Da cosa dipende lo sviluppo della percezione tattile sulle pareti del colon nella sindrome del colon

Ragazzo 32enne, affetto da sindrome del colon irritabile diagnosticata.

La stipsi, per quanto ostinata, è diventata abbastanza gestibile facendo a modo mio, mantenendo il testosterone alto con la palestra ed il powerlifting ed il cortisolo basso, smettendo di giocare a pallone, così da avere un miglioramento dell'attività dell'ippocampo, e quindi del SN parasimpatico, oggi ho peristalsi normale o quasi, e non con le fibre, che contro la stipsi non fanno proprio nulla.
Se però non vado in palestra per più di 3 giorni torno come prima ovviamente.

I dolori sono rari, ed in ogni caso gestibili, perchè la curva stretta provocata da scoordinata contrazione muscolare, come dimostrato durante la colonscopia, si trova solo nel sigma, e dunque, essendo vicina all'ano, basta un poco di glicerolo nel retto per riallineare immediatamente la curva per l'effetto irritativo, e provocare l'espulsione delle feci che provocano dolore.

Ma il problema è un altro. Sono già diversi anni che ho sviluppato, lungo le pareti del colon discendente, e solo questa parte, la capacità di percepire il tatto, come sull'epidermide.
La cosa appare assurda, e non sono mai stato preso seriamente da nessun medico.
In verità oggi scopro su internet che è molto frequente che i pazienti riferiscano questo sintomo, come poi uno dei più disagevoli e imbarazzanti. Una incredibile capacità percettivo tattile delle pareti del colon.
Qualsiasi cosa passi o si trovi in quella parte di colon la percepisco, provocando sensazione di gonfiore, solletico, impressione di dover correre al bagno, mentre in realtà si tratta magari di una bollicina minuscola di aria.

Il problema non pare infiammatorio o irritativo, come ha dimostrato la colonscopia. La stessa telecamera, passando in quel punto mi provocava delle sensazioni di fastidio indescrivibili, solletico misto a dolore, nonostante non vi fossero restringimenti o sporcizia.

Su Wikipedia si trova questa spiegazione di dubbia fonte:

<<L'ipersensibilità viscerale, definita come un'abnorme percezione dei normali processi fisiologici connessi con la digestione; in tal senso, alterazioni delle fibre C afferenti intestinali o l'esaltata attività dei neuroni delle corna posteriori del midollo spinale sarebbero responsabili dell'anomala percezione della peristalsi. Ulteriore ipotesi un'alterazione del controllo neuroimmunoendocrino: un disequilibrio di risposta tra cellule CD3+/CD25+, stimoli nervosi afferenti/efferenti e la secrezione di fattori neuroendocrini come il CRH, il cortisolo, la noradrenalina e l'adrenalina.>>

Vorrei un parere su questo, ma soprattutto vorrei sapere se il problema è conosciuto ed esistono terapie per bloccare queste percezioni.

Vorrei inoltre sapere come si possa modulare l'eccessiva produzione di muco, intervenuta in tempi successivi, che avviene anche a colon completamente vuoto: il muco lo sento che si forma nel trasverso, lo sento scendere, e poi lo espello, da solo, limpido e pulito.

grazie della disponibilità
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
In parole semplici si tratta di una ipersensibilità viscerale e non esistono farmaci, almeno per il momento, a ridurre tale sensazione.

>> il muco lo sento che si forma nel trasverso, lo sento scendere, e poi lo espello, da solo, limpido e pulito <<

Qui c'é un pó di fantasia....


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Perchè c'è fantasia?
So cosa riferisco, non sono mica una persona approssimativa, ho due lauree in economia; devo essere preciso di natura e sapere sempre quel che dico.

E quindi:

- se ho evacuato in maniera spettacolare e sento che il colon è perfettamente vuoto, e anche nel tenue non vi è nulla della cena della sera prima (per qualche strana ragione il transito del mio tenue dura 4 ore esatte dalla fine della digestione, e viene tutto scaricato in una unica volta dalla valvola ileocecale; cose come il mais sono un riferimento)

- se ho la controprova di ciò dal fatto che quando ho fatto 3 - 4 enteroclismi consecutivi di 2 litri (come tentativo, non ci vivo di queste cose), ho verificato acqua limpida, e dal tenue veniva richiamata ulteriore acqua limpida (e ripesandomi avevo perso anche un chilo in più)

- se ho la capacità incredibilmente precisa di seguire quel che si sposta lungo la seconda parte del colon e lungo il suo percorso, e so benissimo che giro fa (l'ho studiata anche io un po' di anatomia)

- e se una volta che sento arrivare quel qualcosa in basso a sinistra, iniziare un percorso a S, e 30 secondi dopo avere lo stimolo di evacuare, ed espellere catarro trasparente e viscoso,

evidentemente le cose stanno come ho raccontato.

Non vedo oltretutto dove stia la stranezza, al massimo potrà essere singolare la mia precisione, e domando come possa essere ridotta questa produzione di catarro o da cosa dipenda se viene prodotto anche a colon vuoto.
Non è una cosa piacevole sentire scendere a sinistra questa roba e poi evacuare muco. Che motivo avrei di inventarmi.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Aggiungo altre 2 domande dottore.
Fra le rotture di questa storia ho anche un problema di meteorismo, non grave per fortuna.

Ovviamente ho imparato per esperienza quali sono i cibi si e i cibi no.

