperma ė passato dall'essere denso all'estero normale e fluido,

Quello che rimane ė ancora il senso di peso anale , di bruciore e di fitte come punture all'interno
Ho notato in speciale modo che sento questo fastidio e bruciore appena dopo aver urinato
E non so perché permane e si accentua il bruciore anale dopo essermi lavato o dopo la piscina ...
Mi ha spiegato che la pressione della prostata un po ingrossata può dare anche problemi al retto e alla zona anale con fitte e bruciore
E mi ha prescritto prostamol compresse 1 al giorno per 4 mesi
E topster 1 per 10 giorni al mese..
Ma le medicine che mi ha dato sono integratorii .. Possono risolvere il mio problema?
I disturbi anali o proctite pro essere causata dalla prostata e se si come si cura?
Potete darmi dei consigli su dieta e magari qualche rimedio omeopatico come tisane?
E se la cura ė giusta? Perché si prescrivono integratori alimentari e non farmaci veri e propri?
Grazie in anticipo delle vostre disponibilita
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Nella maggioranza dei casi sono i disturbi dell'ultimo tratto dell'intestino a coinvolgere anche la prostata e non viceversa, almeno all'esordio dei disturbi. Molto probabilmente è accaduto così anche nel suo caso, anche se le manifestazioni urologiche sono state più tenaci a risolversi. Parlare di di ingrossamento prostatico benigno alla sua età ci pare abbastanz fuori luogo, così come eseguire un dosaggio del PSA che è sostanzialmente un marcaore tumorale della prostata, cisrcostanza che a 37 anni è assolutamente inverosimile. Anzi, in fase infiammatoria, il PSA può aumentare in modo non specifico inducendo preoccupazione ed ansia del tutto inutilmente. Come avrà già percepito leggendo almeno alcune delle nostre risposte alle migliaia di consulti che ci vengono richiesti per situazioni del tutto simili, i disturbi prostatici a decorso prolungato del giovane adulto sono una manifestazione tanto comune quanto tuttora priva di una terapia certamente efficace. Più che farmaci ed integratori dall'efficacia variabile ed imprevedibile, sono le abitudini di vita che possono seriamente incidere sull'evoluzione della malattia. Pertanto la massima attenzione meriteranno l'idratazione, l'alimentazione, la funzione intestinale, l'attività fisica e quella sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta tempestiva

ma le vorrei chiedere come ho gia specificato se un'infiammazione non batterica della prostata, visto esami urine sperma, sangue tutti negativi,
puo provocare dolori nella zona anale, simili a proctiti...

per quanto riguarda l'idratazione bevo almeno 2 litri di acqua al giorno
alimentazione variegata, attenmzione a cibi piccanti alcol e a cose particolari, molta frutta e verdura.
per quanto riguarda l'intestino.. ho sofferto in questo periodo di un po di stitichezza , anche oggi le feci erano un'agglomerato di pallline che poi una volta nel water si sono aperte, dalla rettoscopia che feci non risulto nulla,
per riequilibrare il mio intestino e avere feci normali cosa devo fare?
attivita fisica, passeggiate, nuoto e palestra moderatamente,
attivita sessuale, almeno 2 volte a settimana.

Se avessi un'infiammazione della prostata di tipo non batterico, invece che ingrossamento benigno la cura sarebbe quella, e in termini di tempo?

leggendo la sua risosta, credo di aver capito che se avessi avuto problemi di tipo proctologico, emoroidi, stipsi, o infiammazione del retto queste potrebbero aver infiammato la prostata, e non il contrario se ho capito bene giusto?

le pongo anche un'altra domanda che non so spiegarmi,
dopo ever urinato senza particolari dolori, sento bruciare la zona anale, stessa cosa, se vado in piscina o addirittura mi faccio il bagno... che sia dovuto a spasmi o irritazioni residue? nella zona anale, so che la zona non è di sua pertinenza ma non posso mettere due annunci dello stesso tipo per cui chiedo a lei.

grazie in anticipo.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Evidentemente l'intestino continua ad essere il suo "tallone d'Achille", la sua influenza sulla prostata e le basse vie urinarie è sempre molto consistente. L'urologo non è direttamente competente sui problemi intestinali, il consiglio più comune è quello dell'abbondante ricorso a fermenti lattici e probiotici, mentre per l'alimentazione è opportuno far riferimento ad un nutrizionista. Per quanto rigurarda i disturbi, è noto che spesso sono propio le situazioni più fastidiose quelle in cui non si rilevano alterazioni di alcun tipo agli accertamenti.
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