Pressione alta o ansia?

Salve, sono un uomo di 34 anni, leggermente sotto peso (56kg), non fumatore, bevo occasionalmente (un bicchiere di vino/birra a cena).
Premetto che sono altamente ansioso, e sono consapevole del fatto che dovrò curare l'ansia in separata sede.
Detto ciò, un paio d'anni fa, a causa di saltuari avvertimenti di "battito irregolare" col misuratore di pressione da casa (tipo 1-2 ogni 50 misurazioni, in media, anche se prendendomi il polso manualmente non ho mai notato aritmie), mi decisi di fare una visita dal cardiologo.
L'ECG risultò regolare, ma il medico mi disse che sentì una "palpitazione", anche se non uscì nulla nei due ECG successivi che mi fece. La pressione, inoltre, mi disse che era alta per la mia età, 140/90.
Il mio livello d'ansia era alle stelle, non mi sorprese più di tanto la lettura alta, ma in ogni caso il dottore mi consigliò ulteriori esami, dando comunque quasi per scontato una componente emotiva.
Un paio di mesi dopo feci un eco, Holter pressorio 24 ore, ECG 24 ore (non ricordo il termine tecnico), esame tiroide e analisi del sangue. A detta del mio medico curante, tutti gli esami risultarono nella norma (vivo nel regno Regno Unito e qui è quasi impossibile avere una copia dei risultati).

Ora, a distanza di un paio d'anni, continuo ad avere delle letture di pressione alta (a casa, massima tra i 135 e i 140, talvolta 145 alla prima misurazione, minima raramente sopra i 70-75). La cosa sorprendente è che, continuando a misurare la pressione nella stessa posizione, anche per 5-6 volte consecutive, tende a "stabilizzarsi" sui 120-125 di media (quasi mai supera i 130 nelle rilevazioni successive). A volte tende anche a scendere sotto i 120. La minima, d'altro canto, rimane costantemente bassa (praticamente mai sopra i 70).

Lo stesso pensiero di poter avere la pressione alta mi porta ad agitarmi prima della misurazione, ma non vorrei che questo mio "auto-convincimento" nasconda in realtà uno stato di vera ipertensione.

Oramai ho rinunciato a misurare la pressione dal medico o in farmacia, sapendo già di non riuscire a gestire lo stato ansioso, stesso vale per l'Holter (non dormì per 5 minuti quando lo ebbi al braccio).

Quello che vi chiedo è, il fatto che dopo 4-5 misurazioni successive (5-10 minuti dopo le prime due) la pressione scenda e si stabilizzi sui 120/60, 125/70, può essere sufficiente per parlare di stato ansioso e non ipertensione?

Grazie e chiedo scusa per la lunghezza della richiesta.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Contrariamente a cio' che si pensa la "white coat syndrome" non mette al sicuro il paziente. significa infatti che per modesti stimoli emotivi, quali il misurarsi la rpessione, il suo sistema cardiovascolare risponde in eccesso.

LA cosa piu' intelligente e' eseguire un Holter pressorio (lei dice di averlo fatto ma non ho alcun dato sul quale basarmi)

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. In generale, non mi ritengo ansioso per le "vicissitudini della vita", ma praticamente solo e soltanto per questioni di salute (ipocondria?). La mia emotivita' tende a esagerare quelli che dovrebbero essere dei modesti stimoli emotivi (per farle un esempio, prima della 'prima misurazione', ho i battiti che raggiungono gli 80-90 al minuto, durante la giornata ho mediamente 60-65).

Purtroppo non mi e' stato possible avere copia dell'Holter pressorio, a differenza della visita cardiologica (dottore privato) l'Holter mi fu prescritto dal medico di famiglia, e i risultati furono mandati direttamente dall'ospedale all'ambulatorio.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Capisco.
Lo ripeta quando potra'

arrivederci
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