Evoluzione negli anni dell ipb e terapia

Buongiorno, mio padre 66enne, 4 anni fa, a novembre 2010 al suo primo esame nella sua vita riguardante la prostata aveva PSA totale 3.9 ng/ml [0.00-4.00] e il medico di famiglia gli disse che al momento era tutto nella norma e non era necessario un controllo urologico. Due anni dopo, a novembre 2012, mio padre fece la sua prima visita urologica, effettuata per scrupolo vista l’età e per una moderata nicturia, e gli fu diagnosticata un’ iperplasia prostatica con prostata del peso di 80 grammi e PSA totale 5,1 ng/ml [0.00-4.00]. Ecco i risultati dell’ecografia esterna: “Vescica modicamente distesa, a pareti ispessite e finemente irregolari, da ipertrofia del detrusore, priva di contenuto patologico. Prostata aumentata di volume (diametro latero-laterale 66 mm, volume stimato 135 cc), a profili bozzelluti ed eco struttura disomogenea, con presenza di lobo medio di circa 50 mm di diametro sagittale che impronta e solleva il pavimento vescicale, contenente fini calcificazioni. Vescicole seminali non visibili: nella loro sede non si apprezzano lesioni espansive.” Ed ecco quelli dell’ecografia trans-rettale: “Ecostruttura omogenea; adenoma di circa 80 gr; calcificazioni sparse a livello della pseudo capsula chirurgica.”. Tutto nella norma riguardo agli esami delle urine.
L’urologo gli prescrisse una terapia con 1 cp al dì di Xatral 10 mg (alfuzosina cloridrato) per circa 12 mesi senza ricorrere al test PCA3 o a una biopsia. A settembre 2013, trascorsi quasi 12 mesi, mio padre, secondo prescrizione dell’urologo, ha rifatto gli esami del sangue e delle urine con PSA totale aumentato a 7,6 ng/ml [0.00-4.00] e alla seconda visita dall’urologo, ecco la diagnosi e i risultati dell’ecografia esterna: “Addome trattabile, manovra di Giordano negativa. Genitali esterni normali eccetto piccola cisti della testa dell’epididimo destro. Prostata di circa 85 gr liscia simmetrica teso elastica. Scarso residuo post minzionale.” L’urologo, come l’anno precedente, non ritenne necessario effettuare il test PCA3 o una biopsia e gli disse di continuare con Xatral 10 mg 1 cp al dì aggiungendo Avodart 0,5 mg (dutasteride) 1 cp al dì.
Come prescritto dall’urologo a settembre 2013, dopo 6 mesi, a marzo 2014, mio padre fece gli esami del sangue e urine (stavolta non solo PSA totale, ma anche PSA free e rapporto fra PSA) con i seguenti risultati: PSA totale 3.2 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0.6 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale (rapporto %) 18.8 [> 15] . Esami delle urine sempre nella norma.
Quindi dopo i primi 6 mesi di terapia con Avodart, il PSA totale scese notevolmente (da 7,6 ng/ml a 3,2 ng/ml) com’era forse logico aspettarsi, e, alla visita di controllo a marzo 2014, l’urologo gli disse di continuare con questa terapia. Questa la diagnosi di questa visita urologica ed ecografia esterna: “Prostata di circa 80 gr liscia simmetrica parenchimatosa. Scarso residuo post minzionale.”
Recentemente, a settembre 2014, mio padre ha fatto gli esami del sangue e urine con questi risultati: PSA totale 2,98 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0,62 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale (rapporto %) 20.8 [> 15], mentre per le urine sempre tutto ok.
E’ così tornato il mese scorso dall’urologo solo per fargli vedere gli esami (stavolta nessuna visita né ecografia, l’urologo 6 mesi fa gli aveva detto che in questo settembre sarebbe stato sufficiente guardare solamente gli esiti degli esami di sangue e urine) che gli ha detto che il PSA va bene, i risultati sono positivi e di continuare semplicemente ancora questa terapia (sempre Avodart più l’alfalitico…stavolta però lo Xatral è stato sostituito con Urorec, come consigliato poche settimane fa da un cardiologo a mio padre a causa di recenti problemi ipotensivi e cardiologici) e poi fra 6 mesi, a marzo 2015 di rifare gli esami delle urine e del PSA e anche la visita con ecografia, un anno dopo dall’ultima visita ed ecografia di marzo 2014.
