Marisca, ragade, sanguinamento, dolore, stipsi

Ho 35 anni e da qualche tempo (non saprei dire quanto, ma mesi se non anni) soffro di sanguinamenti di colore rosso vivo al momento della defecazione. Non sempre, posso stare anche un mese senza che capiti e poi succede di nuovo e per qualhe giorno. Di solito, quando succede, ho anche dolore o ce l'ho dopo per ore. Non insopportabile, ma c'è. Poiché, anche se vado di corpo ogni giorno (in passato però e mi riferisco a 3/4 anni fa ho avuto un periodo di stitichezza), le feci sono spesso dure, l'ho collegato a quello. Non me ne sono insomma preoccupata, finché non mi sono accorta di avere attorno all'ano delle masse di pelle, come pelle in eccesso (non sono condilomi, ne sono sicura). Ricercando informazioni su internet e osservando fotografie, penso di avere delle marische (una più grande in zona anteriore e una più piccola posteriore) e siccome ho letto che possono essere dovute a ragadi ho cominciato ad esaminarmi attentamente nel punto in cui sento dolore. C'è infatti una ragade, a lato della marisca anteriore... Ora la osservo da un mesetto... sembrava essersi chiusa, poi si è riaperta e di nuovo ora, dopo un mesetto che stavo bene, sanguina e mi duole.
Mi lavo accuratamente, faccio bagni anali di acqua tiepida da qualche giorno e metto sulla zona gel all'aloe che spesso mi ha aiutato per ragadi ai lati della bocca di cui soffro da un paio d'anni. Mi chiedo se non sono un po' disidrata, in effetti bevo poco.
Altri dati: non ho mai fatto una visita all'ano, ho preso la pillola per 8 anni e l'ho smessa perché ho scoperto di essere trombofiliaca. Mio padre ha sofferto di emorroidi per molto tempo e, arrivato ad averle esterne, si è operato.
Ricordo bene i suoi sintomi... ma io invece dovrei fare una visita per così poco? Sono davvero solo marische? La mia ragade è cronica? Poiché il sanguinamento e il dolore mi sembrano sempre occasionali e legati a feci dure (cosa che credo normale, in vita mia mi è sempre capitato, ma meno spesso di ora), cioè che più mi spingerebbe ad una visita o operazione sarebbe (non ridete) il discorso estetico e il fastidio delle marische che mi rendono difficoltosa la pulizia e insopportabile biancheria intima come il perizoma. Ma forse sto sottovalutando un serio problema medico invece? Nel dubbio, leggendo qua e là su internet ed essendomi spaventata, mi rivolgo a voi per un consiglio.
[#1]
Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Utente,
c’è un solo consiglio da darle: si sottoponga a visita medica.
Al momento Lei ha attuato una ’autodiagnosi’, basandosi su informazioni telematiche (?), ed ha, altresì, messo in atto un ‘trattamento fai da te’.
Consideri che se realmente trattasi di ragade anale o altra affezione proctologica, per una completa risoluzione, il trattamento più adeguato potrebbe essere quello chirurgico.
Pertanto, quando possibile consulti un Suo medico di fiducia e non si affidi SOLTANTO al mezzo telematico.

Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli

[#2]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signora,
intanto complimenti per le sue ricerche su internet e soprattutto per l'applicazione della teoria alla pratica, spero solo su se stessa (mi perdoni la battuta ma non si metta anche lei ad aprire finti studi medici).
questo suo ricercare e trovare, capire, analizzare mi conferma e conforta sul tipo di cultura che ci si può fare su internet e soprattutto sul tipo di persone che "girano" su internet. complimenti ancora.

però un conto è un neofita e un conto sono coloro che fanno questo tipo di lavoro da molto tempo, hanno studiato (laurea, specializzazione/i) ed approfondito la materia.
quindi torniamo al tema.

tutte le sue osservazioni mi sembrano corrette.

