Incisione collo vescicale

Buonasera, storia urologica lunga inizia da una prostatite acuta con febbre a 40 nel 2017 e nel 2018 diagnosticata (dopo altre prostatiti) sclerosi del collo vescicale trattata senza successo con farmaci.
A seguito di nuova uretrocistografia e cistoscopia con nuovo urologo decidiamo di operare perchè l'ostruzione era molto marcata.
L'intervento è andato bene, quello che sembrava essere un diverticolo uretrale in cistoscopia alla fine non era un diverticolo e a detta dell'urologo che mi ha operato il collo non era così tanto ostruente (la sera prima avevo preso Sylodyx, avrei dovuto sospenderlo?).
Sono stato operato alle 18:00 con unica incisione laser ad ore cinque e il giorno dopo mi hanno tolto il catetere alle 12:00, vista la difficoltà ad urinare che persisteva tutto il giorno (anche sforzandomi) mi hanno ricateterizzato alle 20:00 prima con un catetere troppo poco rigido (senza successo) per poi ricateterizzarmi con uno più rigido (mi pare ch16 in plastica) che ho tenuto per una settimana a casa.
La settimana col catetere non sono praticamente mai andato di corpo giusto una volta prima di togliere il catetere, una volta tolto sono riuscito ad andare parecchie volte (immagino per via dell'ansia riguardante l'avere il catetere).
Ora vengo al dunque: i primi giorni ovviamente getto debole e i classici dolori post catetere e piano piano sempre meglio, addirittura quasi nessuna perdita post minzionale e nessun secreto trasparente (che ormai sono diventati per me un incubo), poi un giorno trovo del secreto bianco secco negli slip e qualche giorno dopo inizio ad avere forti dolori a metà pene mentre urino e anche a riposo se faccio certi movimenti.
Chiamato l'ospedale mi danno da fare un mese di Levoflaxacina 500 mg, nove giorni di Deltacortene 25 mg a scalare, Sylodix 8 mg e io aggiungo pantoprazolo da 40 mg e continuo il Lexotan che avevo iniziato prima dell'operazione (poche gocce che ora sto scalando).
Mi viene chiesto di fare due urinocolture, una prima della terapia e una a metà e che se sarà il caso oltre alla uroflussometria a fine maggio faremo urodinamico completo: perchè?
C'è bisogno?
Avendo fatto tutti gli esami urologici esistenti non possiamo andare per esclusione?
Ad ogni modo il dolore mentre urino permane, sempre a metà pene e il secreto trasparente è sempre presente dopo che urino.
La terapia è giusta?
Dall'urinocoltura ho: urobilinogeno a 2.0, eritrociti 251 e leucociti a 429 e la coltura è negativa.
Pensavo per sicurezza di fare PSA, spermiogramma e spermiocoltura visto che ho anche varicocele e non la faccio da cinque anni, posso farla mentre eseguo la terapia antibiotica oppure no?
Vengo da un lungo periodo di astinenza sessuale (molto lunga), essendo passato un mese dall'intervento posso/devo riprendere?
L'urologo a distanza ha detto potrei avere prostata e/o uretra infiammate.
Può essere che nello scorso anno avessi sempre secreto trasparente perché ho infiammazione cronica di prostata, uretra e ghiandole annesse?
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Nella sua situazione bisogna dal nostro punto di vista separare l’aspetto funzionale urinario da quello della prostatite cronica, in particolare ora dopo l’intervento. Se per il primo aspetto ci si dovrebbe attendere un netto miglioramento, il presumibile vantaggio per la prostatite si evolverà in tempi decisamente più lunghi.
A questo punto noi pensiamo che sia opportuno eseguire una semplice flussometria, sospendendo per qualche giorno la silodosina. Qualsiasi altra considerazione potrà essere fatta solo in base al risultato di questo esame.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Piana, la ringrazio per la risposta. Cercherò di andare per punti:

1. Posso assumere, visto che ho finito la terapia cortisonica, del Brufen per sfiammare ulteriormente?

2. Quanto tempo prima posso sospendere gli alfa litici per effettuare spermiogramma e spermiocoltura? E quanto tempo deve passare dalla terapia antibiotica?

3. Per il resto la penso anche io come lei, anche se da quanto ho capito, la mia situazione prostatica si è cronicizzata per via della sclerosi del collo giusto? Cosa si può fare in merito ad essa? Anni addietro mi diedero il Valpinax, non so se prendere un miorilassante sia di nuovo utile.

4. Posso/devo riprendere attività sessuale/eiaculatoria?

5. Il secreto trasparente, che tanto mi infastidisce, c'è a causa dell'infiammazione di prostata e uretra oppure dipende solo dalle altre ghiandole? Perchè non risale in vescica come lo sperma visto che assumo Silosodina?

