Problemi di stomaco forse dovuti a reflusso

Gentilissimi Dottori buonasera,
provo a rivolgermi a voi nell'attesa di ricevere un consulto circa la mia patologia. Ma andiamo con ordine: fumatore medio, manager, abbastanza sportivo. Ai primi di dicembre, mentre mi trovavo in ufficio in una situazione di relativa calma ed assolutamente asinotmatico, fui colpito improvvisamente da un forte dolore alla bocca dello stomaco che arrivava fino alla gola; "esperto" di reflusso (ne soffro e lo curo dal 2008), questa volta mi spaventai poichè non si trattava di reale bruciore, ma di un qualcosa che somigliava molto di più ad una vera e propria morsa. Pensando ad un infarto, passato il sintomo (dopo circa un'ora) presi subito un appuntamento con il cardiologo. Visita cardiologica, ecg + ecg sotto sforzo tutto con esito negativo. Secondo lui si era trattato di uno spasmo esofageo dovuto a reflusso. Ho quindi ricominciato un ciclo di Pantopan + levopraid ma per tutto il mese di dicembre ho continuato ad avvertire fastidi (dispepsia, nodo in gola, bruciore). Svolgo allora una visita ORL che risulta negativa se non per un arrossamento posteriore alla laringe dovuto a reflusso. Lo specialista ORL mi consiglia di affiancare al Pantopan, Riopan gel 2 volte al giorno dopo i pasti per un mese. Ma la situazione non migliora di molto. Mi reco allora nuovamente da un gastroenterologo del San Raffaele cui riferisco tutti i sintomi. Questo il suo referto "Il paziente lamenta da tempo fenomeni di reflusso gastroesofageo controllati nel passato con pantoprazolo e procinetici. Recentemente il paziente ha lamentato un dolore epigastrico irradiato al giugulo. Paziente fumatore. Ha eseguito una visita ORL con evidenza di arrossamento laringeo posteriore, segno di malattia da reflusso gastroesofageo. Cardiologicamente è negativo per patologie. Consiglio di eseguire una gastroscopia e di assumere successivamente pantoprazolo 20 al mattino a digiuno e mezz'ora prima di cena per un maggior controllo della secrezione acida. Potrebbe essere utile anche eseguire una pH-impedenziometria". Oggi (23 gennaio) mi sono sottoposto a gastroscopia presso la clinica S. Giuseppe di Milano. Referto: "Esame eseguito per via nasale in anestesia locale. Esofago regolare. Cardias continente. Assenti segni di esofagite da reflusso. Nello stomaco è presente normale quantità di secreto chiaro a digiuno. La mucosa gastrica è ovunque di aspetto e colorito normale, rosea, a superficie piana, priva di lesioni. Piloro pervio e simmetrico. Bulbo duodenale e seconda porzione del duodeno indenni da lesioni. Paziente in terapia con IPP. Conclusioni: reperto endoscopico di normalità". Ho chiesto se vi fosse evidenza di ernia iatale: risposta negativa. Come comportarmi? che terapia seguire? Ipp si/no? Quanto e quale e per quanto tempo? Peridon? per quanto tempo? Riopan? con un referto così "bello", come mai anche ieri avevo i sopra menzionati sintomi? l Dottore della gastroscopia dice che possono essere stati episodi di reflusso saltuari e fisiologici.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Direi tutto corretto e condivisibile.Puo' trattarsi di reflusso senza esofagite all' endoscopia e controllato dalla terapia.Appare ragionevole proseguire la terapia e valutare una prossima eventuale riduzione o sospensione.Se possibile abolire il fumo. Se si verificano nuovi episodi considerare una patologia motoria esofagea ed eseguire eventualmente una manometria. Si è trovato bene con la gastroscopia transnasale?Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore buonasera,

grazie innanzitutto per la celere risposta.

Ne approfitterei allora per chiederle qualcosa di più preciso.... cosa intende con il "proseguire la terapia"? Intende cioè pantoprazolo + peridon? e quale tipo di pantoprazolo... il 40 mg solo la mattina o il 20 mg la mattina e la sera? E cosa fare del Riopan? abolirlo o prenderlo alla bisogna?

