Fistola perianale o ascesso: terapia e gravidanza
Salve,
un mese fa circa mi e' stata diagnosticata dalla colonproctologa (con visita "manuale") una fistola (almeno cosi' ho compreso).
Circa un anno fa la stessa colonproctologa mi aveva dato un blando trattamento per una ragade anale che non aveva sortito alcun effetto.
Nell'ultima visita ha invece sostenuto che dovrei operarmi, il mio dubbio e'
non ho una diagnosi scritta ma solo "a voce" quindi non so se ho un'ascesso o una vera e propria fistola......ha detto qualcosa come "lei ha fissurato, ha un'infezione".
A questo punto,fermo restando la confusione sull'esatta diagnosi, per cui mi riservo di tornare in visita per capire il da farsi, le mie domande sono, ponendomi nell'ipotesi piu' infelice che sia una fistola..:
1)c'e' qualche "terapia" che tamponi il dolore -che comunque hoin attesa dell'intervento?
2)per la febbricola che ho ed immagino sia dovuta all'infezione posso prendere antibiotici? Aiuterebbero?
3)ma il punto che piu' mi preme e' sapere se DOPO l'intervento, potro' nel breve periodo tentare una gravidanza.
Da quel che leggo su medicitalia pare infatti che queste fistole (o ascessi) diano spesso inizio ad un calvario che non ha fine, quindi sono molto spaventata.
Grazie e cordialissimi saluti
un mese fa circa mi e' stata diagnosticata dalla colonproctologa (con visita "manuale") una fistola (almeno cosi' ho compreso).
Circa un anno fa la stessa colonproctologa mi aveva dato un blando trattamento per una ragade anale che non aveva sortito alcun effetto.
Nell'ultima visita ha invece sostenuto che dovrei operarmi, il mio dubbio e'
non ho una diagnosi scritta ma solo "a voce" quindi non so se ho un'ascesso o una vera e propria fistola......ha detto qualcosa come "lei ha fissurato, ha un'infezione".
A questo punto,fermo restando la confusione sull'esatta diagnosi, per cui mi riservo di tornare in visita per capire il da farsi, le mie domande sono, ponendomi nell'ipotesi piu' infelice che sia una fistola..:
1)c'e' qualche "terapia" che tamponi il dolore -che comunque hoin attesa dell'intervento?
2)per la febbricola che ho ed immagino sia dovuta all'infezione posso prendere antibiotici? Aiuterebbero?
3)ma il punto che piu' mi preme e' sapere se DOPO l'intervento, potro' nel breve periodo tentare una gravidanza.
Da quel che leggo su medicitalia pare infatti che queste fistole (o ascessi) diano spesso inizio ad un calvario che non ha fine, quindi sono molto spaventata.
Grazie e cordialissimi saluti
[#1]
Gentile signora
prima di fasiarsi la testa è necessario porre una corretta diagnosi. Una ragade è una cosa mentre una fistola è un'altra.
Il trattamento in funzione della diagnosi cambia, così come le sequele post-chirurgiche. Probabilmente lei ha avuto un ascesso che si è manifestato con una fistola. Per tale motivo ha avuto dolore e febbre. Il trattamento in questo caso dovrebbe consistere in una asportazione del tramite fistoloso con drenaggio dell'ascesso. In base al decorso della fistola in funzione degli sfintri il decorso della fistola può cambiare e richiedere un trattamento chirurgico specifico. Tornando quindi alle sue domande :
1 la terapia per tamponare il dolore è afarmacologica e chirurgica;
2 gli antibiotici andrebbero prescriti una volta accertata la presenza di infezione;
3 Il tempo di cicatrizzazione della ferita nonè preventivabile e dipende dal'estensione, ma non si tratta certo di anni e non inficia eventuali gravidanze.
Cordiali saluti
prima di fasiarsi la testa è necessario porre una corretta diagnosi. Una ragade è una cosa mentre una fistola è un'altra.
