Farmaco resistenza ai vasodilatatori

Buongiorno,
negli ultimi 12 mesi ho subito una grave desensibilizzazione al sildenafil e a tutti gli altri principi attivi usati per la vasodilatazione che si usano contro la disfunzione erettile.
Al momento solo una dosa tripla (300 mg di sildenafil) rispetto alla massima consentita mi fornisce una copertura opportuna per sostenere un rapporto sessuale completo. Con dosaggio di 150 mg anche la sola penetrezione risulta impossibile. Stesso discorso per gli altri principi attivi (Cialis, Spedra e Levitra).
Ho un'ottima risposta su qualsiasi altro farmaco che riguarda altre questioni di salute.
Si tratta di farmaco resistenza o di cosa?
Come si può rimediare?
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il processo, da lei indicato, non si chiama farmaco-resistenza ma tachifilassi, questa evenienza si manifesta come una diminuzione, fino alla scomparsa, dell’effetto farmacologico di alcuni farmaci che vengono somministrati ripetutamente e a brevi intervalli di tempo; è in sostanza una sorta di abitudine al farmaco.

Cosa dice il suo andrologo di fiducia?

Questi dosaggi "da cavallo" sono da lui consigliati e monitorati?

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore grazie per la pronta risposta,
Avevo parlato di questo e il mio andrologo l'estate scorsa. Mi disse che per prima cosa avrei dovuto interrompere l'assunzione del finasteride (usato per la calvizie) e che è un problema legato alla libido. Finasteride interrotto, problema rimasto.
Il fatto è che negli anni il mio livello di libido non è sostanzialmente cambiato e rimane e livelli non entusiasmanti ma comunque prossimi alla sufficienza. Però prima i vasodilatatori funzionavano perfettamente anche con mediocre ma esistente stimolazione sessuale. Ora no.
Aggiungo che la frequenza dell'uso di vasodilatatori è esigua, non più di 24 volte all'anno.
Devo precisare che ho fatto uso in passato di vasodilatatori importati dall'India E che ora, nonostante usi gli originali della farmacia, il problema sussiste. Non vorrei che il principio attivo corrotto degli stranieri abbia portato danni al mio organismo in tal senso.
Premesso che ho smesso e deploro il succitato fatto, mi permetto di chiederle se i suddetti possono essere coinvolti nel problema.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

difficile, da questa postazione, darle una risposta precisa e corretta su questi pasticci da lei fatti.

L'unico consiglio che, da questa angolazione, le posso dare ora è quello di smettere di pasticciarsi.

Un cordiale saluto.
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