Sibo o disbiosi?

Buongiorno,

Ho recentemente eseguito test al lattulosio, e insieme a una vasta gamma di altri esami, tutti con esito negativo, ad eccezione di un lieve aumento del valore INDICANO.

Esami quali quelli per la celiachia, la calprotectina, la VES, la PCR, l'emocromo, le analisi delle lipasi e amilasi, i test di funzionalità epatica, la TAC e l'ecografia (quest'ultima ha mostrato solo meteorismo) ecc, non hanno rivelato anomalie.



Da circa 8 mesi soffro SOLO di stipsi e gonfiore/dolore alla flessura epatica, sintomi che vanno e vengono nonostante abbia seguito diverse cure, tra cui carbone, simeticone, levopraid, normalene e due tipi di probiotici, e butirrico, che tuttavia non hanno risolto completamente il problema.



Dopo aver valutato i risultati del test al lattulosio, il mio gastroenterologo ha identificato una lieve positività, prescrivendomi quindi un trattamento di 5 giorni con Normix 800mg, seguito da un mese di probiotici.

Mi è stato anche consigliato di evitare il consumo di legumi e latticini freschi e di utilizzare Adstips quotidianamente per un mese.



Desidererei sapere se, secondo voi, la terapia prescritta è appropriata e se i risultati del test suggeriscono effettivamente la presenza di una SIBO.



Specifico che sono un salutista e sportivo da sempre, non ho vizi, ho sempre seguito alla perfezione dieta alimentare ecc, mai avuto problemi di stomaco ne diarrea ne stipsi antecedenti a questi 8 mesi.

Non tollero solo uova fresche, cipolla e pesce grasso.



20/02/24
14: 15 - 1ppm,
14: 35 - 10ppm,
14: 55 - 4ppm,
15: 15 - 2ppm,
15: 35 - 21ppm,
15: 55 - 12ppm,
16: 15 - 21ppm.


inoltre, vi invio esito per celiachia, vorrei conferma di negatività.


ANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE
IgG
Metodo immunoenzimatico
5, 64
U/ml
Positivo > 18, 00


ANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE
IgA
Metodo immunoenzimatico
12, 39
U/ml
Positivo > 18, 00


EMA
Ricerca Anticorpi IgA anti
Endomisio
Metodo: Immunoenzimatico
19, 45
U/ml
< 20, 00 NEGATIVO
> 20, 00 POSITIVO

Grazie per la vostra attenzione.
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Il test al lattulosio dura, normalmente 4 ore il suo è durato 2.......
Non saprei cosa dire.
La celiachia è ovviamente negativa (lei stesso ha riportato valori rilevati e limite di positività: i suoi valori sono tutti sotto il limita) che conferma vuole?
Cordiali saluti.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

stando a quanto riscontrabile su diverse fonti online, la durata delle visite in alcuni ospedali o strutture sanitarie varia generalmente tra le 2 e le 3 ore (test al lattulosio). Tale determinazione della durata è affidata alla discrezione di un medico qualificato e iscritto all'ordine dei medici, pertanto qualsiasi discussione sulla durata appropriata dovrebbe idealmente coinvolgere una revisione complessiva delle linee guida dell'ordine dei medici.

Per quanto concerne il test a cui mi sono sottoposto, i cui costi sono stati significativi, ho condiviso i risultati ottenuti sulla piattaforma al fine di ricercare un parere supplementare. Questo per evitare di proseguire su percorsi di cura potenzialmente inutili o inefficaci, che potrebbero comportare una spesa equivalente a un intero stipendio mensile.

1) Riguardo ai valori specifici del test, che mostrano picchi di 10 ppm e 21 ppm entro i 120 minuti, desidero comprendere se tali risultati possano indicare la presenza di SIBO/disbiosi o se rientrino in un andamento considerato normale per le prime 2 ore.

Inoltre, relativamente alla celiachia, la condivisione dei parametri riscontrati intendeva confermare l'assenza della condizione, anche se già all'interno dei parametri negativi, poiché, ad esempio, un livello di leucociti compreso tra 4-6000 unità per microlitro di sangue è significativamente differente da un valore di 9-10000 unità per microlitro, pur essendo valore all'interno dei range dei laboratori di analisi (10000Ul max). Basandomi su mie precedenti esperienze di analisi del sangue all'interno della mia famiglia, valori tra 9-10000 unità per microlitro sono stati spesso indicativi di infezioni batteriche o virali in corso.

2) inoltre, potrebbe essere consigliabile ridurre l'ingestione di latticini freschi e legumi in caso di sospetta SIBO, disbiosi intestinale o per mitigare il meteorismo rilevato tramite ecografia?

3)e per quanto riguarda l'uso di integratori di proteine del siero del latte con un contenuto di zuccheri pari a 0 o 0,50 grammi per dose, questi potrebbero essere accettabili in presenza di SIBO/disbiosi o meteorismo?

4)Il valore di INDICANO è risultato leggermente elevato, e il test del respiro al lattulosio ha mostrato una lieve positività, chiedo conferma che sia effettivamente lievemente positivo. Queste due indicazioni di solito si correlano e si supportano a vicenda o no?

Non sono stati rilevati valori anomali nelle analisi delle feci, delle urine o del sangue, ad eccezione di un INDICANO valore di 40 e un conteggio piastrine di 420.000, mentre di solito oscillo tra i 330.000 e i 370.000, nonostante una PCR di 0,10. In aggiunta, è stato effettuato un test del respiro al lattulosio. Sia la calprotectina che il test per Helicobacter pylori sono risultati negativi, così come gli esami del sangue nelle feci e la TAC addome.