Il trattamento in funzione della diagnosi cambia, così come le sequele post-chirurgiche. Probabilmente lei ha avuto un ascesso che si è manifestato con una fistola. Per tale motivo ha avuto dolore e febbre. Il trattamento in questo caso dovrebbe consistere in una asportazione del tramite fistoloso con drenaggio dell'ascesso. In base al decorso della fistola in funzione degli sfintri il decorso della fistola può cambiare e richiedere un trattamento chirurgico specifico. Tornando quindi alle sue domande :
1 la terapia per tamponare il dolore è afarmacologica e chirurgica;
2 gli antibiotici andrebbero prescriti una volta accertata la presenza di infezione;
3 Il tempo di cicatrizzazione della ferita nonè preventivabile e dipende dal'estensione, ma non si tratta certo di anni e non inficia eventuali gravidanze.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#2]
Ex utente
Salve,
settimana scorsa sono stata visitata da un'altro specialista che ha diagnosticato una RAGADE ANALE CRONICA
e mi ha caldamente consigliato l'intervento di sfinterotomia laterale (dopo manometria per valutare l'ipertono).
Ha anche detto che un approccio medico (con pomata alla nitroglicerina o tossina botulinoca) avrebbe scarse possibilita' di successo e probabili recidive dato che la ragade e' presente da troppo tempo.
Mi ha anche rassicurato che il rischio di incontinenza ai gas e' praticamente nullo, ma io sono letteralmente terrorizzata, anche da quello che ho letto in vari post proprio su Medicitalia.
Risentendo la colonproctologa che per primo mi visito', mi ha precisato che avevo capito male: trattasi di ragade anale cronica. lei propone invece non solo la sfinterotomia ma anche la fissurectomia, che mi pare aver capito essere la pulizia della ragade.
Insomma, io non ci sto capendo piu' nulla e vi chiedo lumi.
Le mie domande sono:
1) necessario l'intrevento dato che la ragade dura ormai da oltre sei mesi? premetto che non l'unico trattamento fatto e' stato un mese con pomata ANTROLIN (nessun risultato)
2) solo sfinterotomia o anche fissurectomia?
3) il rischio di incontinenza ai gas e/o alle feci E' REALE? o e' solo un minimo rischio che si ha nel post-operatorio, ma NON nel seguito?
Insomma, non so piu' se mi si vuole operare solo per un "motivo economico" o perche' io ne abbia reale necessita'.
E' vero che la ragade ormai mi tormenta, ed e' anche vero che vorrei un trattamento che mi consentisse di tornare alla vita normale prima possibile, con il minor rischio di recidive.
Grazie mille ancora e cordialissimi saluti
settimana scorsa sono stata visitata da un'altro specialista che ha diagnosticato una RAGADE ANALE CRONICA
e mi ha caldamente consigliato l'intervento di sfinterotomia laterale (dopo manometria per valutare l'ipertono).
Ha anche detto che un approccio medico (con pomata alla nitroglicerina o tossina botulinoca) avrebbe scarse possibilita' di successo e probabili recidive dato che la ragade e' presente da troppo tempo.
Mi ha anche rassicurato che il rischio di incontinenza ai gas e' praticamente nullo, ma io sono letteralmente terrorizzata, anche da quello che ho letto in vari post proprio su Medicitalia.
Risentendo la colonproctologa che per primo mi visito', mi ha precisato che avevo capito male: trattasi di ragade anale cronica. lei propone invece non solo la sfinterotomia ma anche la fissurectomia, che mi pare aver capito essere la pulizia della ragade.
Insomma, io non ci sto capendo piu' nulla e vi chiedo lumi.
Le mie domande sono:
1) necessario l'intrevento dato che la ragade dura ormai da oltre sei mesi? premetto che non l'unico trattamento fatto e' stato un mese con pomata ANTROLIN (nessun risultato)
2) solo sfinterotomia o anche fissurectomia?
3) il rischio di incontinenza ai gas e/o alle feci E' REALE? o e' solo un minimo rischio che si ha nel post-operatorio, ma NON nel seguito?
Insomma, non so piu' se mi si vuole operare solo per un "motivo economico" o perche' io ne abbia reale necessita'.
E' vero che la ragade ormai mi tormenta, ed e' anche vero che vorrei un trattamento che mi consentisse di tornare alla vita normale prima possibile, con il minor rischio di recidive.
Grazie mille ancora e cordialissimi saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.9k visite dal 25/04/2009.
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