Compressione nervo ulnare; rimozione tricipite accessorio; parestesie nervo radiale.

Buongiorno,

3 anni fa (feb2016) cadendo riportai una infrazione del capitello radiale sx e dell’apofisi unciforme dell’uncinato sx. In seguito a quest’episodio mi rimase una neuropatia del n.ulnare (EMG ago2016: “modesta sofferenza di conduzione del n.ulnare sx da localizzare al polso ed una più sfumata al gomito”). Vista la non grave entità mi si sconsigliò di operare e ci ho convissuto fino ad oggi. I sintomi sono forte sensibilità al canale cubitale, da Tinel positivo (facile “scossa” al tatto, per es. a contatto con il bordo di una sedia) e “pulsazioni” interne lungo il polso. Gli altri sintomi tipici (formicolio di 4ºe5º dito; “scatto” del nervo) sono leggeri.

Recentemente (5 mesi fa) ho riavuto un forte dolore lungo il lato dorso-ulnare del polso nel fare un movimento di prono-supinazione con i pesi in palestra, che ad oggi non è ancora passato. Tutte le terapie conservative non hanno sortito effetto. Una EMG ha confermato “segni di demielinizzazione focale a carico delle fibre motorie e sensitive del n.ulnare sx al transito del canale oleocranico”. Per avere un quadro completo il chirurgo mi ha prescritto ECO muscolotendinea del gomito: “il n.ulnare nel solco epitrocleo-oleocranico è moderatamente ispessito e ipoecogeno (area trasversa di ca 8-9mm2) quali segni ecografici di sofferenza. Il nervo nell’approcciarsi al solco risulta lateralmente appaiato da piccolo capo muscolare accessorio ad origine del capo mediale del tricipite che lo “segue” fino quasi all’ingresso nel tunnel cubitale.Durante flessione del gomito il nervo non mostra franchi segni di instabilità ma il capo muscolare accessorio descritto sembrerebbe “intrappolarlo” e schiacciarlo contro la superficie posteriore dell’epitroclea, andando a costituire il tetto del solco”; ed ARTRORM con mezzo di contrasto del polso, risultata negativa tranne per “cavo articolare radio-carpico di capacità ridotta in rapporto a fenomeni di capsulite adesiva”. Il chirurgo ha quindi presentato la possibilità di operare il n.ulnare, rimuovendo al contempo il tricipite accessorio. Ha però lasciato a me la decisione, essendo la compressione dell’ulnare di “media entità” e quindi “al limite” dell’operabile (opinione confermata da altri specialisti). Io avevo precedentemente sempre deciso di non operare poichè i sintomi(facile “scossa” al gomito e “pulsazioni interne” del nervo) sono sopportabili e temevo che complicazioni postoperatorie mi impedissero l’attività con i pesi in palestra. Tuttavia visto il nuovo dolore dorso-ulnare del polso, sto riconsiderando l’operazione. Il chirurgo però esclude che tale dolore sia ricollegabile al n.ulnare (poichè di solito non dà sintomi al polso) e quindi non ne beneficierebbe dall’operazione. Cosa ne devo pensare? Qualora il dolore al polso fosse invece ricollegabile alla compressione dell’ulnare al gomito, opterei per l’operazione per risolvere così entrambi i problemi.
Inoltre, è sicuro che se mi operassi potrei tornare ad usare i pesi?

Grazie per l’aiuto.
[#1]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

non sottovaluti il nervo ulnare: non è solo un problema di sensibilità delle ultime due dita; molto più importante è valutare l'eventuale danno delle fibre motrice, destinate ai muscoli "intrinseci" della mano.

Il rischio è che si verifichino atrofie muscolari, poi estremamente difficili da far regredire se non si interviene in tempo.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Non sottovaluto il nervo ulnare, ma tutti gli specialisti che ho consultato (chirurgo, neurologo e ortopedici) mi hanno detto che non ci sono segni di danno alle fibre motrici nè segni di atrofia muscolare, e che si tratta di una compressione leggera, che può essere operata ma anche mantenuta sotto controllo facendo esami EMG una volta l’anno.

Tornando alle due domande di cui sopra, secondo Lei il problema dell’ulnare potrebbe essere all’origine del recente dolore/debolezza al polso (lato dorso-ulnare)?

Inoltre, considerando che in questi 3 anni (fino al sopraggiungere di questo problema al polso circa 5 mesi fa) non ero mai stato impedito nello svolgere attività con i pesi, secondo Lei è verosimile aspettarsi che se l’operazione vada a buon fine (ho fiducia nel chirurgo che mi opererebbe) nel postoperatorio non avrei problemi a tornare a svolgere attività con i pesi in palestra? Il chirurgo ha parlato di soli 3 mesi senza svolgere lavori pesanti e poi potrei tornare in palestra, ma dalle esperienze di altre persone lette su internet temo sia un quadro troppo ottimistico.

Ho dimenticato di aggiungere che ho 24 anni e svolgo attività con i pesi a livello professionale, motivo per cui il recupero postoperatorio assume un’importanza centrale per la decisione.

La ringrazio per la disponibilità,
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Va valutata la situazione in base a molti elementi, che io non conosco se non marginalmente, a cominciare dalla gravità della compressione, esigenze funzionali, ecc.

In ogni caso, visto che è già seguito da Colleghi specialisti, continui a interpellare loro.

La decisione sul da farsi, va presa valutando direttamente la situazione sul paziente.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, ma io avevo aperto il consulto per avere una opinione in merito alla possibilità che si verifichino dolori al polso (sul lato dorso-ulnare) in presenza di una compressione del nervo ulnare e di “tricipite accessorio”. In altre parole, volevo sapere se il problema al polso potrebbe essere ricollegabile alla compressione, e quindi potrebbe beneficiare dalla operazione al gomito.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Personalmente non credo.
[#6]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il parere.

C’è un’altra cosa, che avevo menzionato nel titolo ma che non avevo poi potuto inserire per questioni di spazio: a partire dalla suddetta caduta di 3 anni fa, ho iniziato ad avere anche delle fastidiose parestesie/disturbi sensitivi (una sensazione come se mi “tirasse” il nervo), che partono dalla base del polso e risalgono fino a metà dell’avambraccio(lato radiale).
Tuttavia nessuna EMG ha mai rilevato alcun problema del n.radiale. L’ultima ARTORM ha rilevato: “cavo articolare radio-carpico di capacità ridotta in rapporto a fenomeni di capsulite adesiva”. Tuttavia i vari specialisti che ho consultato non hanno trovato alcuna spiegazione. Mi ero imbattuto su internet nella “sindrome di Wartenberg”, ma il chirurgo che ho consultato l’ha esclusa. Lei avrebbe qualche suggerimento?
[#7]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Consideri che l'EMG spesso dà falsi negativi (cioè non vede la patologia nervosa che pure è presente), per cui va valutata non in assoluto, ma insiema ad altri aspetti, quello clinico soprattutto.

Quindi, la valutazione diretta fatta dallo specialista è fondamentale, anzi, imprescindibile.

No, non avrei particolari suggerimenti.