La ringrazio in anticipo per il suo tempo e la pazienza, mi rendo conto che la situazione abbia un quadro ansioso rilevante e nel mentre sto facendo in parallelo un percorso psicoterapico.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1) Non abbiamo elementi precisi per valutare l’opportunità di un ulteriore anti-infiammatorio.
2) Per effettuare indagini sul liquido seminale è indispensabile una buona eiaculazione, pertanto sarà opportuno sospendere l’alfa litico almeno qualche giorno prima.
3) Si tratta di un farmaco maggiormente indirizzato all’apparato digerente, comunque si può provare.
4) Diremmo che non vi sia alcuna controindicazione, non bisogna ovviamente stupirsi di una eiaculazione ridotta, o addirittura secca .
5) Si tratta di secrezione prostatica che viene scaricata nell’uretra in modo diverso dalla via seminale (dotti eiaculatori).

Paolo Piana
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Nella sua situazione bisogna dal nostro punto di vista separare l’aspetto funzionale urinario da quello della prostatite cronica, in particolare ora dopo l’intervento. Se per il primo aspetto ci si dovrebbe attendere un netto miglioramento, il presumibile vantaggio per la prostatite si evolverà in tempi decisamente più lunghi.
A questo punto noi pensiamo che sia opportuno eseguire una semplice flussometria, sospendendo per qualche giorno la silodosina. Qualsiasi altra considerazione potrà essere fatta solo in base al risultato di questo esame.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Gentile dottor Piana, la ringrazio per aver risposto ai miei dubbi. Le chiedo solo le ultime cose perchè non voglio sbagliare:

1.Spermiocoltura e spermiogramma posso effettuarle mentre assumo antibiotico?

2. All'epoca presi Valpinax, che suppongo di non poter prendere ora visto che sto finendo di scalare il Lexotan, ci sono dei miorilassanti più specifici per la prostata e zona pelvica? Visto che sono appunto farmaci di solito utilizzati per l'apparato digerente, che comunque male non farebbero visto che fatico ad andare in bagno (prendo una bustina di Psyllogel al giorno per assumete fibre)

3. Quindi quel secreto trasparente come mai me lo ritrovo a giorni alterni sulla punta del grande? Perchè la prostata è infiammata?

4. Uno che come me ha la prostatite cronica, ha speranza di vivere disinfiammato se rinuncia ad uno stile di vita sregolato e si alimenta con cervello?

5. Il mese di Levoflaxacina a cosa serve se non ho batteri nell'urinocoltura? Sto assumendo Pantoprazolo da 40 mg, dovrei prendere anche fermenti lattici?

Grazie in anticipo dottor Piana, io mi sto impegnando a vivere al meglio anche se con qualche rinuncia di cose che ahimè mi piacevano molto, spero vivamente di uscirne!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1) Tutte le colture su liquidi biologici dovrebbero essere effettuate a distanza dai trattamenti antibiotici. Per lo spermiogramma non vi è invece alcuna interferenza.
2) Oggigiorno vi sono molti integratori a base di PEA (palmitil etanol amide), che si presentano come attivi sull’equilibrio del pavimento pelvico. Come per tutti gli integratori, la loro efficacia. è tanto variabile come imprevedibile.
3) Si tratta quasi inequivocabilmente di secrezione prostatica, ovvero liquido pre-eiaculatorio, talora prodotto in maggior quantità dalla ghiandola irritata.
4) Questo è probabilmente l’aspetto più importante nell’approccio ai disturbi prostatici giovanili.
5) Questo lo chieda a chi le ha prescritto l’antibiotico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#7]
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Utente
Utente
Gentile dottor Piana, la ringrazio per la sua risposta. Un'ultima cosa prima di lasciarci a prossimi aggiornamenti (sperando che il dolore uretrale e perineale diminuisca:

1. Quindi prostata infiammata anche senza eccitazione produce liquido? Vorrei solo poter escludere che la cosa non possa avvenire per infiammazione di vescicole seminali o per cause neurologiche.

2. Quando eiaculavo (prima dell'intervento) non venivo o venivo poco (silosodina) ma poi per tutto il giorno avevo poi perdite di questo liquido: vuol dire che ero sempre infiammato?