Da otto mesi a questa parte, i sintomi che esperisco rimangono costanti: sensazione di gonfiore e fastidio nella zona della flessura epatica, che si manifesta in modo intermittente, stitichezza, e un meteorismo che appare soltanto agli esami ecografici, senza che il medico riesca a rilevarlo palpando, senza che io provi dolore, né che si verifichino eruttazioni o flatulenze durante la giornata.

Essendo da sempre una persona attenta alla salute e all'attività fisica, senza pregressi disturbi di stomaco, di evacuazione o altri tipi di dolore o gonfiore, e avendo mantenuto uno stile di vita, un regime di allenamento e un'alimentazione costanti per almeno un decennio, mi trovo disorientato di fronte a questi sintomi inspiegabili e improvvisi. È per queste ragioni che sollecito una consulenza e desidero ricevere risposte alle mie domande precedenti.

Grazie, in attesa di un suo gentile riscontro,
cordiali saluti.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Il test al lattulosio deve durare 4 ore perché serve anche a dare indicazioni sui tempi di transito intestinale (ed in 2 ore il transito è incompleto).
Ovviamente se è a discrezione del medico bla durata, non si stanno seguendo linee guida che sono, invece, uguali per tutti e non prevedono "interpretazioni" personali.
Normalmente quando referto un bt al lattulosio scrivo anche positivo/negativo......
Quindi le consiglierei di chiedere a chi ha eseguito il test.
Problema celiachia: il suo discorso sui ranges di normalità, non sta in piedi e sta affermando cose inesatte " Basandomi su mie precedenti esperienze di analisi del sangue all'interno della mia famiglia, valori tra 9-10000 unità per microlitro sono stati spesso indicativi di infezioni batteriche o virali in corso." Se sono stati stabiliti dei limiti un motivo ci sarà. Poi può anche esserci una infezione con leucociti normali ma essi non ne sono un indice.
Visto che è così ferrato, invece, avrebbe dovuto chiedere come mai non ha fatto il dosaggio delle IgA totali (se esse sono basse, sotto il limite basso del range gli anticorpi per la celiachia perdono significato).

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#4]
dopo
Utente
Utente
Sono consapevole dell'importanza di un periodo di 4 ore per ottenere dati completi sul transito intestinale, tuttavia, per noi pazienti, non è praticabile ottenere una laurea in medicina solo per evitare applicazioni errate delle linee guida mediche o per contestare ogni dichiarazione di un medico. Al massimo, possiamo nutrire dubbi e informarci per cercare opinioni diverse, entro i limiti del possibile. Ho incontrato medici specializzati che, nonostante i loro consigli di evitare completamente i carboidrati o di seguire diete esclusivamente vegane, crudiste o vegetariane come soluzione universale per prevenire problemi di salute, non mi hanno convinto, specialmente dopo aver notato il loro aspetto fisico non salutare.

Per quanto riguarda i valori analitici, il gastroenterologo ha indicato un risultato "positivo (lievemente positivo)". Ma la mia richiesta era di una conferma di positività, non che il mio gastroenterologo non me l'abbia data. Volevo solo un secondo parere rispetto il grafico del test.

Benché capisca che questi non siano indicatori diretti di infezione, non ritengo che un valore di 10.000 leucociti, costantemente riscontrato per diverse settimane in un paziente con lievi sintomi o anche subclinico, possa essere considerato normale, anche se al limite del range, perchè non penso serve avere 10.001 per una sospetta leucocitosi. Ma già 10.000, per diversi mesi, penso non sia una cosa normale rispetto 4-5-6000. Come appreso da medici e fonti online, alcuni parametri possono variare in condizioni infiammatorie, i cosiddetti indici di flogosi. Ad esempio, un paziente che normalmente ha 250.000 piastrine e che, in presenza di sintomi lievi e uno stato infettivo o subclicno, mostra un aumento a 450.000 (ancora nel range di normalità), indica che qualcosa potrebbe non andare, confermando la presenza di sintomi lievi nella sua anamnesi, o asintomatico, mi riferivo a questi casi.

Non trovo giusto che qualche medico mi dica che sia normale 450000, ed è capitato soprattuto medici di base, quando un paziente, benché con pochi sintomi,o asintomatico, abbia una storia clinica con valori medi di 250.000. Capisco pure che la medicina non è matematica, ma lo scostamento in percentuale, almeno che io sappia nelle piastrine, ha dei limiti di tollerabilità, che adesso non ricordo, ma che una fluttuazione in percentuale, maggiore di un certo valore, rispetto quello medio registrato nei mesi precedenti o anni, indica un alterazione in quel paziente. Non entro in merito al complesso mondo della medicina nel diagnosticare un problema, ma era solo in risposta al perchè io abbia inviato dei dati che il laboratorio indica nel range di negatività, ma che, essendo la prima volta, non conosco bene quale siano effettivamente i valori anche limiti da non raggiungere o che magari un valore al limite del range, potesse essere un falso negativo o magari indicazione per approfondire con un altro esame di conferma. tutto qua.

Le analisi sono state prescritte sempre dallo stesso medico, ma è chiaro che valori fuori range, richiedono attenzione nella valutazione complessiva. Ma il mio esempio di valori ai limiti massimi o minimi del range, questi non indicano necessariamente uno stato normale o non infiammatorio.

Ma non è il luogo per un dibattito o una conversazione, era solo motivazione dei dati condivisi e della richiesta di consulenza, insieme ad alcune mie esperienze con alcuni medici.

Capisco se non vorrà darmi un suo parere visto la durata parziale.

grazie
cordiali saluti
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