Lieve ritenzione di urina

Buonasera gentilissimi medici, grazie per il servizio svolto.


Sintetizzo la mia situazione.


Ipertrofia prostatica dal 2016 (5, 4 x 6, 3 x 5, 7 cm alla risonanza magnetica del 2017) con psa sempre oscillante fra 4. 91 e 7. 50.


In cura con Silodyx 8mg, sintomi urinari scarsi e comunque non invalidanti.


Risonanza magnetica negativa.


Due biopsie negative, con riscontro di flogosi cronica (del tutto asintomatica) e di otricoli displastici ed atipici (a tal proposito eseguo prelievo psa ogni 4 mesi).


Giovedì scorso, al mattino, mi è stato praticamente impossibile riuscire ad urinare.
Giusto poco poco, a tratti addirittura solo qualche goccia, con in più una leggerissima sensazione di bruciore.
Sentivo internamente l'urina "salire", ma poi non usciva.
Il tutto è andato via via migliorando verso il primo pomeriggio, per tornare poi alla normalità.
Non accusavo nessun dolore all'addome ma avevo la sensazione di vescica da svuotare.
Il medico, telefonicamente, sostiene possa essersi trattato di una non meglio precisata infezione urinaria.


Ma di così poca durata e a risoluzione spontanea, mi chiedo?


Ad ogni modo mi ha prescritto il Monuril, che però ho assunto a questione ormai già risolta.


Premesso che al mio prossimo controllo sentirò ovviamente il mio urologo, di cosa potrebbe essersi trattato?


So che non è possibile e nemmeno corretto fare diagnosi attraverso uno schermo, ma sarebbe comunque graditissima una vostra opinione.


Ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti.
[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
La terapia con alfalitici come il Sylodix aiuta il collo vescicale ad imbutizzarsi ma non arresta l'ingrandimento della ipertrofia prostatica,ne' ne diminuisce il volume.
A mio avviso penso sia bene eseguira una flussimetria urinaria non avendo assunto il Sylodix la sera prima dell'esame omde capire quanto sia rilevante l'ostruzione.che poi puo' essere dovuta ad una sclersosi del collo vescicale considerata la riferita anamnesi di prostatiti.
Se il referto dimostrasse una ostruzione importante a mio avviso e' meglio procedere con disostruzione prostatica eliminando l'adenoma.
Nulla di importante ai fini della sopravvivenza ma consideri che l'urinare e' una funzione che ci portiamo dietro sino alla senescenza .
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Mallus.

Mi par quindi di capire che l'episodio in questione possa anche non essere dipeso da un'infezione urinaria, è corretto?

Inoltre dalla sua risposta (e dall'esame che mi ha consigliato, senza il Silodyx) capisco anche che potrebbe esserci un'ostruzione importante pur in assenza, come è normalmente, di sintomi particolarmente fastidiosi e/o invalidanti, è corretto anche questo?

La ringrazio tantissimo per la cortesia, le chiedo ancora solo una cosa:

Il mio urologo, per ora, consiglia di monitorare le displasie otricolari riscontrate nelle due biopsie (e quindi la loro eventuale evoluzione) con prelievi psa ravvicinati, è un approccio giusto? Le confesso che questa possibile evoluzione delle displasie mi preoccupa abbastanza.

Grazie mille per il consulto, le auguro buon pomeriggio e buon lavoro.
[#3]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
provo a risponderLe con la massima chiarezza alle numerose domande:
1- una infezione alle vie urinarie e' un po' "come una goccia che fa traboccare il vaso".Lì linfezione urinaria e' ,nell'uomo, molto comunemente una complicazione di una ipertrofia prostatica con residuo post-vescicale. E' corretto
2- Il Sylodix e' un alfalitico che non elimina il problema e nel tempo puo' cmq non eliminare una ritenzione acuta di urine con evodente cateterizzazione vescicale. E' corretto come Lei afferma
3-Una displasia delle cisti utricolari non credo sia importante e ha poco a che vedere con l'adenocarcinoma prostatico per cui sarebbe bene leggere il referto dell'es istologico delle biopsie.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#4]
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Utente
Utente
Grazie ancora per le chiarissime risposte.

1) In conclusione, se ho ben capito, il suo consiglio sarebbe quello di iniziare a pensare ad un intervento disostruttivo, in tempi magari non immediati ma nemmeno troppo lontani. Il tutto, alla fin fine, un po' indipendentemente dalla sintomatologia, che le ricordo essere da sempre molto ben controllata farmacologicamente, a parte quest'ultimo e per ora unico episodio.

È giusto?

2) Per quanto riguarda le displasie, il mio urologo sostiene (ma non solo lui) che displasia lieve = pin1 e displasia grave = pin3. So che i pin sono considerati stati potenzialmente precancerosi, da qui la mia preoccupazione.

Ad ogni modo il referto delle due biopsie, praticamente identico, è il seguente e ne riporto solo la conclusione:

"Stante il reperto multicentrico di displasia otricolare anche grave, si suggerisce stretto follow up del paziente".

Che ne pensa?