3. Quindi, se ho capito bene quello che mi ha spiegato, il liquido pre eiaculatorio non finiva in vescica sotto silosodina perché prodotto in maniera differente dallo sperma?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1) Certo. Le vescicole seminali sono una struttura anatomica separata e producono a loro volta una secrezione che diluisce il liquido seminale prima dell'eiaculazione.
2) Più che infiammazione si trattatalora di congestione della ghiandola che si presenta quindi come "una spugnetta inzuppata", detto in modo assolutamente colloquiale.
3) L'eiaculazione è una manifestazione molto complessa, la cui comprensione corretta presuppone dettagliate conoscenze di anatomia e fisiologia sulle quali non ci si può dilungare in questa sede.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#9]
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Utente
Utente
Grazie dottor Piana, quello che mi crea questo stato ansioso è capire se questa congestione e la perdita di liquido possano essere dovute a cause neurologiche oppure anche solo ad uno stato rigido della muscolatura che ormai mi contraddistingue da anni.

Grazie.
[#10]
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Utente
Utente
Buonasera dott. Piana, la aggiorno: dolore uretrale non più presente, colore urine limpido (tranne la prima urina). Permane gocciolamento post minzionale con urina in uretra, se resto seduto altri cinque minuti con un po' di sforzo riesco ad urinare ancora un po' diciamo. Permane secreto trasparente quando massaggio il pene per far uscire l'urina che resta in uretra.

Ho effettuato ecografia con residuo post minzione: reni ok, vescica ok, testicolo con varicocele sempre allo stesso stadio, prostata di dimensioni normali (può essere congesta anche se non è ingrossata?) e invece vescicole seminali ingrossate (mi pare 3 mm, non vorrei sbagliarmi, domani controllo).

1. Pensavo di effettuare uno spermiogramma e una spermiocoltura a questo punto per escludere qualche battere nelle vie seminali, bastano questi due esami? Ovviamente previo accordo con l'urologo che mi segue.

2. Ho notato che quando assumo Sylodix ho un flusso più grosso e veloce di urina e quando non lo assumo è più piccolo e lento. È normale? Non dovrebbe bastare l'incisione al collo per avere un buon flusso?

3. Questo gocciolamento e la secrezione trasparente possono essere causa di vescicolite oppure vescica iperattiva oltre che di congestione prostatica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1. Lo spermiogramma serve unicamente per valutare numero e qualità degli spermatozoi. Il risultato della spermiocoltura deve sempre essere considerato con grande attenzione e prudenza, poiché le false positività sono piuttosto frequenti, inducendo ad inutili terapie antibiotiche.
2. Evidentemente persiste una componente di contrazione del collo vescicale sulla quale la silodosina esercita un effetto positivo.
3. Entrambe le possibilità sono verosimili, ma dal punto di vista terapeutico non vi è molta differenza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#12]
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Utente
Utente
Dottor Piana, la ringrazio infinitamente. Le pongo qualche ulteriore domanda:

1. Può essere quindi che la sola incisione ad ore cinque non bastasse? Oppure può anche solo essere che il Sylodix mi aiuta perché rilassata l'uretra intraprostatica?

2. Va bene per la spermiocoltura, cercherò di stare il più attento possibile, anche il laboratorio mi ha raccomandato della possibilità di falsi positivi. Quindi spermiogramma non dà informazioni su eventuali infiammazioni?

3. Ho dimenticato di dirle che il residuo post minzionale (avevo bevuto un litro e qualcosa d'acqua nelle due ore prima, avevo parecchio stimolo ad andare in bagno se no scoppiavo) questa volta era di 26-28 circa, non so se considerarlo buono (e non patologico) ma rispetto alle altre volte mi sembra un notevole miglioramento!

4. A questo punto mi chiedo: eseguo spermiocoltura e spermiogramma, ripeto urinocoltura e psa e torno dal mio urologo di riferimento che ha detto valuterà se fare urodinamico invasivo. Io mi chiedo: esclusi batteri, esclusa prostata congesta, rimane un problema ostruente dovuto sempre al collo oppure vescica iperattiva o neurogena. Io mi chiedo, c'è bisogno davvero di fare questo esame urodinamico oppure si può arrivare alla diagnosi di queste due patologie per esclusione?

5. Vescica iperattiva e neurologica possono possono portare la sintomatologia ostruttiva (riuscire a ri-urinare dopo qualche minuto) e lo sgocciolamento post minzionale con secreto trasparente?

