Dolori addominali - sangue occulto nelle feci

Gent.mi Dottori, vorrei esporvi un problema legato a mia madre:
- 67 anni, alta circa 1.60 con peso di 75 kg circa;
- con un'anamnesi correlata a:
1) un intervento di isterectomia nel 2006;
2) un episodio di fibrillazione atriale nel 2009, regredito farmacologicamente e, ad oggi, fortunatamente mai più ripresentatosi, in ordine al quale da tempo non assume peraltro nessun farmaco;
3) intervento nel 2011 di colecistectomia;
4) diagnosi di ernia iatale, per la quale assume farmaci gastroprotettori (Antra), a seguito di gastroscopia effettuata nel 2011;
5) diagnosi di granuloma anulare che porta addosso da un paio d'anni in ordine al quale le è stato suggerito di non assumere nulla, in quanto di natura idiopatica e destinato dunque a regredire spontaneamente;
6) spondilolistesi e osteoporosi di cui soffre da tanto tempo ormai, con deambulazione lenta e affaticata.
Da un po' di tempo avverte dei discontinui dolori addominali, che, in talune occasioni, diventano abbastanza acuti...in tale evenienza, è costretta a sdraiarsi e, nel giro di un quarto d'ora, i dolori stessi regrediscono.
Ha eseguito più volte esami del sangue in cui la ves da tempo, anche prima di questi episodi, risulta sempre un po'alta; i markers tumorali sono negativi; e per quanto riguarda l'esame occulto nelle feci, esso è risultato a volte positivo, a volte negativo, altre volte ha rilevato solo tracce ematiche.
Qualche giorno fa infine ha fatto anche un'ecografia addominale da cui è risultata una piccola ernia ombelicale.
Il medico che l'ha visitata ieri tende ad escludere che possa essere l'ernia ombelicale a provocare tali dolori, in quanto la stessa appare di piccole dimensioni e le ha comunque prescritto una risonanza addominale, nonchè una colonscopia, ritenendo che tali dolori, unitamente alla presenza di sangue occulto nelle feci, siano più che altro da ricondurre a qualche patologia del colon: secondo lui, probabilmente una diverticolite.
A me tuttavia risulta che la diverticolite non procuri un sanguinamento, come dire, "occulto", bensì un sanguinamento vivo e visibile.
Ho letto invece che i dolori addominali associati alla presenza di sangue occulto nelle feci siano il sintomo di un cancro del colon destro.
Sono veramente preoccupato. Fermo restando che la convincerò a sottoporsi quanto prima alla colonscopia (sinora non eseguita per una sua decisa ritrosia in merito ), volevo avere un Vs. parere su quanto testé esposto.
Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno rispondere.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
E' corretto fare la colonscopia.
Può essere di tutto,piu' probabilmente diverticoli.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la Sua risposta, Dott. Favara...quindi anche i diverticoli comportano la presenza di sangue occulto nelle feci ? Perchè, ripeto, da ciò che avevo letto, la sintomatologia mi faceva pensare al cancro del colon destro....ferma restando l'opportunità e la necessità di sottoporsi a colonscopia...
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Entrambe le patologie, e tante altre, possono essere responsabili.
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Utente
Utente
Gentili Dottori, Vi aggiorno sulla situazione di mia madre:l'ha visitata un altro chirurgo, secondo il quale i dolori di cui parlavo sono provocati da un'ernia ombelicale, che peraltro risultava essere evidente, per quanto di piccole dimensioni, nell'ecografia addominale eseguita.
