Turp su vescica neurologica

Buongiorno, dopo diversi esami per oggetto " ipertrofia prostatica".
Nella cistoscopia si legge:"... Voluminoso terzo lobo prostatico ostruente con calcificazioni indovate" Si consiglia:..." resezione endoscopica trans uretrale delle aree iperemiche e dell'adenoma della prostata"

Leggendo la casistica di questo intervento si notano molte complicazioni, qualche recidiva e molta difficoltà nel recupero della stabilità.
Tutto questo in soggetti "normali".
Io presento una complicazione in più: faccio autocateterismo da ca 30 anni 4/5 volte al giorno.
La mia uretra è già messa sotto sforzo e stress dal continui passaggi del catetere.
Immagino che un intervento endoscopico con: resezione parziale della prostata, frammentazione ed esportazione, tutto attraverso l'uretra; abbia conseguenze e dolori indicibili (poi) per il passaggio (inevitabile) del catetere, per il normale svuotamento quotidiano.
Si legge che l'intervento tradizionale, per i vari motivi, non viene quasi più praticato.

Mi rendo conto che il mio caso è abbastanza raro e non ho rilevato situazioni analoghe; se fosse possibile un parere da un esperto.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
E' difficile esprimere un giudizio non conoscendo i dettagli del suo caso. Se lei pratica da molto tempo 4-5 cateterismi al giorno immaginiamo che la sua minzione attiva sia piuttosto scarsa. Diventa essenziale comprendere se la quantutà di urina emessa spontaneamente sia stabile nel tempo oppure sia andata riducendo parallelamente all'instaurarsi di una ostruzione prostatica. In base a questo essenziale dato si potrà ragionare sulle indicazioni ad un eventuale intervento disostruttivo. Per quanto rigurada le sue perplessità tecniche, possiamo confortarla sul fatto che la disostruzione endoscopica è assai menotraumatica di quanto lei possa immaginare, specie se eseguita con le attuali procedure basate sul laser. Ovviamente è probabile che nel suo caso dopo l'intervento il catetere possa essere lasciato a dimora per alcuni giorni cui seguirà una graduale fase di ripresa. Ma questo è tutto sommato il decorso comune di questi interventi, cui vanno incontro moltissimi pazienti senza drammi particolari.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Non v'è correlazione tra la vescica neurologica e l'ipertrofia prostatica. Da ca 30 anni pratico autocateterismo per (vecchio) problema di "ipotonia detrusoriale". Dopo qualche mese non potevo più urinare spontaneamente ma - solo - con l'ausilio del catetere. Presumo che le conseguenze di questo problema, fino (singolarmente) ad oggi, siano state: infezioni ricorrenti (cistiti) pielonefriti, reni che lavorano solo al 37,5 % e altri fastidi legati ad una ridotta qualità della vita. L'ingrossamento della prostata non dovrebbe essere riferito alla vescica neurologica (così almeno dice l'urologo) ma dovuto ad un normale invecchiamento d'età (72 anni) complicato con il restringimento dell'uretra ove fa molta fatica il passaggio del catetere. Sto prendendo farmaci, oltre il Bactrim (dopo cistoscopia) "Produxen 0,5 mg" una cps al giorno. Manifestata perplessità, da parte dello specialista, riguardo l'efficacia del farmaco (Produxen) e quindi propenso a mettermi "in lista" d'attesa per l'intervento.
Prendendo tempo, vista la situazione e l'infiammazione migliorata, è sconsigliato oppure può essere un'alternativa; tenendo sotto controllo la situazione procrastinando il più possibile l'intervento endoscopico (TURP)?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Sull'efficacia della dutasteride nel suo caso abbiamo anche noi qualche dubbio. Prima di prendere qualsiasi decisione riterremmo opportuno ripetere una buona indagine urodinamica. In ogni caso, se l'autocateterismo è difficile, questo fa pendere la bilancia dalla parte delle indicazioni operative.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
L’esame urodinamico è indicato per indagare i sintomi della fase di riempimento e svuotamento della vescica e sintomi post-minzionali. Esami già eseguiti, in abbondanza, a suo tempo. Tutte le prove fatte non hanno scaturito nessuna rilevanza utile. La diagnosi: "vescica neurologica". Totale dipendenza dal catetere. Da ultima visita da urologo: esami: Creatinina, CTM (esame citologico urine) PSA, ecografia addome (dove si è visto il terzo lobo voluminoso prostatico ostruente con calcificazioni indovate, come Cistoscopia conferma) Controllo ulteriore da Infettivologa; risultato nullo. Gli esami suddetti non presentano tracce o marcatori di "cellule tumorali maligne". Per quanto si conosca la poca affidabilità di questi test.

Se riesco a tenere a bada le infezioni (cistiti) e l'infiammazione (ingrossamento prostata) continuando, come sempre, l'autocateterismo; potrei temporeggiare e vedere il "da farsi" più in là nel tempo.? Cosa dicono le statistiche su pazienti contrari a questo intervento (TURP) ?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
<<<Esami già eseguiti, in abbondanza, a suo tempo.>>>
Le condizioni possono mutare nel tempo. Noi non porremmo mai indicazioni operative senza un riscontro funzionale recente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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