Scusi le molte domande dott. Piana, vorrei risolvere questa situazione ma è molto difficile. Mi sembra di non venirne più capo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1. L'efficacia dell'intervemto può essere oggettivata solo con l'esecuzione di una flussimetria minzionale, avendo sospeso qualsiasi farmaco alfa-litico da almeno qualche giorno. Per essere attendibile la flussometria deve avvenire con un volume vuotato fisiologico, ovvero tra 200 e 300 ml, nè più né meno.
2. Come le abbiamo già scritto, lo spermiogramma è un esame che riguarda esclusiamente la fertilità.
3. In genere, un residuo inferiore ai 50 cc non viene considerato patologico. Il residuo valutato dopo l'ecografia spesso è falsamente elevato per motivi "psicologici" oppure per un precedente riempimento eccessivo della vescica.
4. Il PSA è essenzialmente un marcatore del tumore della prostata, evenienza inverosimile alla sua età di 27 anni. Pertanto la sua esecuzione nel suo caso non ha alcuna utilità, anzi, se avviene in corso di infiammazione può portare a risultati falsamente elevati, sollevando preoccupazioni del tutto inutilmente.
5. In linea di massima no, anche se le condizioni di ostruzione accentuata possono causare un certo grado di instabilità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#14]
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Utente
Utente
Gentile dott. Piana, la ringrazio per le risposte. Volevo chiederle ancora qualche chiarimento.

1. Posso chiederle cosa intende nel punto 5? Non ho capito bene.

2. La prostata può essere congesta anche se è di dimensioni normali?

3. Quindi, l'esame urodinamico serve solo per diagnosi di vescica iperattiva e vescica neurologica oppure può avere altre utilità nel mio caso?

4. Le vescicole posso infiammarsi a causa di troppe eiaculazioni oppure lunghi periodi di astinenza?

5. Oltre ad una possibile recidiva del collo vescicale, cosa può causare ostruzione?

Grazie mille.
[#15]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1. Si tratta di considerazioni di fisiologia che presuppongono conoscenze di tipo specialistico.
2. Certo. Tenga conto che la correttezza della misurazione ecografica dipende da molte variabili e va sempre presa non troppo sul serio ...
3. L'esame urodinami serve anche per differenziare se il flusso è ridotto per ostruzione o per scarsa attivita del muscolo vescicale (detrusore).
4. In linea di massima diremmo di no, è piuttosto la prostata che può risentire di questi fattori in soggetti predisposti.
5. Molte cose ... che però non riguardano il suo caso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#16]
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Utente
Utente
Grazie mille dott. Piana, è stato gentilissimo a risolvere i miei dubbi. Quello che mi chiedo, prima di lasciarci ad un aggiornamento post spermiocoltura e uroflussometria, se ci sono relazioni tra:

1. Scarsa attività muscolo vescicale e il mio gocciolamento e residui post minzione

2. Scarsa attività muscolo vescicale e una situazione di prostatite cronica abatterica

3. Nel caso in cui il problema fosse appunto di tipo muscolare, cosa si può fare? Esistono terapie farmacologiche oppure riabilitazione per una problematica di quel tipo?

Grazie mille.
[#17]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
1. No
2. Non necessariamente.
3. Non esistono farmaci di sufficiente tollerabilità in grado di favorire la contrazione del detrusore vescicale.

Ora ci pare che lei si stia portando parecchio avanti con la fantasia. Per il momento non abbiamo altro da dirle.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#18]
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Utente
Utente
Gentile dott. Piana, sono consapevole di ciò, proprio per questo sto portando avanti una psicoterapia cognitivo comportamentale per gestire la forte situazione di stress relativa a queste perdite post minzione che per me sono insopportabili, più che altro non sono poche ma arrivo proprio ad avere delle chiazze che trapassano intimo e pantalone nei momenti più acuti. Vorrei solo arrivare a porre una parola fine a tutto questo. La aggiornerò appena avrò novità e nel mentre vi ringrazio infinitamente.
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Utente
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Buonasera dott. Piana, la aggiorno sulla situazione: sono stato visitato dall'urologo che mi ha sempre seguito (sono stato operato però da un team presso un altro ospedale che lui stesso mi ha consigliato, visto che lui non operava più nel pubblico). La visita è andata bene, dell'ecografia si vedeva bene l'incisione sul collo e alla visita digito rettale non ho sentito dolore alla prostata. Mi ha detto che quindi non vi è in corso una infiammazione secondo lui. Lui ha il dubbio che vi possano essere mycoplasmi oppure ureaplasmi e quindi mi ha chiesto di fare accertamenti anche su quelli.

Adesso sto aspettando referti di: urinocoltura, urine per m.s.t., spermiocoltura, spermiocoltura per m.s t. e Lunedì vado a fare un coltura del secreto dopo massaggio prostatico. Mi ha detto che se non dovesse uscire niente da tutto ciò faremo un tampone uretrale e che se anche da quello non vi sarà nulla di significativo procederemo con urodinamico ed eventualmente una cistoscopia per valutare se vi è una recidiva.

Volevo chiederle una cosa che ho scordato di chiedere all'urologo: il 6 giugno ho l'uroflussomettia, quanti giorni prima devo smettere il Sylodix? Devo sospendere anche Ossibutinina e Valpinax? Se si, quanto tempo prima?
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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