La candida intestinale è difficile

Gentili dottori, da oramai un paio d'anni soffro di intestino irritabile (senza spasmi, e prevalenza diarroica). Dopo una sequela di esami, tra cui gastroscopia ne colonscopia (risultate perfettamente nella norma), poco tempo fa ho fatto anche una coprocoltura, che evidenziava la presenza di candida (poche colonie).
Il medico mi ha prescritto Diflucan per una settimana, cosa che pensavo mi danneggiasse, vista la mia situazione intestinale già compromessa. Invece ho registrato sin da subito degli inaspettati miglioramenti, mai raggiunti nei molteplici trattamenti con Normix e numerosi altri palliativi, tipici nella cura dell'IBS.

Tali miglioramenti però sono durati solamente qualche giorno.

Tutt'ora permangono disturbi come diarrea, borborigmi, frequenti infiammazioni a livello ano-rettale, ma anche: prurito esterno, secchezza delle labbra, irritabilità del cuoio capelluto, irritabilità delle vie urinarie, irrinunciabile bisogno di zuccheri, anche a fine pasto, frequenti depressioni. Sintomi che ormai mi accompagnano da anni. Tali sintomi mi colpiscono a fasi cicliche, e alcuni di questi diventano quasi invalidanti talvolta.

E' evidente che la candida intestinale non è stata affatto debellata.

Volevo chiedervi:

Se non ha funzionato il trattamento col Diflucan, quale altra terapia è possibile adottare in questo caso?

E' vero che la candida intestinale è difficile da debellare?

Il cibo è determinante, oppure è sufficiente trovare il farmaco giusto per poter ritornare in breve tempo ad una alimentazione normale?

I farmaci finora utilizzati per la cura di questi disturbi si sono rilevati finora del tutto inefficaci o quasi. Il maggior beneficio mi è arrivato invece dalla pulizia intestinale dovuta alla colonscopia. Sarebbe una cattiva idea ripeterla per poi ricostituire la flora batterica, parallelamente al trattamento della candida?

Grazie per le vostre risposte, che spero possano chiarirmi le idee, dato che questa problematica m'impedisce di fatto una vita normale e serena.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Credo proprio che la Candia abbia poco influenza nella sua sintomatologia in quanto usualmente la si trova nel nostro intestino e non determina alcun disturbo. Solo in casi eccezzionali diventa patologica (riduzione delle difese immunitarie, ecc.), e non è il suo caso.

Lei dice : >> maggior beneficio mi è arrivato invece dalla pulizia intestinale dovuta alla colonscopia <<

Ciò significa proprio che il problema non è la candida in quanto non viene eleminata con il semplice lavaggio intestinale.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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