Azalia e rischio trombosi

Buongiorno, da settembre assumo AZalia 28 compresse a causa di un endometriosi e conseguenti cicli dolorosi.
Insieme al ginecologo si è scelto di utilizzare azalia perché da più di 10 anni soffro di emicrania con aura.

Dopo tre mesi dall’utilizzo della pillola circa a metà dicembre ho effettuato esami del sangue ricercando antitrombina III omocisteina, resistenza alla proteina C attivata, proteina S, proteina C anticoagulante da queste analisi non è stato riscontrato nulla sono tutte regolari.

nel mese di gennaio sempre sotto richiesta del ginecologo ho effettuato esami del sangue genetici per la ricerca della mutazione del fattore II e del fattore V Leiden dal referto non è stata riscontrata alcuna mutazione.

sempre nel mese di gennaio ho effettuato delle analisi del sangue ricercando il tempo di protrombina in Secondi, INR, RATIO e anche in seguito a questi esami non è stato riscontrato nulla.

premetto che ho effettuato tutti questi esami perché mia mamma ha avuto un ictus transitorio con embolia polmonare e e il ginecologo ha voluto escludere qualsiasi possibile problema di coaugulazione prima di darmi la pillola.

Da giorni sento degli importanti dolori alla gamba sinistra e prendendo la pillola e soffrendo di emicrania aura (migliorata con l’assunzione della pillola) temo che questi dolori possano rivelarsi una trombosi venosa.

Premetto che la gamba non presenta gonfiori, non ha parti intorpidite e non presenta rossore e non ho punti in cui la gamba è nera, non presenta indurimenti ma solo forte dolore all’altezza del polpaccio ma che si irradia alla caviglia e alla coscia fino all’inguine, premetto che non è un dolore continuo ma ad intermittenza che con varie creme antinfiammatorie non passa.

La mia domanda è potrebbe trattarsi di una possibile trombosi oppure è solo un dolore muscolare/ contrattura che fatica a passare?

Ogni quanto secondo lei dovrei rifare le analisi del sangue con i dosaggi scritti sopra per stare tranquilla?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
per quanto sembrerebbe improbabile che la sintomatologia descritta sia riferibile ad un evento trombotico non è possibile esprimersi in termini di certezza a distanza. Un controllo del suo medico potrebbe essere utile.
Gli esami praticati e che ci riferisce hanno escluso una condizione di trombofilia su base genetica e per tale scopo non è necessario ripeterli periodicamente.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, questa notte ho assunto un antidolorifico e il dolore sembra essersi attenuato rispetto a ieri.. questa mattina il dolore non è localizzato in un singolo posto, principalmente lo sento sotto il ginocchio, e lungo tutta la tibia, alle volte sul ginocchio stesso e sento dolore vicino alle dita del piede e sotto le dita soprattutto se contraggo i muscoli della gamba.
Quando contraggo i muscoli e poi rilascio sento dolore all’altezza della coscia.
Da distesa il dolore diminuisce fino a non sentire più nulla quando mi addormento.
Al più presto cerco di fissare un appuntamento con il mio medico di base per chiarire al meglio la cosa.
Grazie per il chiarimento sulle analisi.
E comunque possibile assumendo un progestinico che avvengano eventi trombotici avendo tutte le analisi apposto?
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