Grazie ancora e buona serata.
[#5]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Le biopsie sono state effettuate con tecnica fusion in RMN multiparametrica?

Dott.Roberto Mallus

[#6]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Inoltre quante biopsie sono state effettuarte per ogni lobo prostatico?

Dott.Roberto Mallus

[#7]
dopo
Utente
Utente
Le biopsie sono state eseguite secondo il mappaggio classico (12 prelievi) qualche giorno dopo aver fatto la risonanza magnetica multiparametrica (3 Tesla), in quanto quest'ultima non aveva rilevato aree sospette. Quindi no, senza tecnica fusion. I prelievi bioptici si riferiscono agli anni 2016 e 2018.
[#8]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
ad ogni sua risposta arrivano nuove notizie alla luce delle quali e' bene capire : alla luce delle
2 biopsie eseguite nel 2016 e 2018 quindi ecoguidate, i cui referti in parte sono stati trascritti,
il Suo urologo Le consiglia prelievi Psa ogni 4 mesi, inoltre il Psa e' altalenante tra 4 e 7 .
E' corretto?

Dott.Roberto Mallus

[#9]
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Utente
Utente
Si, è corretto, grazie. Psa sempre tra 4 e 7.50, dal 2016, con valori diversi di molto anche a distanza di pochissimi giorni. Psa ogni 4 mesi e qualche volta anche visita con esplorazione rettale.

Grazie.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Per completezza, aggiungo che alle biopsie erano presenti anche svariati fustoli con diagnosi di prostatite cronica (peraltro asintomatica, aggiungo io).
[#11]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
In conclusione , e' presente una effetiva ostruzione uretrale( da confermare con flussimetria non assumendo la sera prima l'alfalitico) da ipertrofia prostatica che si aggiova della terapia con alfalitici e una displasia o meglio un Pin di alto grado diagnosticato nel 2018.
Considerato che il Psa e' poco attendibile per la flogosi cronica e perche in caso di neoplasia indifferenziata puo' non aumentare, considerata anche l'età non avanzata e quindi l'alta probabilità nel tempo di ritenzioni acute di urine, a mio avviso, sarebbe bene
rieseguire biopsie con tecnica fusion e non meno di 12 x lobo .
Alla luce del referto riconsiderare la situazione e la eventuale possibile possibilita' di una disostruzione endioscopica.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie per il chiarissimo riassunto del suo pensiero sulla situazione.

Ultimissime domande:

1) Mi conferma quindi che displasia grave = pin3? So che in medicina non esistono certezze e che a volte ci vorrebbe la sfera di cristallo, ma tutti i pin3 sono inesorabilmente destinati ad evolvere? Si parla eventualmente di anni?

2) Cosa significa neoplasia indifferenziata?

3) L'episodio di difficoltà
minzionale, oggetto del consulto, può
influire sui valori del psa ed è meglio
quindi aspettare per il suo dosaggio? È
passata circa una settimana.

4) Volevo inoltre sapere se i disturbi urinari e
l'ipb possono essere quantomeno
concausa di sporadici disturbi erettili.

Mi scuso per le troppe e forse difficili domande, le prometto che saranno le ultime.

Intanto la ringrazio e le auguro un buon pomeriggio.
[#13]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
1)In caso di Pin 3 in letteratura viene dato un 30% in più di probabilita' che ci possa essere una deviazione in adenocarcinoma ma , per mia esperienza, molto dipende dalla lettura dei vetrini istologici dove occorre molta esperienza nel porre diagnosi.
2) Neoplasia indifferenziata vuol dire una neoplasia che non produce più Antigene Prostatico Specifico cioe' si differenzia dal normale
3)Se ci fosse stata una infezione urinaria qs può alterare il PSA
4)I disturbi urinari o l'ipb possono influire solo perche' viene alterato il benessere e qs può influire sulla sessualità.
Salutoni

Dott.Roberto Mallus

[#14]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le sollecite ed esaustive risposte.

Solo piccoli chiarimenti al riguardo:

1) L'eventuale deviazione da pin3 a
carcinoma è un processo per il quale
possono volerci anche anni?

2) Dopo quanto tempo da un'infezione
urinaria anche lieve è possibile dosare
nuovamente il psa?

3) Mi par di capire che un episodio di
ritenzione urinaria acuta da ipb possa
quindi comparire anche in una situazione
di assenza praticamente assoluta di
sintomi ostruttivi, (come è normalmente
la mia grazie al Sylodix), a parte l'episodio
verificatosi 8 giorni fa, da cui il consulto.

Un saluto a lei e ancora grazie.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dr. Mallus. Quando può e quando riesce, un suo parere sull'ultimo mio post sarebbe graditissimo.

Grazie, buona domenica.
[#16]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
!) possono volerci anchew anni ma non necessariamente
2) Meglio dopo almeno 30 gg
3 Certamente si
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#17]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Mallus, la ringrazio davvero tanto per il consulto e per le chiare risposte ricevute.

Le auguro un buon proseguimento di serata e di attività professionale.

Cordialmente.
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