Visita cardiologica completa

Da tempo registro battiti cardiaci spesso superiore agli 80 battiti al minuto a riposo e ultimamente dolori al torace, non so se per ansia o meno. Fatto sta che ho deciso di sottopormi a una visita cardiologica completa, nel senso che non voglio che il dottore mi faccia soltanto il semplice elettrocardiogramma e la prova da sforzo, ma proprio che faccia tutti i test possibili per andare a fondo e non la solita visita di routine. Posso chiedergli di andare più a fondo coi test oppure si rifiuterà?
E oltre a ECC, sforzo cosa potrebbe fare altro?
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Una visita cardiologica completa consiste in storia clinica, ECG, esame obiettivo e valutazione di esami del sangue (di solito: emocromo, assetto lipidico, glicemia, creatinina) se già eseguiti . Eventuali altri esami li decide il cardiologo sulla base di quello che ha rilevato. Il test da sforzo NON è parte della visita cardiologica e deve essere prescritto dal cardiologo sulla base di un sospetto clinico.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Niente altro.
Lei non ha alcun problema di cuore.
Se ne faccia una ragione

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte, però vi chiedo, se uno fosse affetto da una pericardite ad esempio o un malfunzionamento dell'aorta o qualcos'altro, come si arriva a diagnosticarla se ogni visita si ferma all'elettrocardiogramma?
Magari sarà una domanda stupida, non sono certo un esperto in materia, ma ho questa curiosità.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Basta una banale ecococardiagrafia color Doppler che oramai fa parte dello screening quotidiano nella valutazione cardiologica

Arrivederci
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Se uno ha un malfunzionamento dell'aorta il cardiologo -visitandolo- se ne accorge perché ci sarà un soffio. Se uno ha una pericardite, ci dovrebbero essere sintomi tipici, anomalie all' ECG, magari anche segni obiettivi. L'ecocardiogramma (lo dico da ecocardiografista) va fatto sulla base di un ragionamento clinico, non di routine. Tra l'altro, lei prima parla di frequenza cardiaca "spesso superiore a 80", che non è assolutamente patologica, poi che il test da sforzo non le sembra "abbastanza", ma chiede come si può diagnosticar una patologia dell'aorta o una pericardite (certo NON con un test da sforzo!).
I dolori della pericardite, della cardiopatia ischemica e quelli di origine extracardiaca hanno caratteristiche cliniche ben diverse.
Lasci che sia il cardiologo a giudicare SE e -casomai- QUALI esami in più fare. Ripeto: DOPO AVER SENTITO LA STORIA CLINICA, LA DESCRIZIONE DEI SINTOMI, L'ESAME OBIETTIVO E L' ECG.
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