Esito tampone uretrale e terapia antibiotica

Buongiorno Egregi Dottori,

scrivo per chiedere consiglio sulla mia situazione che è stata definita un po' particolare. Da qualche mese avverto un po' di fastidio (bruciore, prurito, sensazione di blocco) uretrale sia durante la minzione che durante l'eiaculazione. Mi sono dunque recato a visita da un urologo, avendo io già avuto la Camidia circa 3 anni fa allora trattata con zitromax, che pur non rilevando segni clinici di infezione mi ha indicato di eseguire due tamponi (per ricerca MST e uno uretrale a secco con antibiogramma) e la spermiocultura. Il tampone per le MST è risultato negativo in tutte le voci così come la spermiocultura non ha riportato nessuno sviluppo. Sul tampone uretrale a secco con antibiogramma è risultata invece la presenza di Pseudomonas Aeruginosa con antibiogramma come segue:

Amikacina S MIC 2
Ciprofloxacina S MIC 0, 25
Gentamicina S MIC <=1
Meropenem S MIC <=0. 25
Piperacillina/tazobactam S MIC 8

L'urologo a questo punto, via mail poichè era in ferie, mi ha prescritto ciprofloxacina 500 x2_die x 10gg + fermenti lattici x 10 gg. Purtroppo non sono più riuscito a contattarlo per avvisarlo che NON posso assumere ciproxin a causa di un pregresso episodio di tendinite connesso all'assunzione.

Mi sono dunque recato dal MMG per capire una possibile terapia sostitutiva e lui, vedendo il risultato del tampone, ha storto il naso dicendo che questo batterio in quella sede in un individuo sano è abbastanza raro e mi ha consigliato di ripetere il tampone prima di iniziare ad assumere antibiotici che sarebbero comunque abbastanza pesanti essendo il batterio non semplice da trattare.

Io sono molto preoccupato, essendo anche facile all'ansia, e Vi chiederei se dunque fare un altro tampone può avere senso e in caso che terapia antibiotica consigliereste con un esito del genere.

Vi ringrazio infinitamente in anticipo,

Grazie Mille,
Eugenio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Concordiamo senz'altro con l'opinione del suo medico curante. Noi non siamo fautori dell'esecuzione di tamponi uretrali "a secco" che rischiano solo di raccogliere batteri opportunisti che colonizzano l'area genitale esterna e l'ultimo tratto dell'uretra.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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