Prostatite e ipb: cure?

Salve, oltre due anni fa d'improvviso ho iniziato ad avere i sintomi di forte urgenza e frequenza di minzionare che tutt'oggi mi accompagnano.
Ripeto, successe proprio dal giorno alla notte: prima tutto normalissimo (non le contavo, ma direi 4 minzioni al giorno) e poi invece bisogno frequente (varia molto in media diciamo 8-9 volte al dì) ed urgente (la mattina se il bagno è occupato è un vero dramma). Di notte raramente (1 max 2 volte a settimana) mi devo alzare. Non ho alcun altro sintomo: no dolore zona pelvica, nè mizionando nè eiaculando, no difficoltà urinare, no flusso intermittente ecc. Unico tema pre-esistente è quello di una certa disfunzione erettile che dalla comparsa di questi sintomi è peggiorata.
Esami vari (urine, urinocolura, colturale liquido seminale) anche ripetuti sono NEGATIVI.
ECG recente riporta "[...]Prostata di dimensioni aumentate DT mm 51 ad ecostruttura finemente disomogenea con presenza di alcuni spot iperecogeni intraghiandolari di natura calcifica a localizzazione periuretrale; si evidenzia area anecogena in sede centrale di mm 16 DM da riferire a cisti da ritenzione”
Sono poi andato (due volte) da specialista, e secondo lui avrei "LUTS con con pollachiuria" e (alla seconda visita dopo esami di cui sopra) prostatite di natura NON batterica.
La prima cura non dette risultati, la seconda (Orudis + Xatral + Permixon) dette risultati INCREDIBILMENTE positivi e subito (incluso miglioramento sfera sessuale), salvo poi tornare tutto "negativo" (ossia i sintomi di minzionare frequentemente e con urgenza) in meno di 10 giorni - probabilmente l'effetto immediato del ORUDIS, prescritto infatti x 10giorni. Adesso intende replicare tale cura.
I miei dubbi/domande:
1) i sintomi che ho sono dovuti alla prostatite più che alla IBP?
2) le cure indicate mi sembrano tutte soluzioni per alleviare /curare i sintomi solamente, è vero? In ogni caso, quali sono, se esistono, le cure "vere" per far andare via questi miei sintomi? O insomma di base ad oggi non esistono cure vere efficaci per la prostatite a-batterica?
3) Cosa altro potrei/dovrei fare secondo voi - per es. esame secreto prostatico / esercizi Kegel / ecc.?
La più importante di domanda, banale ,è: posso tornare alla situazione "ante" sintomi ossia "normale"? E, se sì, anche "solo" con cure varie o prima o poi solo con intervento?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Ricordi che in medicina per "positivo" si intende in genere "presenza di malattia" e viceversa, quindi faccia attenzione ai termini per evitare equivoci ed incomprensioni.
Per la sua età, per l'esordio e l'evoluzione dei sintomi, in particolare per l'assenza di ostruzione (disùria) e la presenza di calcificazioni all'ecografia, pare evidente che si tratti di una irritazione prostatica a decorso prolungato, genericamente definita "prostatite cronica". Una ulteriore conferma è l'efficacia della terapia anti-infiammatoria, che in effetti è l'unica a poter realisticamente dare vantaggio. Come lei avrà già compreso leggendo almeno alcuni dei moltissimi consulti forniti su questo argomento, non esitono oggigiorno terapie assolutamente specifiche, tantomeno interventi operativi che possano risolvere definitivamente. Fondamentale è la pazienza, sia da parte del paziente che dello specialista, di ricercare un equilibrio accettabile a base di anti-infiammatori e (per chi ci crede) integratori alimentari. Come è noto però, assai più dei farmaci, è essenziale il rispetto meticoloso di uno stile di vita improntato alla massima regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta (mi scuso per il ritardo).
Non ho del tutto capito quale sarebbe la corretta diagnosi:
"prostatie cronica" ok, ma poi quale "tipo"?:
- batterica? Direi di no, visto che nessun esame ha riscontrato batteri
- asintomatica? Direi di no, visto che avverto sintomi molto forti
- non batterica? Direi questa, che tuttavia poi leggo indicata come "Sindrome dolorosa pelvica cronica" (a sua volta infiammatoria o meno) ma io, per fortuna, non avverto dolori.

Chiarita meglio la diagnosi, quello che vorrei aggiungere dopo un altro anno pieno è che questa volta purtroppo neanche gli anti-infiammatori (ho ripreso Orudis a fine estate 2018) hanno avuto effetto - neppure nel breve termine come era accaduto a suo tempo.
Ho quindi provato a vedere come andava SENZA prendere più nulla e a distanza di quasi un anno posso affermare che il risultato è lo stesso (ossia non c'è stato un peggioramente senza medicinali). Questa cosa mi ha deluso visto che speravo almeno in un blando effetto nelle cure che seguivo. Come mai non danno effetto secondo voi?
In ogni caso, il fattore più limitante per me (sia con cure che senza) resta il fortissimo bisogno di minizione appena sveglio: ho sperimentato senza volerlo che resisto massimo un quarto d'ora...

Ripeto la domanda chiave: è possibile per me tornare come stavo 4 anni fa ossia prima di questa prostatite? Se si, come? Se no, fatto 100 come sto oggi e 0 come stavo prima dei disturbi, dove si può arrivare (es. a 40) e ovviamente come.

Grazie ancora
sono molto scorato
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
La diagnosi è probabilmente prostatite cronica abatterica, che a grandi linee è sovrapponibile alla sindrome dolorosa cronica del pavimento pelvico, quantomeno in parte delle manifestazioni. Si giunge a questa diagnosi avendo escluso ogni altra alterazione. Sulle caratterisstiche tipiche dei questa patologia già le abbiamo scritto nel nostro contributo precedente.
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