Rettorragia...

Buongiorno, chiedo il vs. gentile parere per la problematica sotto esposta che mi ha destato non poche preoccupazioni:

sabato scorso il mio compagno ha avvertito l'immediato bisogno di defecare come se fosse vittima di un violento attacco di diarrea; purtroppo c'è stata una emorragia abbastanza importante con perdita di abbondante sangue colore rosso vivo ed una minima quantità di feci molto molli (direi liquide).
Ci siamo recati al pronto soccorso dove è stata eseguita una visita rettale con emogasanalisi (valore Hb 15,6) del quale trascrivo il referto:

addome normoconformato trattabile e non dolente su tutti i quadranti. Peristalsi presente e valida. Assenza di tumefazioni clinicamente palpabili. Alvo riferito aperto a feci ed ai gas. Manovra di giordano negativa bilateralmente. All E.R. sangue rosso vivo in ampolla. Nodi emorroidari esterni non congesti.

E’ stato dimesso con la diagnosi di rettorragia con prescrizione di effettuare una rettoscopia e di seguire una dieta leggera evitando sostanze acide, salate, alcoliche, verdure, legumi, latte e derivati, caffe, ecc…

Sta seguendo la dieta e dopo i primi giorni di feci scure miste a sangue vivo (ma in minime quantità) adesso si sono normalizzate nel colore e nella forma con assenza di sangue

La prossima settimana è fissata la rettoscopia ma intanto vorremmo tranquillizzarci circa cosa sia accaduto. Per il medico del Pronto Soccorso pare si sia trattato di un cedimento di una emorroide interna: si può confermare questa diagnosi?! Ed è preoccupante?! E nel caso come si può intervenire?!

Aggiungo (ma non so se sia riconducibile all’evento) che nei giorni immediatamente precedenti c’è stata qualche linea di febbre con forti bruciori all’altezza della bocca dello stomaco e pensando fosse influenza ha assunto delle comuni compresse di Efferalgan.
Poi il dolore si è “spostato” in corrispondenza del fianco sinistro tant’è che si era pensato fossero dei calcoli; ed infine, senza avvisaglia alcuna, c’è stata questa emorragia!

Se di emorroidi si tratta com'è possibile che all'improvviso siano "scoppiate"?!

La ns. preoccupazione è alimentata anche dal fatto che in famiglia c’è una predisposizione ereditaria ai tumori del retto.

In fiduciosa attesa di un vs. consulto, ringrazio anticipatamente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Direi che è importante la visita del proctologo per la diagnosi. Le caratteristiche del sanguinamento fanno pensare ad una casua emorroidaria, ma il sospetto deve essere confermato dalla visita specialistica.
Il sanguinamento fa parte della storia naturale delle emorroidi.

Il collega deciderà anche se necessario un eventuale controllo colonscopico.

Un cordiale saluto.


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 360 4
Gentile Utente
In presenza di ogni sanguinamento rettale è necessario escludere patologie maggiori prima di attribuire il sanguinamento ad un problema emorroidario.
E la visita proctologica con rettoscopia rappresenta il primo approccio alla diagnosi.
Come le è stato suggerito dal collega in P.S:
Probabilmente è solo un problema emorroidario ,ma questo potrà essere chiarito solo visitando il paziente.
Ci tenga informati

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 304 2
Gentile utente, dai dati che ci fornisce una colonscopia è indispensabile. In relazione alle sue domande, la patologia emorroidaria è una delle diagnosi, non è una problematica, tra le possibili, particolarmente preoccupanti, può manifestarsi con un sanguinamento senza segni prodromici e se dovesse essere questa la causa dei disturbi del suo compagno, a seconda della gravità potrà essere trattata conservativamente o chirurgicamente con risultati soddisfacenti. Prima di pensare a patologie tumorali così come le intende lei, escluderei prima tante altre patologie benigne. Dopo essersi sottoposto all'esame endoscopico, lo sottoponga all'attenzione del curante, il quale deciderà se sarà utile una valutazione specialistica.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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