Ora chiedo gentilmente un parere sulla situazione di mio padre che comunque con la terapia ha avuto sensibili miglioramenti minzionali riguardo la nicturia. Ma non è strano il fatto che l’ urologo non abbia mai chiesto a mio padre il test del PCA3 o una biopsia? Considerando la sua età, l’alto livello di PSA totale e soprattutto il deciso aumento di PSA totale avutosi prima nei 2 anni trascorsi tra novembre 2010 e novembre 2012 (2 anni in cui mio padre non fece alcuna terapia) col PSA totale che aumentò da 3,9 ng/ml a 5,1 ng/ml (quindi +1,2 ng/ml in 2 anni) e poi soprattutto nei 10 mesi trascorsi tra novembre 2012 e settembre 2013 (10 mesi in cui mio padre assumeva solo lo Xatral e non aveva ancora preso l’Avodart) col PSA totale che aumentò da 5,1 ng/ml a 7,6 ng/ml (quindi +2,5 ng/ml in 10 mesi). Io leggendo qua e là su Internet, ho letto che di solito in presenza di PSA così alto viene effettuato il PCA3 e/o la biopsia, anche se non so ovviamente quanto siano attendibili gli articoli letti, dato che sul web molte volte vi sono fonti non credibili.
Pertanto mio padre e la mia famiglia siamo un po’ dubbiosi e un pò preoccupati non sapendo se questo percorso terapeutico senza PCA3 e/o biopsia, sia sicuro: forse la sicurezza dell’urologo che ha in cura mio padre deriva dal fatto che il PSA è comunque sempre calato in questi 12 mesi di assunzione di Avodart e che il rapporto PSA free/PSA totale sia passato dal 18.8% dei primi 6 mesi con Avodart al 20.8 % di oggi dopo 12 mesi di Avodart, quindi ben superiore al limite del 15% (al di sotto del quale è più probabile la presenza di un tumore)? O forse la sicurezza deriva anche dal fatto che una prostata molto pesante di 80 grammi giustifica pienamente (senza dare luogo a sospetti oncologici) i notevoli aumenti di PSA avuti da mio padre prima di iniziare la terapia con Avodart? Questa sono solo mie ipotesi formulate leggendo sul web, visto che l’urologo non ci ha mai detto il perché ha evitato ulteriori accertamenti come la biopsia.
Ringraziando per la cortese attenzione e in attesa di una gentile risposta che possa chiarire i miei dubbi, porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Gentile Signora,
stupisce questo suo interesse per il PCA3 che è un esame di secondo livello da eseguirsi solo in situazioni particolari (PSA in continua ascesa con biopsia negativa). La situazione di suo padre parrebbe essere qualla di un ingrossamento di una certa entità, grazie a Dio senza sintomi particolari. Una sua situazione dove il PSA mostra tutta la sua pochezza, ostacolando più che aiutando il giudizio dello specialista. E' del tutto prevedibile che i valori si dimezzino con la dutasteride (Avodart), il valore più basso stabilizzato viene assunto come punto di riferimento per il futuro prossimo (se i valori rimarranno stabili si potranno sospendere i controlli al settantesimo anno). Verosimilmente suo padre non aveva assolutamente bisogno di questo farmaco, ma vedere dei valori più bassi ... si sa ... tranquillizza il paziente e soprattutto i suoi familiari. Pertanto, in linea di massima ed in base agli elementi che ci fornisce, noi ci troviamo in accordo con le indicazioni del nostro Collega. Eseguire ora una biopsia ha l'80% di possibilità di risultare negativa ed il 20% di evidenziare un'alterazione irrilevante, destinata a seminare solo inutili preoccupazioni.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Va bene. La ringrazio dottor Piana. Saluti.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Buongiorno, in attesa della visita urologica, vorrei possibilmente fornire un ultimo aggiornamento a questo mio consulto dello scorso novembre, visto che credo sia meglio così piuttosto che scrivere un'altra discussione ripetendo tutto quanto già scritto appunto a novembre. Allora, mio padre (che naturalmente è sempre in terapia da 18 mesi, precisamente da settembre 2013, con Urorec 8 mg e Avodart 0,5 mg), pochi giorni fa, ha rifatto gli esami del PSA, 6 mesi dopo gli ultimi esami eseguiti a settembre 2014 (PSA totale 2,98 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0,62 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale rapporto % 20.8 [> 15]).

