Aumento elevato psa dopo prostatectomia radicale

Buonasera, vorrei gentilmente chiedere un parere per la situazione di mio papà che riassumo di seguito.
Età 66 anni, 2 anni fa operato di prostatectomia radicale con linfoadenectomia estesa bilaterale per adenocarcinoma prostatico pT3N1 (9/20) Gleason 3a+5a. Dopo tale intervento avviato trattamento con iniezione di Enantone ogni 28 giorni. Quindi esame del PSA ogni 6 mesi e PSA azzerato. A dicembre 2008 PSA 0,77 mentre il mese scorso valore PSA salito a 9. L’urologo gli ha prescritto una PET con colina ma mi ha dato poche speranze di vita. Sono molto preoccupata per l’evolversi della malattia. Chiedo il Vs. parere e Vi ringrazio anticipatamente.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice,

il rialzo del PSA non è mai un segno positivo in queste situazioni cliniche e deve essere sempre attentamente monitorizzato in diretta con il vostro urologo.

Fatta la PET con colina comunque poi ci ricontatti, se lo desidera.

Con questa valutazione in mano potremmo dirle forse qualcosa di più preciso.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Faccia la PET con 11C-Colina e, se la malattia risultasse solo in loggia prostatica, lei è candidabile ad un trattamento di radioterapia di salvataggio( www.medicitalia.it/02it/notizia.asp?idpost=76940 ). Dica al suo urologo di essere più moderato nel dare poche speranze.. La speranza è l'ultima a morire e ci sono, per il tumore della prostata, anche in fase avanzata, molte possibilità di cura.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Vi ringrazio molto per le risposte e non appena avrò l'esito dell'esame Vi farò sapere il risultato.
Cordiali saluti.
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice ,

noi qui siamo ed attendiamo vostre nuove.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buongiorno,
mio papà ha eseguito l'esame al San Raffaele di Milano e vi ricopio l'esito in quanto non mi è possibile sintetizzarlo:
l'esame è stato eseguito a digiuno con tecnica PET/TC 5 minuti dopo la somministrazione endovenosa del tracciante. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante dalla base cranica ala pelvi (total-body) per una durata di 30 minuti circa e sono state ricostruite sezioni tomografiche di 4,25 mm di spessore riorientate secondo un piano coronale e un piano sagittale.
L'indagine PET evidenzia alcune chire aree di captazione linfonodale di tracciante, talvolta disomogenee er confluenza di più focalità, a livello illiaco comune sinistro, lomboaortico, precavale ed interaortocavale. Tali reperti appaiono suggestivi per localizzazioni di malattia sostitutiva. Analoghe caratteristiche metaboliche presentano alcuni linfonodi in sede petracheale e mediastinica anteriore.
Più irregolare captazione è rilevabile a carico di linfonodi in sede paracavale immediatamente sopra alla biforcazione iliaca, iuxtadiaframmatica e profondamente nella base del collo a sinistra. Di tali ultimi reperti non può escludersi con certezza l'eziologia flogistica.
Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non di documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nelle restanti regioni corporee indagate.
Conclusioni: lo studio indica adenopatie nelle sedi descritte.

RingraziandoVi anticipatamente, attendo Vs. cortese parere in merito.
i miei più cordiali saluti.
[#6]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Al san raffaele di Milano, dove esercito in radioterapia,è in atto un approccio innovativo che prevede l'irradiazione dei linfonodi positivi alla PEt Colina con tomoterapia. Tale tipo di radioterapia viene effettuata solo in pochi centri in Italia; l'irradiazione dei linfonodi addominali in caso di tumore prostatico è effettuato, a mia conoscenza, solo in casi selezionati e con tecniche appropriate per minimizzare gli effetti collaterali. Potrebbe valutarne la fattibilità con una visita, con me o con altri colleghi del mio reparto di RT, anche con il Sistema sanitario nazionale.
A parte comunque la radiotomoterapia, valuterei una modifica della terapia ormonale aggiungendo un antiandrogeno. Ma di questo bisogna parlarne accuratamente di presenza.
Cordialmente
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