Dolore cronico dopo l'eiaculazione

Salve,
Ho 23 anni e da 2 anni soffro di dolore dopo eiaculazione nella zona anale con difficoltà a urinare e un dolore al livello del sacro oltre a un senso di dover evacuare.


Premetto che nella zona del sacro ho subito un trauma a causa di un incidente stradale in moto subito 4 anni fa e che soffro di emorroidi.


Ho effettuato tutti i test battereologici (tampone, urinocultura, spermiocoltura) più volte e sono risultati sempre negativi, per cui il mio urologo mi ha diagnosticato un ipertono del pavimento pelvico, prescrivendomi seractil per 5 giorni, lyrica da 75mg per 3 mesi, tadalafil 5 mg
e il biofeeback.
E una risonanza del pavimento pelvico dove si evidenziava un maggior trofismo muscolare sinistro dell ischio-coccigeo con lieve angolatura verso destra dell'ultimo metamero coccigeo.


All inizio sembrava funzionare per poi peggiorare nuovamente l'unica cosa che mi dava sollievo era la fisioterapia.


Non sapendo come andare avanti mi hanno effettuato una cistoscopia dove mi è stata trovata una sclerosi del collo vescicale congenita che sto curando con xatral da 10 mg (l'unico farmaco che sto assumendo al momento) e così siamo a riusciti a spiegare le difficoltà urinarie

Però per il dolore dopo l eiaculazione che per me é il sintomo più debilitate non abbiamo trovato cure e soluzioni

Ho consultato piú urologi ma oltre a darmi qualche antinfiammatorio nessuno é riuscito a risolvere.

Consigli?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La terapia con alfuzosina (Xatral ed altri) non è curativa nei confronti della sclerosi del collo, il suo ruolo è unicamente funzionale e permette teoricamente di urinare più liberamente, limitatamente alla durata d'azione del farmaco che è di 24 ore circa. Per questo motivo, se efficace, la terapia deve essere proseguita ogni giorno, senza interruzioni. C'è da dire questi farmaci sono maggiormente efficaci nei disstubi da ingrossamento benigno della prostata dell'età matura e meno nella sclerosi congenita del collo vescicale.
Peraltro, pensiamo che la diagnosi formulata sia assolutamente coerente con i suoi disturbi e la terapia sia corretta e mirata. Assoceremmo forse un antidepressivo a basso dosaggio, ma questo deve essere deciso dal Collega che la segue direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it