Ma mi chiedo, e le chiedo, se esiste uno zucchero semplice che non crei tale problema come lo crea lo zucchero semolato.

Per esempio ho visto che il fruttosio è terribile. Allora, siccome il saccarosio viene scisso in glucosio e fruttosio, mi sono chiesto se di questo fosse solo la scissione in fruttosio a dare fermentazione, ed il fruttosio fermentasse perchè scarsamente assorbito, e se magari assumendo un altro carboidrato come il glucosio puro, o altro ancora, avrei risolto il problema.
Avevo anche pensato alle maltodestrine, anche se complessi, sono veloci.

Questo finisce per essermi utile subito dopo che mi alleno, quando ho bisogno di carboidrati di immediata digestione per bloccare il cortisolo, e non posso aspettare 2 ore per digerire del riso.

Può darmi per caso qualche indicazione?
Altrimenti, esiste ed è efficace qualche prodotto per limitare la formazione di aria, come il carbone vegetale?

Grazie.
[#4]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
1) la mucosa intestinale é completamente "insensibile" (manca di terminazioni nervose). Ne é prova il fatto che quando bruciamo la mucosa per asportare un polipo il paziente non accusa alcun disturbo. É quindi inverosimile che una persona "senta" il passaggio delle feci.


2) dovrebbe leggere qualcosa sui FODMAPs. Ci sarà un mio articolo su tale tema fra qualche giorno sul sito. Ecco uno stralcio:

>> FODMAP è l’acronimo di Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli, serie di carboidrati a corta catena: lattosio, fruttani, fruttosio, galattani e polialcoli. I saccaridi includono fruttosio, lattosio, fruttano e galattano. I polialconi sono sorbitolo, mannitolo, xilitolo e maltitolo.

Tali carboidrati, contenuti in molti alimenti, possono essere poco assorbiti dal piccolo intestino e rapidamente fermentati dai batteri intestinali nell’ileo e nel colon prossimale. I sintomi sono dovuti alla distensione dell’intestino sia attraverso un alto volume di liquidi trattenuti dovuto al processo di osmosi, sia un aumento della produzione dei gas. Tale processo è responsabile della seguente sintomatologia:

dolore addominale
aumento del gas intestinale
meteorismo
distensione addominale
alterata disfunzione della motilità addominale che si manifesta con diarrea e stipsi <<


Cordiali saluti.


[#5]
dopo
Utente
Utente
riguardo la mancanza di sensibilità delle mucose interne, eh si, è proprio la stessa cosa che mi disse il gastroent. alla colonscopia. solo che egli rimase sorpreso nel constatare che ero perfettamente in grado di dirgli ove si trovasse la testa della sonda.
egli stesso arrivò a chiedermi più volte, per capire se barassi.
rimase sconvolto e non sapeva dirmi come fosse possibile.

in più le posso dire che lo sfregamento della testa della sonda, per quanto tonda e lubrificata, aveva così ipereccitato chi o cosa fosse deputato a far a comunicare al SNC il passaggio, che per 2 giorni rimasi con dei dolori, fastidi e sensazione di solletico indescrivibili, soprattutto nel discendente. una vera tortura, lei non può immaginare.
so che sembra assurdo, ma questa è una storia vera, ed in rete (luogo dove di certo non ci si può fare una cultura scientifica) ho cmq letto in qualche forum di persone che lamentano lo stesso incredibile disturbo.

dopotutto la medicina è piena di misteri che vengono poi spiegati 30 anni dopo.
pensi alla metereopatia: psicosomatica per i più ancora oggi, nonostante quanti anziani sentono il tempo prima che cambi e non dopo (prevedono il futuro)? vedasi mia nonna. oggi però sappiamo che la metereopatia deriva da una interferenza nell'ippocampo, che lavora alla stessa frequenza elettrica presente nei temporali.
è infatti possibile indurre un attacco di metereopatia, con i suoi sintomi, poggiando degli elettrodi, con la stessa frequenza, in punti prestabiliti del cranio del malato.

io cmq le ho scritto perchè pensavo fosse un problema noto e curabile quello della sensibilità, non per raccontare una storia poco credibile.






riguardo i fodmaps, la ringrazio.
benissimo, ma allora volevo un chiarimento.

parli tranquillamente spicciolo perchè ho fatto lo scientifico e capisco al volo le risposte, so cosa sono i mono, i di- e i polisaccaridi, o amilosio, alfa amilasi, digestione dell'amido, ecc...

ma allora volevo capire una cosa:
i polisaccaridi non dovrebbero dare anch'essi problemi di questo tipo pure loro, venendo anch'essi ridotti agli stessi zuccheri semplici?

ad ogni modo io avevo visto che il fruttosio puro, a parità di peso rispetto lo zucchero semolato, preso a stomaco vuoto dopo l'attività fisica, 6 ore esatte dopo, mi provocava una marea di aria, oltre che dolori prima di durante il transito.
allora avevo ipotizzato che il fruttosio fosse peggio, fermentasse di più o venisse assorbito pure di meno. poi mi è venuto in mente che il saccarosio viene scisso anche in fruttosio.
e questo allora spiegherebbe perchè i mieli non mi danno sempre questi problemi, visto che variano la composizione.
ad ogni modo appena trovo del malto d'orzo o del glucosio puro uso quello, e se l'aria scompare completamente glielo faccio sapere.

ha cmq senso ipotizzare che uno zucchero fermenti più degli altri o venga assorbito meno, o son tutte molecole tanto piccole che non fanno differenza nell'assorbimento?
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