Vescica neurologica
50 enne operato prostata con tecnica turp (gennaio 2021) le mie difficoltà minzionali precedenti all'operazione persistono, effettuato cistoscopia (tutto ok) successivamente effettuato esame urodinamico completo: diagnosticato vescica ipotonica, per completare il quadro aggiungo che ho reflusso vescico uretrale e di conseguenza idronefrosi.
Sono in attesa da un anno di intervento correttivo reflusso.
L'intervento spero risolvi l'idronefrosi (a volte sento dolia al fianco), per quanto riguarda il problema alla vescica volevo sapere se esiste modo per verificare la causa ed eventualmente porvi rimedio o almeno migliorare un po' la situazione, attualmente urino con difficoltà ma solo raramente pratico auto cateterismo (diciamo al bisogno) e poi non tutti i giorni sono uguali, a volte va decisamente meglio e non capisco come mai.
Sono in attesa da un anno di intervento correttivo reflusso.
L'intervento spero risolvi l'idronefrosi (a volte sento dolia al fianco), per quanto riguarda il problema alla vescica volevo sapere se esiste modo per verificare la causa ed eventualmente porvi rimedio o almeno migliorare un po' la situazione, attualmente urino con difficoltà ma solo raramente pratico auto cateterismo (diciamo al bisogno) e poi non tutti i giorni sono uguali, a volte va decisamente meglio e non capisco come mai.
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Possiamo pensare che lei si sia portato appresso per moltissimi anni una ostruzione dele basse vie urinarie, magari avvertita solo tardivamente, che con il costante aumento delle pressioni interne alla lunga ha sfiancato la vescica ed ha favorito l'insorgenza di un reflusso ureterale. Si tratta di un quadro non rarissimo, che purtroppo viene riconosciuto quasi sempre solo dopo l'intervento disostruttivo, che risolve solo in parte il problema. Attuamente non vi è modo di riattivare la vescica ipotonica ("stanca") in modo efficace, semplice e privo di effetti collaterali. Il cateterismo intermittente è quindi l'unica soluzione praticabile. In alcuni casi si assiste ad una progressiva ripresa parziale della contrazione. Il reflusso deve essere corretto se è completo e causa inequivocabilemnte una sofferenza renale. Dopo l'intervento, è presumibile che la situazione non peggiori ulteriormente, ma molto probabilmente la dilatazione renale rimarrà stabile, perché ormai inveterata o "cronica".
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 16/11/2021.
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