Svuotamento dell''ampolla rettale

Buonasera, avrei una questione piuttosto delicata ed "intima" da sottoporre alla vostra cortese attenzione.
Sono una giovane donna di 31 anni, e ho da sempre, dalla primissima infanzia, sofferto di stipsti ostinata, spesso resistente anche ai lassativi più potenti.
Ho provato, ovviamente, a migliorare il mio stile di vita, ricorrendo ad un'alimentazione sana, ad una costante attività fisica, etc...tutto con risultati nulli.
Anni fa, per un forte dolore al fianco destro legato e stipsi e ad un enorme gonfiore addominale, mi sono sottoposta ad una lastra addominale, dalla quale è emerso un fecaloma importante, che la radiologa mi consigliò di trattare con cicli di idrocolonterapia.
Purtroppo, avendo grossi problemi economici, ed essendo questa terapia molto costosa, non l'ho potuta effettuare, e mi sono limitata all'uso di clisteri ed altri lassativi.
E' da molto tempo ormai che non riesco ad evacuare da sola..ma ho bisogno del clistere...se non che ho trovato un metodo, diciamo così, "alternativo" da cui ho gran giovamento:lo svotamento manuale dell'ampolla rettale.
Sono svariati giorni che lo uso e riesco ad espellere tutte le feci contenute nel retto, a differenza di quanto facessi prima: se per grazia di Dio riuscivo a "dare la spinta" al muscolo anale...non riuscivo ad espellere tutte le feci( per capirci, scusate la terminologia ma non sono del mestiere...facevo solo una-due palline).
Quindi sto prendendo 2 cucchiai al giorno di lattulosio e 1-2 cucchiai di olio di vaselina, ho lo stimolo ad andare al bagno ma o non riesco o non riesco a liberarmi completamente..allora mi metto a cosce larghe sul bidet e col dito riesco benissimo a togliere tutto il contenuto dell'ampolla rettale.
Mia madre dice che farlo sempre non è una cosa normale..voi che ne pensate?
Può procurare disagi?Premetto che ho anche tagliato le unghie per evitare di tagliarmi, e che effettuo la manovra con la massima delicatezza possibile, anche se ho letto su internet che questa è una procedura riservata al personale infermieristico. Voi che ne pensate? Posso usarla anche tutti i giorni? E se sì, per quanto tempo massimo?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Penso che lei debba effettuare uno studio colonproctologico.

Cordialmente

Responsabile U.O. di Endoscopia Digestiva Osp. MIULLI
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Le ricordo che tutte le indagini sono eseguibili con il ssn quindi senza nessun impegno economico da parte sua tranne i ticket e non esente.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, vi ringrazio infinitamente per le vostre celeri risposte, e ringrazio in particolare il dottor Favara, che mi ricorda la possibilità di ricorrere a prestazioni sanitarie pubbliche, che mi aiuterebbero per la condizone economica che vivo attualmente.
Vorrei chiedere al dottor Quatraro se mi consiglia una visita gastroenterologica prima di effettuare lo studio colonproctologico, visto che sono andata da un gastroenterologo una decina di anni fa per un'intolleranza alimentare (ero intollerante al lattosio, dico "ero" perché non ho più ripetuto il test e perché lo specialista allora mi consigliò di eliminare dapprima tutti gli alimenti contenti lattosio, per poi ricominciare una dieta normale).
Potrei sapere il significato della parola "colonproctologico"?
Essendo un pò ignorante in materia, io sapevo che esisteva la colonscopia (e infatti, per questa mia situazione, avevo pensato di farmela prescrivere) ma questo termine "proctologico" mi è nuovo...di che si tratta?
Grazie per l'attenzione.
Distinti saluti

