Stenosi uretrale non grave, cosa rischio se tardo a operarmi

Innanzitutto buonasera gentili dottori, spiego il mio caso.

Nasco con ipospadia peniena media, a metà strada tra testicoli e glande, curata da bambino con interventi che però mi hanno lasciato una piccola fistola nel punto in cui l'uretra sana si congiunge con la neouretra, a metà altezza del pene.
Nel 2000 ho operato la fistola e da allora il pene è funzionalmente perfetto.

A ottobre 2019, forse in conseguenza di un petting un po' insistente col mio ex fidanzato (solo masturbazione, non sesso orale, non penetrazione anale, quindi non penso di aver preso malattie veneree) nel punto in cui c'era la fistola si è sviluppato un piccolo nodulo interno che sento al tatto e che ha scatenato questi sintomi:
1) all'inizio un'irritazione interna al pene con bruciore nella minzione per alcuni giorni; una sola volta ho perso una goccia di urina rosata e forse una goccia di siero nelle mutande;
2) in quel periodo l'erezione "tirava" internamente con notevole fastidio; ora non più;
3) oggi la situazione sembra stabile: urino sempre con un po' di fastidio interno al pene, capisco che il flusso è ostacolato dalla piccola stenosi.
In effetti oggi il mitto è più debole di prima.
L'eiaculazione a volte "mi rimane dentro", escono poche gocce di sperma e tutto il resto a risoluzione dell'erezione.

La diagnosi dell'uretrocistografia retrograda/minzionale è: stenosi uretrale all'altezza della ex fistola.
L'uretra dalla vescica alla stenosi è OK.
Il catetere Foley né il Nelaton non sono passati, quindi ho collaborato con guanti sterili mantenendo la tenuta idraulica con la mano, così il radiologo ha potuto iniettare il liquido di contrasto e ho potuto urinare sotto raggi x,
L'Uroflussimetria dà valore max 14.9 e medio 4.4 ml/secondo, tempo di minzione prolungato.

La Prostata è OK.

Mi hanno prescritto Silodyx ma sembra che la situazione complessiva sia invariata.

Dovevo fare uretrotomia a metà aprile 2020 ma per colpa del Covid-19 è stato sospeso tutto.
Attenderò spero non oltre l'estate, sopportando i fastidi.

Ora vi chiedo alcuni chiarimenti:
1) potrei acquistare in farmacia un kit di cateteri dilatatori uretrali + Luan e, mantenendo asepsi e campo sterile, provare a fare calibrazioni in autonomia con la massima delicatezza?
O rischio danni e cicatrici ben peggiori?

2) perché, appena sveglio, la minzione inizia molto lentamente e a mitto debole, mentre durante il giorno urino decentemente?

3) il chirurgo preferisce fare uretrotomia con laser holmio e solo se falllirà proporrà uretroplastica con mucosa buccale.
È opinione diffusa che l'uretrotomia abbia un tasso di recidiva elevato, ma se la mia stenosi fosse leggera, c'è speranza di maggior successo?

4) l'ulteriore attesa dell'intervento può compromettere del tutto la vescica, che già avverto un po' affaticata?

Per ora vi ringrazio e vi saluto cordialmente, complimentandomi per la bella Rubrica che offrite.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Che la silodosina non sia efficace è ovvio, visto che si tratta di una stenosi dell'uretra e non un probelma di prostata o collo vescicale. In quanto alle sue domande:
1) Questa è una pratica proponibile solo in casi estremamente selezionati e sotto il controllo diretto dello specialista, le sconsigliamo vivamennte di prendere iniziative autonomamente.
2) Si presuppone che la prima minzione del mattino avvenga con la vescica piuttosto piena e la distensione delle pareti riduce la forza contrattile, per la nota legge fisica di Laplace. Questa mancanza di contrazione fa sì che il flusso sia ridotto, indipenentemente dalla presenza della stenosi dell'uretra a valle.
3) In caso di stenosi modeste il primo tempo è sempre endoscopico, eseguire l'uretrotomia con il laser dovrebbe essere una ulteriore garanzia di buon esito.
4) L'eventuale danno vescicale si instaura nel corso di anni, non pensiamo che alcuni mesi possno fare la differenza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro Dottor Piana, innanzitutto grazie per la sua squisita disponibilità. Avrei qualche quesito da porle.

Per il punto 2 (prima minzione mattutina), ho pensato la stessa cosa: la minzione inizia un po' faticosamente. A metà mi interrompo e mi rilasso, e quando dopo qualche secondo torna lo stimolo, così urino con flusso migliore.

Guardando la RX minzionale intuisco che l'uretra sana stia lavorando sotto una pressione idraulica anomala. Deve sopportare il flusso urinario che vorrebbe scorrere libero ma si scontra con la stenosi.
- Rischio dei danni o problemi all'uretra sana, tipo uretrocele ecc (mi scusi se uso termini che non mi competono, ma dopo essere andato dai medici ho sbirciato un po' sul web...) se l'uretrotomia tardasse ad avvenire?

- A volte il getto urinario è frastagliato e turbolento: c'è pericolo che la stenosi possa peggiorare repentinamernte o serrarsi del tutto?
- Ultima cosa... la mia "giovane" prostata può arrabbiarsi e decidere di invecchiare precocemente?
Ancora grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Sul web sbirci le ricette di cucina, che è meglio.
Lo sfiancamento dell'uretra non è da temere, a parte situazioni estreme, che certamente non sono la sua. Il flusso frastagliato è uno dei segni più classici delle stenosi modeste. Le stenosi serrate prodcono invece un flusso filifome od addirittura gocciolante. Per la prostata non vi è ragion di temere.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie davvero di cuore.
In effetti, dovendo stare in casa, questo periodo è utile per scoprire e riscoprire ricette di cucina :-)

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