Malattia diverticolare

Buongiorno, ho 44 anni e nel 2007, in occasione di alcuni disturbi intestinali, ho effettuato una colonscopia, fino all'ascendente, che ha evidenziato, soprattutto a sinistra, numerosi diverticoli di diverse dimensioni (con complessivo decorso tortuoso). Negli ultimi 4 anni non ho avuto altre sintomatologie se non un alvo alterno e un paio di episodi di forti dolori e febbricola risolti con l'assunzione di ciproxin (6 gg) e Asacol 2 mesi. Alla fine di ottobre 2011 ho avuto un ulteriore episodio di dolori acuti nel basso ventre (dolori che non mi consentivano di dormire) con febbre a 37,5. Anche in questo caso ho iniziato una terapia con Levoxacin (7 gg) e Asacol (che continuo ad assumere regolarmente 1.6g/g). I dolori acuti e la febbe sono passati dopo 1 giorno di antibiotico ma ho continuato in questi ultimi mesi ad avvertire doloretti, fitte, spasmi (sempre nei quadranti bassi) e in particolare meteorismo accentuato la sera (ho però modificato la dieta introducendo più fibra). Su consiglio del curante-gastroenterologo ho rieseguito lo scorso Dicembre una Colonscopia limitata al passaggio sigma-discendente per fissità (riscontrati comunque numerosi diverticoli). Sono stato quindi invitato a fare una Colon Virtuale la quale ha evidenziato la diverticolosi estesa in particolare al sigma-discendente (no stenosi, no polipi, no flemmoni, no esiti di diverticolite intestino con decorso allungato e convoluto). Alla fine di febbraio i dolori sono stati più forti, senza febbre, e sempre su consiglio del gastroenterologo ho iniziato nuovamente la terapia di ciproxin che ha risolto dopo 2 giorni i dolori acuti. La sintomatologia di base (crampi, doloretti sempre nei quandranti inferiori in particolar modo a sinistra dove avverto una presenza costante, scariche frequenti (3-7 al dì) ma con feci formate) è rimasta nonostante la costante terapia con Asacol (1.6g al dì) + rifacol (800mg al dì per sei gg/mese) e cicli di antispastici (Debrum,Valpinax). A questo punto ho chiesto consulto ad altro Gastroenterologo che, dopo aver analizzato la storia clinica e le immagini della colon-TC, ha rilevato che il mio sigma appare estremamente convoluto nel suo tratto distale con almeno due curve strette e fisse che possono dare dolore in presenza di distensione dei gas intest. (a suo parere, vista la mancata risposta alla mesalazina, il problema non è quindi lo stato infiammatorio dei diverticoli). A tal proposito propone una terapia di 15-20 gg di Normix 1-1.2 g al dì e probiotici associati eventualmente ad antispastici. Il quesito è il seguente:è corretta l'indicazione di una terapia con Normix così prolungata e ad alta dose considerato che i cicli mensili finora effettuati non hanno sortito alcun giovamento, secondo poi perché avverto solo negli ultimi mesi la sintomatologia se il problema è dovuto alle curve e fissità del sigma che già avevo prima? Secondo Voi bisogna approcciare al problema in modo diverso (chirurgia) o fare altri esami/approfondimenti? Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la sintomatologia che compare in alcune persone in corso di diverticolosi è legata alla motilità alterata del colon ed è suscettibile alla terapia farmacologica con antispastici. L'utilizzo di antibiotici non assorbibili (rifaximina), anche se di saltuario impiego, non è sempre consigliabile, a meno che non sia documentata una causa infettiva.
Dalla storia clinica emerge l'uso saltuario di antibiotici (ciprofloxacina) utilizzati nella gestione della diverticolite, che è una condizione differente; il rialzo modesto della temperatura e la pronta risoluzione non fanno propendere per questo tipo di diagnosi, ma per una coincidente risoluzione spontanea della sintomatologia. In più. l'utilizzo di questi antibiotici per un tempo breve aumenta la probabilità di squilibrare la normale composizione della flora batterica intestinale con riproposizione della sintomatologia.
Anche l'uso di antinfiammatori (mesalazina), non trova, nella circostanza attuale, una giustificazione.
In conclusione, è opportuna la introduzione di una dieta con abbondante contenuto di fibre, l'impiego di probiotici per tempo limitato e l'occasionale uso di antispastici nella circostanza dolorosa.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Scuotto per la cortese e rapida risposta. In base alla sua ritengo pertanto che anche questo ciclo di 15-20 gg di rifaximina propostomi non trova indicazione nella condizione attuale. Anche la rifaximina può quindi squilibrare la flora batterica intestinale e peggiorare la situazione? Una curiosità: cosa intende il gastroenterologo quando rileva che il mio "sigma appare estremamente convoluto nel suo tratto distale con almeno due curve strette e fisse ", ovvero cosa vuol dire curve "fisse"?
Grazie ancora.
Cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
è possibile che la descrizione si riferisca alla conformazione anatomica particolare del sigma con curvatura che non cede come di consueto alla manovra endoscopica; possibile che questa condizione faciliti il disordine motorio responsabile della sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Gent.mo Dr Scuotto per la sollecita risposta e la disponibilità dimostrata. Comunque la fissità del sigma a cui si riferiva il Gastroenterologo è stata rilevata vedendo le immagini della Colon-TC e non durante la Colonscopia: è possibile vedere le fissità da una TAC? Secondo la sua esperienza clinica perchè è stato proposto un ciclo di 20 giorni di rifaximina a 1.2g al giorno?
Grazie in anticipo. Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
cercherò di essere più chiaro: la "fissità" delle curve si riferisce alla persistenza della posizione di alcune curve nonostante i movimenti del viscere. Ciò si può riscontrare con diverse metodologie diagnostiche.
Per quel che riguarda la terapia farmacologica, la posologia proposta è quella da molti utilizzata nel trattamento della contaminazione batterica del tenue, mi sfugge il motivo per l'impiego nel suo caso e penso che sia preferibile chiederlo direttamente al medico che ha effettuato la prescrizione.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr Scuotto per le precisazioni. Lei ritiene comunque che non ci siano ancora indicazioni per un eventuale intervento chirurgico come prospettatomi dal mio precedente Gastroenterologo il quale sosteneva, visto il numero di recidive di diverticolite e la mancata risposta farmacologica, l'eventualità di un intervento in elezione?
Cari saluti.