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Si tratta di uno specialista che si occupa dei problemi che lei descrive. Prego.
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Utente
Utente
Ah, scusatemi, c'è un ulteriore dato clinico che forse dovreste sapere...il sanguinamento nelle feci.
E' molto tempo che ri verifica, l'ho riferito al medico di base, che però tende a sottovalutare la cosa dicendo che si tratta di emorroidi o ragadi anali.
Io però raramente soffro di emorroidi, e comunque il sangue che mi esce è parecchio, tanto da sporcare la carta igienica dopo l'evacuazione dolorosa in maniera copiosa( tanto da indurmi a pensare che sia sangue provienente dalla vagina, cioè sangue mestruale!)
Voi direte: ma questa ragazza possibile che non si fa aiutare da qualcuno?
C'è in effetti, come tutti, il medico di famiglia...il qualche però sostierne che ogni sintomo fisico io abbia sia da imputare ai miei problemi psichiatrici.
Devo infatti mettervi al corrente che soffro da parecchi anni di depressione ed ansia, e ultimamente ho avuto degli episodi di schizofrenia acuta(allucinazioni).
Sono anche un pò ipocondriaca..quindi voi capite che secondo il dottore tendo ad esagerare il problema, se non a crearmelo: per questo, quando gli chiedo di poter fare degli accertamenti tipo visite o analisi, lui si rifiuta e mi consiglia di prendere qualche calmante..
A me non sembra un comportamento molto pprofessionale..
Comunque, vi dico la terapia psichiatrica che svolgo:
-dopo colazione 1 compressa da 200 mg di tegretol per stabilizzare l'umore
e 1 compressa da 200 mg a rilascio prolungato di seroquel, che come sapere è un antipsicotico, quindi serve a curare la mia psicosi affettiva(questa è la diagnosi fattami dalla psichiatra
-dopo pranzo come la mattina
-dopo cena solo 1 compressa di tegretol da 200 mg
-prima di dormire. una compressa di seroquel da 400 mg a rilascio prolungato, una compressa di zirtec che prendo ormai da anni per allergia cronica,
e per dormire 1 compressa di dalmadorm da 60 mg e qualche goccia di minias (ma sto cercando di scalare..o, meglio, mia madre si occupa della somministrazione della terapia e, avendo fatto la prova una sera di non prendere benzodiazepine, ho visto che riesco a dormire lo stesso, seppure con difficoltà e per poche ore...
la mia intenzione è quella di diminuire prima le gocce di minias, poi togliere il dalmadorm, così da levare qualche farmaco e togliere comunque la dipendenza da benzodiazepine).
Potrebbe la terapia psichiatrica interferire con la funzionalità del tratto gastroenterico?
(in ogni caso non leverei nulla senza prima consultarmi con la psichiatra...e comunque so che voi siete qui per dare dei pareri, non per sostituirvi alle diagnosi e terapie dei nostri medici)
Oltre ai farmaci sopra elencati, assumo:
-tirosint la mattina a digiuno da 150 mg per ipotiroidismo subclinico
-dostinex 2 volte a settimana (1 compressa in totale) per adenoma ipofisario
-sempre la mattina a digiuno lansoprazolo
Sì, ce le ho tutte io :)
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile ragazza,
se ha sangue nelle feci non c'è patologia psichiatrica che tenga,
è un dato reale da verificare,
molto verosimilmente con colonscopia.

Pertanto alla sua domanda su quale sia il medico a cui rivolgersi le consiglio un gastroenterologo, magari endoscopista digestivo.

Cordialmente
[#7]
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Utente
Utente
La ringrazio, dottor Quatraro.
La prossima settimana prenderò appuntamento dal medico di base, esporrò di nuovo i miei disturbi ed in ogni caso mi farò prescrivere la ricetta rossa per andare dal gastroenterologo, poi tramite il cup della regione prenderò appuntamento.
Considerando che siamo in piena estate e che comunque gli appuntamenti non sono mai immediati come per le visite private (ahimè, uno dei vecchii problemi che la sanità pubblica italiana si porta dietro da tradizioni lontanissime..forse dalla preistoria :),
come mi consigliate di "temporeggiare" e "tamponare" la situazione?
E' corretto l'uso di lassativi emollienti come il lattulosio o l'olio di vaselina o, nei casi estremi, del clistere?
E, un'ultim domanda, il lattulosio andrebbe preso lontano dai pasti o dopo i pasti?
Considerate che dopo i pasti assumo le medicine prescrittemi dalla psichiatra, e ho letto sul foglietto illustrativo che il lattulosio non va preso vicino ad altri medicinali, in quanto potrebbe interagire col loro assorbimento, e bisogna aspettare almeno 2 ore tra un farmaco e il lattulosio appunto.
E come interagisce col cibo invece?
Scusate se risulto petulante, ma mi pare di aver letto che molti lassativi incidono a lungo andare sull'assorbimento delle vitamine ed altre sostanze nutritive se presi col cibo, mi sbaglio?
Insomma, qual'è l'orario più adatto per assumere i miei 2 cucchiai giornalieri di lattulosio e 1-2 di olio di vaselina?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Sinceramente le consiglierei del Macrogol.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio, ma già ho provato a prendere, sotto consiglio medico, questo principio attivo..ma non ho avuto NESSUN risultato!!!
Ho preso diverse bustine di isocolon, il massimo, quello previsto per la pulizia del colon..ma non mi hanno fatto niente...
Questa cosa può essere indicativa di qualche patologia o disturbo?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
il lattulosio ed il macrogol sono due lassativi con identica azione: osmotica.

Il lattulosio può dare meteorismo (gas).

Dovrà chiarire i suoi problemi evacuativi in sede di visita gastroenterologica.

Cordialmente

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