La negatività degli esami, negli ultimi tempi la frequenza delle extrasistoli percepite è

Gentili dottori.
Sono un uomo di 57 anni, da sempre ansioso e con somatizzazioni soprattutto a livello gastrointestinale.
Ho affrontato più volte l'ansia sia con psicologi che farmacologicamente, e anche ora lo sto facendo.
L'unico disturbo soggettivo, più o meno frequente a seconda dei periodi, sono le extrasistoli.
Nel corso della vita ho fatto numerosi esami cardiologici, tutti sostanzialmente negativi, salvo una lieve insufficienza della valvola mitralica, riscontrata nel 2007, e neppure confermata negli esami successivi.
Gli ultimi esami sono nell'ordine:
Holter, marzo 2015, diceva: "rari BESV ripetitivi, non disturbi della conduzione".
Eco Doppler, settembre 2016: con reperti nella norma.
ECG al cicloergometro, dicembre 2016: "test ergometrico massimale negativo"
ECG e visita cardiologica, maggio 2010: ritmo sinusale, tracciato nei limiti, non segni di cardiopatia organica in atto.
Nonostante la negatività degli esami, negli ultimi tempi la frequenza delle extrasistoli percepite è aumentata.
(in certi periodi ne percepisco almeno una al giorno, ma in alcune circostanze, ad esempio oggi, e non è un caso che vi stia scrivendo, sono circa le 12 e ne ho già percepite diciamo 7 o 8).
A volte, più raramente, lo "sfarfallamento" è più prolungato, come se ci fossero alcune extrasistoli di seguito.
Normalmente avvengono a riposo, a volte collegate a sforzi, non nella fase più intensa o durante uno sforzo costante, bensì in fase di recupero o quando lo sforzo si riduce o in caso di sforzi discontinui (percorsi a piedi o in bicicletta in cui vado su e giù).
Peraltro mi è difficile capire quando si tratti di un'extrasistole o quando invece di un normale aumento della frequenza cardiaca, magari associato ad un movimento di altri organi che accentuano certe sensazioni.
E' pur vero che nelle scorse settimane, forse perchè la mia ipocondria era concentrata su una colonscopia e sugli esiti dell'esame istologico (tranquillizzanti per fortuna), le extrasitoli erano quasi scomparse.
La mia domanda si riferisce in particolare al legame tra BESV ripetitivi e fibrillazione atriale. Se c'è (come pare di evincere da alcune informazioni trovate sul web, dove si dice che la fibrillazione atriale può essere innescata dalle extrasistoli) perchè i cardiologi che mi fecero l'Holter, e tutti quelli che ne hanno successivamente letto il referto, non se ne sono affatto preoccupati e hanno detto che andava tutto bene?
Non ho ancora capito quanto queste benedette extrasistoli siano un disturbo benigno con cui convivere e quanto un campanello d'allarme, perchè le informazioni sono contraddittorie.
Sono un po' combattuto tra mandare a quel paese le extrasistoli e seguire il simpatico consiglio di mia moglie di "morire sereno", oppure insistere con le richieste di esami, col rischio di essere ucciso dai cardiologi stessi.
Scusate le ultime battute, ma è per sdrammatizzare.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.9k 3.6k 3
gentile utente , comprenderà che 12extrasistoli al giorno non necessitano di alcuna attenzione.
Anche il cuore piu sano ne puo avere centinaia o migliaia al giorno.
Quindi il suo problema è un psicologico per il quale un cardiologo non può aiutarla.

Arrivederci

Cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ok,
e infatti ho recentemente riavviato un percorso psicoterapeutico, questa volta specificamente orientato ai problemi di ansia.
Il fatto è che, per quanto cerchi di ignorare le extrasistoli, o gli altri sintomi che ci assomigliano ma forse non lo sono, ogni volta che capitano mi dico "e se questa volta fosse diverso?".
Anche perchè in noi ansiosi le extrasistoli sono subdole: si presentano in modalità sempre soggettivamente diverse, come circostanza e occasione scatenante, intensità, durata, apparente origine all'interno del torace.
ma, come ha detto bene, non è il cardiologo che può aiutarmi.
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