Prostatite: fastidio al pene

Buongiorno, soffro di una leggera prostatite da ormai 10 anni.
Tutto è iniziato a causa di una intensa attività masturbatoria (i test per verificare se, per sicurezza, l’origine fosse batterica hanno dato esito negativo).
Al di là dei sintomi classici (in verità, pochissimi), come una sorta di pesantezza/dolenza/debolezza nella zona perineale, c’è un sintomo che mi infonde maggiore preoccupazione e che, in questi anni, non sono mai riuscito a risolvere anche solo parzialmente: mi capita spesso che durante la stimolazione del glande senta un profondo fastidio.
Non so bene specificare questo fastidio, ma la reazione è quella di ritrarre il membro e serrare le natiche (come se si stesse trattenendo pipì).
Se mi masturbo a glande coperto o semicoperto, non c’è nessun problema.
Ma se il glande è scoperto provo questo fastidio (che inibisce completamente il piacere e mi dà pure un senso di prurito).
Questo fastidio si evidenziava soprattutto durante la fellatio o, attualmente, quando avanzo con il palmo della mano verso la parte superiore dell’asta del pene fino a stringere la parte finale del glande.
Più l’eccitamento è grande (e il pene turgido) più questa sensazione è quasi assente, più l’eccitamento è scarso e il pene non troppo turgido, la sensazione aumenta.
Ho provato quindi a masturbarmi meno e a fare sport (corsa nuoto o anche solo camminata) ma non sempre le cose migliorano (a volte pare peggiorino).
A tal proposito, qualche domanda specifica sul problema e qualche domanda generale:
1.
È veramente, questo, un sintomo della prostatite (come il medico, visitandomi e individuando una prostata regolare, morbida, mi ha sempre detto) o no?

2.
Se tutto è veramente causato dalla prostata, perché una masturbazione a glande semicoperto mi permette di raggiungere tranquillamente l’orgasmo, di provare piacere e nessun tipo di fastidio?
Non è che, magari, intercorrano altre problematiche (uretrite, balanite, ipersensibilità, debolezza della zona perineale o invento problemi infiammatori in zona rettale?).

3.
Gli esercizi di Kegel potrebbero essere d’aiuto o peggiorare la situazione?

4.
Questo genere di problema può essere causato da stress/ansia?

5.
Quali cibi potrebbero risultare dei buoni antinfiammatori per la prostata?
Cipolla, peperoni, banana e Malva, sono funzionali alla prostata?

6.
Quali elementi (al di là di quelli piccanti) devo assolutamente evitare?


Ringraziando, mi permetto di aggiungere che ho già posto queste domande al mio medico curante ma mi ha risposto: "Non saprei che dirle, lei si fa troppe domande.
Cerchi di vivere più sereno e vedrà che starà meglio".
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
1) A nostro parere si tratta di una esaltazione del fisiologico riflesso bulbo-cavernoso, ovvero uno dei riflessi dell’innervazione sacrale e pelvica, che consiste in una contrazione involontaria dello sfintere anale e della muscolatura perineale circostante evocata dalla stimolazione del glande, in particolare della sua parte ventrale. Non pensiamo che possa avere una causa patologica, verosimilmente si tratta di una sua condizione congenita, pertanto non curabile . È anche tipico che vada riducendosi con l’aumentare dell’erezione. Questo riflesso viene evocato nella visita neuro-urologica e la sua presenza conferma l’integrità dell’innervazione pelvica, scompare invece in alcune malattie neuro-degenerative.

2) La stimolazione a glande coperto è ovviamente inferiore e questo riduce od inibisce l’entità del riflesso.

3) Diremmo ininfluenti, comunque si può provare.

4) Può essere amplificato dall’ansia, come tutte le sensazioni sgradevoli.

5) e 6) Non esistono alimenti che manifestino una indiscutibile azione anti-infiammatoria sulla prostata. È invece vero che le spezie, il pepe, la birra, i superalcolici e le fritture possano creare congestione e quindi peggiorare i sintomi, se già presenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la gentile risposta. Ora come ora, è da tempo che sono single ma, come detto, ricordo che, quando avevo rapporti sessuali, soprattutto se l'eccitazione non era molta, la stimolazione del glande (data da una fellatio o appena dopo l'orgasmo ottenuto con una penetrazione vaginale) mi dava fastidio (come una sorta di "rinculo", come se fosse già scattato il "periodo refrattario"). 1. Le chiedo ancora due cose: esattamente, che visita dovrei farmi prescrivere per verificare quanto da lei ipotizzato? 2. Mi ha detto che tutto ciò, probabilmente, non è patologico ma congenito e quindi non curabile. Davvero non c'è un modo per alleviare il problema (farmaci e/o esercizi)? Come detto, se la masturbazione non implica particolari problemi (né a livello di erezione né a livello di pieno raggiungimento dell'orgasmo), l'amplesso mi può risultare impacciato e doloroso. Sono un po' preoccupato. Come posso fare? Grazie.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
È ovviamente indispensabile una valutazione uro-andrologica diretta.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ribadisco il mio grazie per avermi di nuovo risposto. So bene che lei e altri specialisti siete qui apposta ma, purtroppo, a volte, non si riscontra la stessa disponibilità da parte del medico "in presenza" e, sebbene sia vero che questi generi di problemi inneschino tutta una serie di disagi anche psicologici, è abbastanza deludente sentirsi rispondere che l'origine del malessere sia da ricondurre esclusivamente all'ansia. Detto ciò, mi permetto ancora qualche domanda (promettendole che saranno le ultime):

1. siccome il responso delle visite urologiche di questi ultimi anni è stato sempre "prostata morbida" (e anche adesso sono in cura con topster e prostym), quale esame specifico dovrei fare per verificare se ci sia effettivamente un problema dell'innervazione sacrale e pelvica?
2. Lei ha parlato di esaltazione del fisiologico riflesso bulbo-cavernoso. Ma c'entra con la neuropatia del pudendo?
3. Il malessere da me descritto (quello che lei riconduce all'esaltazione) potrebbe essere comunque causato anche dalla prostatite?
4. A volte mi capita di avere l'ano irritato (come sottoposto a pressione) e di lasciare delle strisce di sangue (sangue rosso vivo) sulla carta igienica. Non so se dipenda da quel che ho mangiato o magari da stress accumulato, ma può essere anche questo un sintomo della prostatite o del problema (esaltazione del fisiologico riflesso bublo-cavernoso) da lei ipotizzato? Effettivamente, quando la zona citata è molto irritata pure il pene non è in gran forma (per togliere l'irritazione uso spesso la pasta protettiva Humana).
5. Anche nel caso dell'esaltazione del fisiologico riflesso bulbo-cavernoso camminata e corsa fanno bene?
6. Trangugiare grandi quantità d'acqua (invece che piccoli sorsi distanziati durante la giornata) potrebbe avere un effetto paradossalmente inverso sul benessere della prostata?

Grazie e buona serata.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
1. Non esistono indagini specifiche, la diagnosi si fa unicamente in base all'attenta valutazione dei sintomi e la loro evoluzione, oltre ovviamente alla visita diretta.
2. No
3. Non sarebbe una manifestazione tipica.
4. I disturbi irritativi anali (che sono di competenza del Collega proctologo) possono causare fastidi al perineo ed anche alla prostata.
5. Non pensiamo possano svolgere un ruolo significativo.
6. Non vi è ragionevole differenza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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