Erezioni notturne deboli

Buongiorno Dottori, sono un ragazzo di 20 anni.
Sono stato in cura con l'anafranil (per disturbi ossessivi) per 3 mesetti, dopodiché ho smesso per i scarsi risultati.
Ho notato che da quando ho smesso con l'anafranil ho erezioni notturne deboli, prima avevo delle erezioni notturne molto forti, tantoché per urinare di notte dovevo aspettare che il pene si sgonfiasse, adesso invece quando mi sveglio di notte il pene si trova in uno stato di semi-erezione, mai di erezione completa.
Nella masturbazione ho erezioni normali, però mi sembra strano che così da un momento all'altro le erezioni notturne siano diventate deboli, può essere correlato alla sospensione dell'anafranil?
Può essere l'inizio di un problema di disfunzione erettile?
Come mi devo muovere?

Grazie in anticipo per la risposta
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore
una terapia con anafranil potrebbe influenzare le erezioni notturne e anche quelle sessuali.
Prima di intraprendere accertamenti specifici (Rigiscan, Ecodoppler)
direi di aspettare qualche settimana e poi, d'accordo con il suo andrologo, approfondire la situazione
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottore
Anafranil l'ho interrotto da circa 3 settimane
Nella masturbazione ho erezioni normali, per questo non capisco se la debolezza delle erezioni notturna sia un problema per cui preoccuparmi o meno.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

questa riduzione delle sue erezioni notturne non è sicuramente correlata alla sospensione del antidepressivo, da lei ha assunto, che invece è noto come capace, in alcuni casi, di dare problemi all'erezione.

Bene ora sentire in diretta un bravo ed esperto andrologo.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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