direi che le confermo che una visita specialistica o dal suo medico curante, se esperto di queste patologie, sia utile sia per confermare quello che lei ha potuto, studiando su internet e potuto verificare autovisitandosi, sia per la successiva fase che potrebbe essere diagnostica.
la sua ulteriore osservazione sulla qualità delle feci è importante. capisco le difficoltà che possono sorgere per una corretta alimentazione sia quantitativa che qualitativa, soprattutto se una persona lavora, ma queta attenzione risulta molto importante per ottenere una consistenza delle feci il più possibilmente pastose, poltacee.
queste caratteristiche potrebbero ridurre il traumatismo a livello locale potendo interrompere quel ciclo vizioso lesione-dolore-ragade.
il consulto con il medico potrebbe darle quell'ulteriore aiuto sotto il punto di vista dell'alimentazione.
cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#3]
dopo
Utente
Utente
eh, sì, capisco la necessità di darmi una bella lavata di testa e la stizza di un professionista.
A mia discolpa posso solo dire che all'inizio non credevo di avere un problema di salute, ma estetico (le marische) e non lo avevo collegato al sanguinamento. Ricercare su internet mi ha fatto capire che forse invece le cose andavano insieme. Per quello ci ho dato un'occhiata meglio e ho trovato la ragade che pare confermare quanto letto. Le cure che applico su me stessa non credo possano darmi danno, anche se comincio a pensare che potrebbero non risolvere il problema. Immagino che una ragade anale non sia facilmente (ci impiego comunque almeno un mese ogni volta) come ragadi in altre posizioni. Comunque non mi permetterei di dare consigli ad altri.
Troverò il tempo per una visita e intanto cercherò di curare l'alimentazione. Grazie
[#4]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signora,

mi perdoni ma non era ne mia intenzione e sono sicuro anche della mia collega, come avrà notato abbiamo risposto in contemporanea, farle una "lavata di testa".
per quanto mi riguarda ho anche apprezzato, complimentandomi, della sua attività di ricerca, spero non l'abbia infastidita la mia battuta sullo studio medico abusivo.
mi sembra comunque che abbia raccolto il nostro invito a recarsi da un medico per una visita.
in bocca al lupo
cari saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
No no, nessun fastidio, ci mancherebbe. Le informazioni trovate su internet sono state utili a instillare il dubbio, le risposte avute qui mi confermano la necessità di una visita. Andrò dal mio medico di base, che non è esperta, per sapere dove indirizzarmi, presso quale specialista, ammenoché non me ne vengano indicati qui, a Modena o dintorni, perché io non saprei proprio a chi rivolgermi.
Intanto mi sforzo di bere, perché quanto al mangiare credo di essere brava con tanta verdura e frutta e cereali integrali (una dieta che mi viene dalla mia famiglia di origine, appunto per i problemi di mio padre). Le dirò che quando si parla di stitichezza si pensa alle volte in cui si va in bagno in una settimana e non alla consistenza delle feci, a cui anche io ho cominciato a fare caso da quando ho approfondito la questione. Eh, no, le mie non sono pastose, ma dure come sassi o quasi! E penso che bere due bicchieri d'acqua al giorno come faccio e non due litri come vedo che spesso consigliate, possa essere la causa. In effetti ora che mi sforzo da qualche giorno, la qualità è già cambiata... Del resto, la ragade c'è, la vedo con uno specchietto senza bisogno di grandi manovre. Sicuramente rispetto ad altri consulti che leggo qui, io non ho quel dolore allucinante che toglie il sonno, tuttavia è per certo la ragade che mi provoca il sanguinamento, dal momento che vedo bene come si comporta (se solo quella o altro lo scoprirò).
Ebbene, grazie se potrete indicarmi uno specialista dalle mie parti, diversamente appena i ritmi lavorativi me lo consentiranno, mi recherò dal mio medico. E, dopo, verrò a raccontarvi com'è andata. Grazie di tutto
[#6]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile Utente
Lo specialista che fa al caso suo è il Coloproctologo. Richieda una visita ambulatoriale in una delle strutture ospedaliere modenesi. Lasci allo specialista la diagnosi ed eviti acrobazie, non sempre quello che si vede allo specchio corrisponde a realtà.
Cordiali saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#7]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
cara signora,

personalmente non conosco professionista o struttura dalle sue parti.
comunque in ogni struttura ospedaliera o struttura universitaria troverà specialisti chirurghi o coloproctologi (in ordine alfabetico) che potranno visitandola proporre inizialmente un progetto diagnostico e successivamente terapeutico, se necessario.
cordiali saluti

Papillomavirus (HPV): diagnosi, screening, prevenzione e tutto quello che devi sapere sul principale fattore di rischio del tumore del collo dell'utero.

Leggi tutto