Le chiedo scusa per tutte queste domande è che vorrei avere un po' di chiarezza così da avere finalmente un'unica terapia condivisa da poter intraprendere e seguire per un periodo di tempo ragionevole così da poterne valutare i risultati nel lungo periodo. Inutile dirle che qualsiasi altro suo (e dei suoi colleghi) consiglio sarà ben accetto.

Per rispondere alla sua di domanda.... diciamo che mi sono trovato BENISSIMO!!!! certo, inutile nasconderlo, il fastidio c'è, ma è assolutamente sopportabile se ci si "sforza" di restare calmi e tranquilli per quei 3/5 minuti di durata dell'esame. A tutti coloro che sono spaventati al solo pensiero della gastroscopia, posso semplicemente dire che quella transnasale non provoca fastidi/dolori più forti di quelli che tutti noi affetti da reflusso siamo abituati a sopportare molto spesso e per tutto il giorno. Qui si tratta veramente di 5 minuti.... un ruttino al termine dell'esame e.... si torna a casa (eventualmente anche guidando) a mangiare.

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Ha ragione, tuttavia le indicazioni terapeutiche in particolare farmacologiche non possono essere fornite a distanza, tuttavia intendevo proseguire con l' inibiitore di pompa (pantoprazolo) indifferentemente in mono o doppia somministrazione giornaliera associato al peridon senza dare rilievo particolare al riopan. Il tutto ovviamente va valutato e confermato da chi la segue personalmente che ha i mezzi ed il dovere di fornirle le informazioni che comprensibilmente lei desidera.
Grazie per l' impressione sulla metodica nella quale credo molto e utilizzo quotidianamente.
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Utente
Utente
Sono venuto a conoscenza di questa metodica proprio grazie a questo sito ed in particolare grazie ai suoi interventi ed a quelli del Dott. Cosentino (che ho anche intravisto oggi in reparto). Sono stato al S. Giuseppe esclusivamente per una questione logistica, altrimenti di sicuro mi sarei rivolto alle strutture presso le quali lei svolge la sua attività.

La ringrazio ancora per il suo celere e cortesissimo riscontro e qualora lei o qualche altro suo collega volesse aggiungere qualcosa.... io sono qui.

Grazie ancora e buon lavoro!
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Utente
Utente
Gentili dottori,

potete leggere sopra la mia "storia" e i suggerimenti del disponibilissimo Dott. Favara.

Avrei necessità di un vostro consulto circa, nello specifico, quello che ultimamanete è il sintomo che più mi infastidisce ed, a volte, debilita.
Parlo cioè di questa sensazione di "nodo in gola" che a volte percepisco come una specie di ostruzione, a volte come una tensione vera e propria localizzata all'attaccatura fra il collo e il petto (diciamo dove cominciano le 2 clavicole)
Proprio mentre vi sto scrivendo (sono le 11 del mattino) avverto (sintomi cominciati questa mattina) questa sensazione di nodo, e, a seguito dello spuntino di metà mattina, con gorgoglii localizzati sempre in sede della gola e sensazione di aria bloccata in esofago che cerco di espellere stimolando delle eruttazioni. Premetto che ho fatto colazione con orzo solubile (in acqua) 2 fatte di pane integrale tostato con marmellata, yogurt bianco magro con un cucchiaino di miele + uno spuntino a metà mattina con 3 crackers integrali cui è seguito una sigaretta.

Dai referti delle visite specialistiche e dei relativi esami cardiologici, orl e gastroenterologici (compresa gastroscopia) come potete leggere nel mio primo post, non sembra si evidenzino patologie particolari... ed allora mi chiedo cosa possa provocarmi i sintomi di cui vi parlo e quali siano gli esami diagnostici cui eventualmente sottopormi per arrivare ad una diagnosi precisa.

So bene che non è da escludere anche una componente psicosamatica e che stress ed ansia possono influire su tali sintomi avviando un inevitabile "circolo vizioso" in cui sospetto essere entrato. Ma prima di concentrarmi su tale aspetto, vorrei escludere problematiche fisiche o funzionali od eventualmente intraprendere una terapia farmacologica che possa, se non proprio eliminare, quantomeno attenuare tali problemi.

