Dosaggio calprotectina fecale

Gentilissimo Dottore,
il 21.02.2012 ho subito un raschiamento in seguito ad aborto interno alla settima settimana (alla cinque + 2 avevo avuto un precedente aborto del primo gemellino, riassorbitosi naturalmente). Se può essere di una qualche importanza preciso che il concepimento è avvenuto tramite fivet-icsi con transfert di 2 blastocisti in quinta giornata a causa dell’oligoastenoteratozoospermia di mio marito.
Considerato che tutte le mie precedenti analisi erano perfette la ginecologa ha ipotizzato, tra le altre cause dell’aborto, una malattia auto-immune considerato che ad Aprile 2010, in seguito a forti e persistenti dolori addominali e lombari, mi avevano prescritto il dosaggio della “calprotectina fecale” che aveva dato esito dubbio. Ho ripetuto il test il giorno dopo il raschiamento e il risultato è inequivocabilmente negativo (valore rilevato: 6). Ho letto, però, che sarebbe meglio evitare di eseguire questo test in presenza di mestruazioni, altre emorragie, o se si sono assunti determinati farmaci. Considerata, quindi, la perdita di sangue dovuta al raschiamento e le forti dosi di Spasmex, Progesterone, Estrogeni assunte prima del raschiamento posso considerare questo risultato attendibile o potrebbe essere un falso negativo?
Questo esame può escludere una malattia auto-immune a carico dell’intestino o è necessario comunque sottoporsi a colonscopia?
La ringrazio in anticipo per la disponibilità che certamente vorrà accordarmi nel rispondere a questo mio quesito e porgo cordiali saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
La diagnosi richiede una colonscopia e biopsie.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
Prima di eseguire il test bisogna astenersi da attività fisiche pesanti nei due giorni che precedono il test.
Bisogna evitare di sottoporsi al dosaggio della calprotectina nelle feci durante il periodo mestruale o in presenza di situazioni emorragiche intestinali (ad esempio in presenza di emorroidi).

Basse concentrazioni di calprotectina indicano elevata possibilità che non esistano patologie organiche intestinali e che eventuali disturbi di carattere siano riconducibili alla sindrome dell'intestino irritabile, ad altre patologie funzionali o a celiachia.

Le concentrazioni di calprotectina nelle feci aumentano in corrispondenza di malattie infiammatorie del tubo digerente, aiutando quindi a distinguere le patologie flogistiche croniche dell'intestino (morbo di Crohn, colite ulcerosa) da quelle su base disfunzionale (sindrome del colon irritabile).

Tenga poi conto che non è questo l'unico test per indagare sulle patologie intestinali.

Cordialità

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
><Questo esame può escludere una malattia auto-immune a carico dell’intestino o è necessario comunque sottoporsi a colonscopia? <<

La negatività dovrebbe escludere una malattia infiammatoria e quindi è importante a differenziale dala dalattie funzionali. Bisogna però valutare bene la sintomatologia per decidere se è neceaaria o meno una colonscopia. Lei però rifersice di "dolori persistenti addominali e lombari". Ha avuto anche diarrea, muco ?

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)