Fastidio Pene e zona inguinale
Salve vi scrivo per un gentile parere.
Da poco tempo avverto un fastidio al pene e inguine ma solo in determinate circostanze, mi spiego meglio:
Solo quando il pene è in massima erezione sento dolore sotto forma di fitta o tensione sulla schiena dell'asta del pene (il dorso, prima del glande) e nella zona inguinale destra, da dietro/sotto il testicolo destro, ma tutto questo ESCLUSIVAMENTE se "piego" il pene eretto verso sinistra, o lo tiro troppo in alto (verso l'addome)
Il pene non presenta lividi o versamenti e la forma è sempre la stessa, nessuna curva o piega o vene in stato diverso dal solito alla vista o al tatto. Nessun dolore o bruciori durante minzione o eiaculazione.
Questo mi procura frustrazione perchè chiaramente durante un rapporto mi capita dopo la o le fitte di perdere leggermente o totalmente l'erezione, che una volta diminuita fa sparire il dolore.
Devo dire che in condizioni normali mi porto dietro un dolore che sembra essere una infiammazione del nervo sciatico sempre dalla parte destra (inguine gluteo e gamba destra) dovuto a quanto pare allo schiacciamento di un paio di vertebre nella zona bassa della colonna che tratto in maniera efficace con esercizi di postura e trattamenti mirati più o meno periodici dall'osteopata.
In questo periodo però in cui mi è sorto questo problema al pene, ho anche spesso fastidio nelle zone descritte prima, ho l'appuntamento dall'osteopata a fine mese.
La mia domanda è: può essere collegato? ovvero uno "strappo" o lesione muscolare o simile nella zona inguinale che va a procurare dolore al pene solo nella fase di massima estensione?
o è più plausibile una frattura del corpo cavernoso anche se non ci sono segni evidenti?
Sono stato operato quasi 10 anni fa di varicocele ma a sinistra, non credo sia influente ma è giusto farne nota.
Un vostro gentile parere sarebbe più che gradito, più che altro una rassicurazione sul fatto di poter tornare ad avere erezioni al massimo complete e senza intoppi, e una situazione fisica di nuovo alla normalità.
Molte Grazie
Da poco tempo avverto un fastidio al pene e inguine ma solo in determinate circostanze, mi spiego meglio:
Solo quando il pene è in massima erezione sento dolore sotto forma di fitta o tensione sulla schiena dell'asta del pene (il dorso, prima del glande) e nella zona inguinale destra, da dietro/sotto il testicolo destro, ma tutto questo ESCLUSIVAMENTE se "piego" il pene eretto verso sinistra, o lo tiro troppo in alto (verso l'addome)
Il pene non presenta lividi o versamenti e la forma è sempre la stessa, nessuna curva o piega o vene in stato diverso dal solito alla vista o al tatto. Nessun dolore o bruciori durante minzione o eiaculazione.
Questo mi procura frustrazione perchè chiaramente durante un rapporto mi capita dopo la o le fitte di perdere leggermente o totalmente l'erezione, che una volta diminuita fa sparire il dolore.
Devo dire che in condizioni normali mi porto dietro un dolore che sembra essere una infiammazione del nervo sciatico sempre dalla parte destra (inguine gluteo e gamba destra) dovuto a quanto pare allo schiacciamento di un paio di vertebre nella zona bassa della colonna che tratto in maniera efficace con esercizi di postura e trattamenti mirati più o meno periodici dall'osteopata.
In questo periodo però in cui mi è sorto questo problema al pene, ho anche spesso fastidio nelle zone descritte prima, ho l'appuntamento dall'osteopata a fine mese.
La mia domanda è: può essere collegato? ovvero uno "strappo" o lesione muscolare o simile nella zona inguinale che va a procurare dolore al pene solo nella fase di massima estensione?
o è più plausibile una frattura del corpo cavernoso anche se non ci sono segni evidenti?
Sono stato operato quasi 10 anni fa di varicocele ma a sinistra, non credo sia influente ma è giusto farne nota.
Un vostro gentile parere sarebbe più che gradito, più che altro una rassicurazione sul fatto di poter tornare ad avere erezioni al massimo complete e senza intoppi, e una situazione fisica di nuovo alla normalità.
Molte Grazie
Gentile lettore,
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo reale problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico poi dare anche una prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dice a valutazione clinica terminata.
Un cordiale saluto.
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo reale problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico poi dare anche una prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dice a valutazione clinica terminata.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.5k visite dal 27/10/2017.
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