Prostatite che non passa

Buongiorno Dottori, ormai da anni soffro di prostatiti ricorrenti, sono un uomo di 39 anni.

ho visto vari urologi che mi hanno prescritto cure antibiotiche e antiinfiammatori.
L'ultimo dottore mi ha prescritto anche la tamsulosina perché ho ritenzione urinaria e la prostata leggermente ingrossata.
Dopo circa sei mesi di cura ho fatto una ecografia di controllo e la prostata era tornata alle sue dimensioni e non avevo quasi più disturbi.
Adesso da due settimane ho iniziato di nuovo ad avere fastidio e bruciore, il mio medico mi ha prescritto una cura antibiotica con bactrim per 10 giorni e Topster la sera sempre per 10 giorni.
Non posso prendere i fluorochinoloni che di solito si usano per queste infezioni perché in passato ho avuto effetti collaterali.
Purtroppo la cura col bactrim non ha avuto successo e dopo 9 giorni lo sospeso.
Il dottore mi ha detto che sarebbe meglio fare una urinocoltura ma ho troppo dolore e fastidio e allora mi ha prescritto la cefixima 400 per 8 giorni sempre associata a topster.
Ho iniziato la cura venerdì e sembrava subito andare meglio, ma da oggi ho dinuovo disturbi, sono al quarto giorno di antibiotico e sono titubante sul finire la cura, non vorrei fare un'altro buco nell'acqua come con il bactrim.
Cosa mi consigliate?
Vado avanti con la cura o torno dal medico?
O è il caso di resistere con i fastidi una settimana per poter fare l'urinoocoltura?
Grazie a chi risponderà.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Buona parte delle prostatiti non hanno una causa infettiva, ovvero l'hanno forse avuta solo in una fase del tutto iniziale. E' molto difficile rilevare la presenza di batteri nella prostata, l'urocoltura è quasi sempre negativa, poiché il flusso dell'urina è comunque troppo veloce mentre attraversa la prostata e non ha il tempo di caricarsi di eventuali batteri lì presenti. Vi sono altri accertamenti (es. test di Stamey) ma anche qui raramente si ottengono dei risultati risolutivi. Noi pensiamo che inisstere gli antibiotici, in assenza di febbre od evidenti complicazioni, sia non solo inefficace - come nel suo caso - ma anche controproducente, andando a danneggiare l'equilibrio della preziosissima flora batterica intestinale (microbiòta). Le supposte cortisoniche sono indicate per le infiammazioni dell'ultimo tratto dell'intestino, il fatto che il farmaco possa essere assorbito e passare direttamenrte (?) nella prostata resta sempre un'ipotesi piuttosto fragile, comunue non essendoci nulla di diverso e meglio, questa forma di terapia è molto diffusa. Noi pensiamo che buona parte di queste situazioni siano sostanzialmente condizionate dallo stile di vita, probabilmente squilibrato e discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. E' soprattutto nella ricerca di una stretta regolarità da questo punto di vista che si può pensare di ottenere qualche risultato significativo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta, Credo che un'infezione batterica c'era perché da quando ho iniziato gli antibiotici i fastidi sono diminuiti, però visto che dopo 4 giorni non sono ancora del tutto spariti credevo fosse inefficace anche questo. Per quanto riguarda lo stile di vita cerco di essere abbastanza ligio,non fumo ,bevo alcolici saltuariamente,pratico palestra con body Building e cardio e mangio abbastanza sano,non mangio formaggi per una intolleranza al lattosio e mangio pochissima carne per gusto personale. Prendo costantemente fermenti lattici per la salute dell'intestino. Ho la sindrome dell'intestino irritabile qui di spesso ho dolori e aria anche se vado regolarmente di corpo. Ho pensato anche potesse essere legata appunto a questa patologia,molto spesso ho anche emorroidi sanguinanti che tratto con daflon e pomate,il mio medico mi ha detto che le emorroidi possono infiammare la prostata. Adesso finirò questa cura e poi vedrò il da farsi. Può consigliarmi qualche probiotico per il benessere della prostata ? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Intestino irritabile ed emorroidi sono sicuramente la causa dei suoi disturbi alla prostata, pertanto se non concentra le sue attenzioni su questo versante, tutte le terapie urologiche sono destinate ad essere vane. I probiotici possono essere solo una componente della terapia, che deve essere integrata con la guida di un gastro-enterologo ed un nutrizionista serio e competente. necssaria senz'altro la valutazione del proctologo per un eventuale intervento sulle emorroidi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Grazie dottore,ho fatto una visita proctologica e dovrò fare un intervento. Ho cmq fatto una visita urologica dove mi è stata prescritta terapia con profluss per sei mesi e mi è stato prescritto un tampone uretrale visto che ho sempre bruciore alla Minzione. Volevo chiederle questo a me non mi è stata detta di fare nessuna preparazione prima del tampone, adesso ho letto che non bisognerebbe urinare almeno per tre ore invece io lo fatto dopo un'ora dall'urina mattutina,l'esito potrebbe essere fasullo? O come tempo un ora basta? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Noi riponiamo scarsissima fiducia nel tampone uretrale eseguito -a secco - ovvero se non vi è una evidente secrezione che possa essere raccolta e sottoposta a coltura. In tutti gli altri casi, nel dubbio di una infezione uretrale l'esame di riferimento è oggi la ricerca dei batteri sulle urine del primo getto con metodica PCR.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la risposta, l'urinoocoltura lo già fatta con esito negativo,non ho presenza di secrezione dall'uretra ma soltanto bruciore e quindi l'urologo ha preferito farmi fare un tampone. La mia domanda era riferita alla preparazione che non mi è stata comunicata e quindi è stato fatto dopo un'ora della urina del mattino,volevo sapere se ci fosse qualche batterio se possa essere visibile comunque anche dopo un'ora dalla minzione. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Non si tratta della normale urocoltura, ma di una ricerca selettiva dei batteri coinvolti nelle uretriti (gonococco, clamidia, ureaplasma, ecc.). Per il resto, non pensiamo vi siano delle diffeenze così significative.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Ok grazie credevo che la orinocultura già evidenziasse tali batteri,e quindi per evidenziare i batteri quale esame delle urine bisognerebbe fare,così lo propongo all urologo che mi segue . Ok meno male che la distanza tra la minzione e il tampone non dovrebbe essere un problema,avevo paura di aver fatto un esame a vuoto senza la preparazione. Grazie
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