Ora gli esiti sono questi: PSA totale 2,51 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0,65 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale (rapporto %) 25.9 [> 15].

Tenendo presente l'evoluzione dei valori del PSA di mio padre da settembre 2013 (da quando ha iniziato l'assunzione di Urorec ed Avodart) ad oggi, il PSA totale è diminuito sempre di più (da 7,6 ng/ml di settembre 2013 all'attuale 2,51 ng/ml), mentre il PSA free è aumentato leggermente (dal 0,6 di marzo 2014 al 0,65 di adesso) e il rapporto % PSA free/PSA totale è sempre aumentato dal 18.8 di marzo 2014 all'attuale 25.9.

Gradirei quindi gentilmente conoscere una valutazione di questi ultimi valori del PSA alla luce di tutta la storia clinica di mio padre riguardo alla sua iperplasia prostatica. Ringrazio per la consueta cortese disponibilità e porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Diremmo ci sia ben poco da aggiungere rispetto a quanto precedentemente espresso. I livelli del PSA sono ancora lievemente scesi, questo apporta ulterior conforto ad una situazione certamente non preoccupante. Riteniamo che, se non insorgono particolari disturbi, si possa continuare con questa terapia ed un controllo annuale, fino al 70mo anno.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Ok, la ringrazio dottor Piana. Cordiali Saluti.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Buongiorno, vorrei gentilmente e brevemente chiedere una cosa relativa all'IPB di mio padre che ho descritto in questa discussione alcuni mesi fa. Come avevo scritto, a marzo 2015 i valori erano i seguenti: PSA totale 2.51 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0.65 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale (rapporto %) 25.9 [> 15]. Ora, come consuetudine, dopo circa 6 mesi, alla fine dello scorso settembre, mio padre ha rifatto gli esami. Questi gli esiti: PSA totale 2.17 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0.53 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale (rapporto %) 24.4 [> 15].

In attesa della visita urologica, volevo porre alla vostra cortese attenzione questa cosa: per la prima volta in 2 anni (da quando ha iniziato la terapia con Avodart) il rapporto PSA free/PSA totale è diminuito anziché aumentare, infatti è passato dal 25,9 % di marzo 2015 al 24,4 % attuale, mentre il PSA totale è ancora diminuito come sempre accaduto in questi 2 anni di terapia. Come può essere valutata questa diminuzione del rapporto PSA free/PSA totale che va in controtendenza con l'aumento che invece si era avuto fin'ora (infatti si era passati dal 18.8 % di marzo 2014 al 20.8 % di settembre 2014 fino al 25.9 % di marzo 2015)?

Concludo sottolineando come gli altri esami come urine e creatininemia siano nella norma, mentre (anche se non so se quest'ultima cosa può essere importante o no dal punto di vista urologico) nel resto degli esami (questi però non richiesti dall'urologo ma eseguiti da mio padre per un periodico controllo) c'è solo un valore fuori norma che non so come possa essere spiegato, ovvero i Monociti un pò alti 11.7 % [2-10 %] mentre tutto il resto è nella norma, compresi gli altri globuli bianchi (linfociti, neutrofili, basofili, eosinofili). In attesa di una gentile risposta, porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Non vi è alcuna indicazione a controllare con questa assiduità, a meno che vi sia un notevole coinvolgimento emozionale del paziente, quindi non solo dei suoi familiari ...
Già il PSA è un marcatore tumorale piuttosto scadente, quindi i suoi derivati (rapporto, velocità, densità) sono parametri da interpretare in modo molto critico, rapportandoli alla realtà del caso. Pertanto non è assolutamente il caso di formalizzarsi sui decimi.
Stia sereno e proseguite con i controlli annuali.
[#8]
dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Va bene, grazie mille dottor Piana. Saluti.
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