Il primo medico chirurgo che, unitamente al gastroenterologo, escludeva potesse essere l'ernia la causa dei dolori e che le aveva prescritto la risonanza addominale e la colonscopia, attribuendo, probabilmente, l'origine dei dolori ad una diverticolite, sulla base del referto del collega chirurgo, cambiando completamente opinione,ha detto <<va bene operiamo>>. Alla fine della fiera, come si suol dire, mia madre non si è sottoposta nè alla colonscopia, nè alla risonanza addominale e domani si sottoporrà a questa operazione che consiste nel porre in loco una "retina" biocompatibile che andrà a rinforzare e sostenere i tessuti, se non ho capito male. Hanno deciso di eseguire l'intervento in anestesia totale. Non saprei cosa pensare:quest'ernia di cui si ignorava addirittura l'esistenza sino all'esecuzione dell'ecografia addominale e che comunque successivamente veniva ampiamente sottovalutata, ora va addirittura operata...la colonscopia, anche a causa della riluttanza in merito da parte di mia madre, è passata in 2° piano..mi sembra tutto molto strano....senza una logica ben precisa....mi hanno detto che è un intervento abbastanza semplice...credo debba essere eseguito "in open"...è comunque un intervento e sono preoccupato anche per le possibili conseguenze di un'anestesia totale, visti i problemi precedenti di mia madre (fibrillazione atriale) e il suo stato di salute generale che non è proprio ai massimi livelli...vorrei sapere un po' Voi cosa ne pensate. Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Io farei la colonscopia.Prego.
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Utente
Utente
Caro Dott. Favara, La ringrazio per la Sua risposta. Intanto oggi l'hanno operata...adesso Le scrivo dall'ospedale...io sarei della Sua stessa opinione...spero di convincerla in seguito a fare questa benedetta colonscopia...dimenticavo comunque di dire che il chirurgo che ha prescritto l'intervento le ha fatto fare altre analisi,tra cui di nuovo il sangue occulto nelle feci [questa volta su campione unico e non su 3] che risultava negativo...gli altri valori erano comunque nella norma...tuttavia, cercherò di convincerla. Oggi, egr. Dottore, é successo peraltro un episodio,a mio avviso, grave : mi sono accorto che,dopo l'intervento, hanno somministrato a mia madre una flebo intera, se non due, di soluzione di glucosio SCADUTA IL 15\06\2013 e le stavano somministrando un'altra se non me ne fossi accorto...gli infermieri con sfacciata tranquillità dicevano che non aveva importanza,trattandosi semplicemente di acqua e zucchero...ho preteso di parlare con un medico, il quale, dopo essersi scusato a nome di tutta la struttura ospedaliera, mi ha detto che al massimo potrebbe essere compromessa la sterilità del prodotto e che,quindi, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe verificarsi un'infezione, che verrebbe comunque con ogni probabilità scongiurata in quanto la paziente é già sotto copertura antibiotica...ho ancora qui con me la bottiglia della flebo...volevo chiamare i carabinieri...ma, alla fine, ció che mi interessa é la salute di mia madre e, per ora, ho lasciato perdere...Lei che ne pensa, potrebbero esserci dei pericoli per mia madre a causa di questa “svista” ?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Bene.
Non saprei cosa dirle non avendo competenza specifica in merito all' evento occorso.
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Utente
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...su cosa non avrebbe competenza ? Sul discorso della flebo scaduta ?
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Utente
Utente
Gentili Dottori, mi rincresce constatare l'assenza di qualsiasi parere relativo alla questione della flebo scaduta. Una Vs. opinione in merito sarebbe per me davvero preziosa.
Colgo l'occasione per aggiornarVi sullo stato di mia madre: è stata dimessa domenica, qualche doloretto post operatorio come normale che sia, ciò che mi preoccupa è che da un paio di giorni va spesso ad urinare (più o meno ogni 30 minuti) e, contrariamente a quanto avviene nelle cistiti, le urine, sia pur frequenti non sono di piccole quantità.
Vorrei sapere cosa ne pensate: di cosa si potrebbe trattare ? Potrebbe in qualche modo essere collegato all'intervento ? O potrebbe essere collegato a qualche infezione causata proprio dalla circostanza della flebo scaduta ? Non saprei cosa pensare...ora le farò fare un esame delle urine tanto per cominciare...Grazie di cuore a quanti vorranno rispondermi.
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