Attendo fiducioso un vostro riscontro.

Grazie mille!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
E' stato chiarissimo, grazie.
Entrando nel merito, le riporto quanto consigliato sopra:

'Se si verificano nuovi episodi considerare una patologia motoria esofagea ed eseguire eventualmente una manometria' che comprende la sensazione che riferisce.In caso di normalità, come lei osserva, considererei una somatizzazione ansiosa da gestire secondo le indicazioni di uno specialista.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentilissimo,

Ho letto la sua esposizione e non posso che concordare con quanto ha già riferito il collega dr Favara. Per venirne a capo dei suoi disturbi è da prendere in considerazione uno studio funzionale dell'esofago mediante pH-manoimpedenzometria sempre tenendo conto della possibilità psicosomatica del "nodo alla gola" come riporto nell'articolo presente sul sito:

https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1459-il-nodo-alla-gola.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie ad entrambi per il sempre celere riscontro.

Giusto per curiosità: la pH-manoimpedenzometria è un unico esame o sono due esami separati? ( manometria + ph impedenzometria).
E se fossero due, quale sarebbe il più adatto nel mio caso?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Sono due esami separati ma complementari e che vengono eseguiti nella stessa seduta. Sono entrambi utili nel suo caso.




Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie Dott. Cosentino!

in che senso vengono eseguiti nella stessa seduta? Pensavo che almeno la ph-impedenzometria si svolgesse nell'arco delle 24h. Può in breve descrivermi le 2 tipologie di esami? Sono entrambi disponibili all'ospedale S. Giuseppe?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La manometria, della durata di 20-30 minuti, viene eseguita prima della pH-impedenzometria. Si pratica facendo passare attraverso la narice un piccolo sondino di pochi mm fino a raggiungere lo stomaco. L'esame andrà a misurare l'attività motoria dell'esofago e delle sua anomalie: acalasia, spasmo diffuso esofageo, esofago “a schiaccianoci”, ecc.. Per la pH-impedenzometria le allego il link dell'articolo presente sul sito:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html

Tali accertamenti sono disponibili presso il nostro Centro.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie Dottori!

ho parlato con il gastroenetrologo il quale riporta quanto segue: "visto che fortunatamente l'esame endoscopico è risultato negativio è molto probabile che lei abbia avuto dei fenomeni di NERD ovvero di esofagite non erosiva, come le ha confermato il medico endoscopista, ovvero di fenomeni saltuari di reflusso gastroeosfagei.
In questo caso le consiglio di assumere il pantoprazolo da 20 mg solo in caso di bruciore o di forte fastidio retropsternale. Il peridon può essere efficace ma consiglio sempre un uso saltuario".

In tutta sincerità ho comunque provato ad informarmi circa la possibilità di sottopormi ai due esami da voi consigliati, ma sia in regime di SSN che di solvenza i tempi sono piuttosto lunghi (si parla di qualche mese...al San Giuseppe). Volendo quindi anche aspettare, come comportarmi nel frattempo? So bene che "le indicazioni terapeutiche in particolare farmacologiche non possono essere fornite a distanza", ma ritengo che al momento ci siano sufficienti riscontri derivanti da più esami diagnostici ed anche il mio gastroenterologo si è "limitato" a prendere atto dei risultati della gastroscopia senza richiedere ulteriori indagini.

Ho solo necessità di un suggerimento il più possibile dettagliato circa la terapia da seguire nell'attesa di potermi sottoporre ai 2 suddetti esami.

Vi ringrazio molto già da ora per quanto vorrete consigliarmi.

Grazie molte!

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il suggerimento è di iniziare il trattamento con 20 mg come indicato dal collega e valutare l'evoluzione della sintomatologia in attesa di eseguire gli esami.

Saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74

Può iniziare il trattamento con 20 mg come indicato dal collega e valutare l'evoluzione della sintomatologia in attesa di eseguire gli esami.

Saluti

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

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