Ivabradina o betabloccante?

Salve.
Da diversi mesi sto indagando sulla mia tachicardia sinusale, ho fatto diversi esami, tea cui holter 24 ore, ecg, ecocuore, diverse visite cardiologiche e analisi del sangue.
Ma nulla.
I dottori parlando di tachicardia sinusale su base ansiosa.
I miei battiti vanno dai 90 ai 105 anche a riposo.
Di notte invece secondo l’holter cardiaco scendono a 40/50.
La media dell’holter era di 84 bpm con una frequenza massima alle 19.46 di 138 bpm.

Un cardiologo mi disse di lasciar perdere perchè non ho nulla, un altro mi diede un betabloccante ed un altro ancora che ho consultato mi prescrisse ivabradina 7, 5 una al mattino e uno alla sera per un mese, poi scalare ad uno di 5mg mattina e sera, e al terzo mese arrivare a 2, 5 mattina e sera.
Insomma le voci dei medici sono discordanti, che ne pensate voi?

Io i battiti li percepisco poco, ma comunque quando le misuro nel pomeriggio sono sempre sui 100
Grazie mille
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.5k 3.6k 3
Una terapia per la,tachicardia sinusale va intrapresa solo se da fastidio al paziente .
Se questo fosse il suo caso la Ivabradina sarebbe preferibile anche se non capisco perché le abbiano detto di scalarla e poi interromperla...in quel modo la,frequenza risalirà ...

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso