Fastidio addominale

Gentili medici, buonasera.
Premetto che ho già richiesto altri consulti urologici e nefrologici, ma la problematica che sto per sottoporvi sembra di altra natura.
Da diverso tempo, precisamente dal maggio dello scorso anno, avverto dei piccoli dolori all'addome, in particolare al fianco sinistro. Inizialmente ho sorvolato, ma dopo una decina di giorni decisi di rivolgermi al mio medico di base (visita effettuata per ben due volte nell'arco di un mese circa). In entrambe le visite, il mio medico controlla la zona interessata, ma non riscontra nulla di anomalo, invitandomi a bere molto. Aggiungo che seguo una dieta bilanciata, suggerita da un nutrizionista, bevo almeno 2 litri d'acqua al giorno, evito olio, sale e fritture, e grazie a questi consigli, ho perso circa 15 kg in pochi mesi. Alla fine di agosto dello stesso anno, inizio ad avvertire dei forti dolori alla zona dei reni; mi rivolgo, nuovamente, al mio medico di base, che mi consiglia di effettuare un'ecografia addominale e un'esame delle urine. Dall'ecografia non è emerso nulla, se non una lieve steatosi (e da allora ho rinunciato anche alla birra settimanale, l'unico alcool assunto è stato lo spumante a Capodanno e ad un matrimonio di un amico), mentre dall'esame delle urine è emersa un'infezione da escherichia coli, curata con antibiotico (ciprofloxacina), come confermato da un ulteriore esame. Ma poiché il dolore continuava a persistere, torno dal mio medico di base che, palpandomi il fianco sinistro, avverte delle pulsazioni addominali. Nel frattempo, avevo effettuato una visita urologica, negativa, ed effettuato delle analisi del sangue (annualmente eseguo degli esami di routine), con tutti i valori nella norma, eccezion fatta per la PCR. Il mio medico di base mi prescrive una terapia a base di otilonio bromuro, per 10 giorni, durante i quali le cose migliorano, ma finito il ciclo il dolore torna a ripresentarsi. Mi rivolgo, quindi, ad un gastroenterologo della mia città, che mi diagnostica una gastrite; assumo, quindi, per 40 giorni, pantoprazolo al mattino ed otilonio bromuro alla sera. Anche in questo caso, le cose vanno meglio durante la terapia, ma al termine di questa, tutto è tornato come prima, e il dolore, seppur non fastidioso, continuo ad avvertirlo, soprattutto la notte. Ho provato a documentarmi, ho letto che potrebbe trattarsi di colon irritabile, ma mi chiedo se sia normale che, nonostante i farmaci, il fastidio sia ancora presente, e se ci sia una soluzione al problema, oppure devo adattarmi a convivere con esso.
Faccio appello alla Vostra esperienza, con la speranza che possiate suggerirmi altri spunti.
Nell'attesa, porgo distinti saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Da come descrive si potrebbe realmente trattare di colon irritabile. In tal caso i farmaci servono a controllare i sintomi, ma non guarire la sindrome. Il disturbo comunque potrebbe risolversi anche spontaneamente nel tempo.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Cosentino,
grazie per la celerità della Sua risposta. La cosa che mi preoccupa, è che il disturbo si protrae da, oramai, quasi un anno. Oltretutto, mi capita spesso di avere dei disturbi allo stomaco, soprattutto in caso di pasti più abbondanti e, in alcune circostanze, di soffrire di diarrea. Non mi capita sempre, e a dire il vero il termine diarrea potrebbe essere improprio, diciamo più che altro che le feci sono si composte, ma dalla consistenza molle e irregolare; tuttavia ripeto, non mi capita quotidianamente, diciamo orientativamente 2-3 volte a settimana. E' una cosa che ho notato nell'ultimo periodo, e mi chiedo se può essere indicativa di qualche patologia o problematica intestinale, magari legata all'alimentazione. Il mio medico non ritiene necessarie altre indagini, e associa tutto ad una probabile infiammazione intestinale; chiedo a Lei qualche spunto, o se suggerisce altri esami da poter effettuare, sulla base della Sua esperienza. Vorrei soltanto escludere altre complicazioni, e sperare che la cosa passi con il tempo. Nuovamente, grazie per il suo tempo e la disponibilità.
Cordialmente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Se gli accertamenti ematici sono regolari, non vedo motivo di allarme in quanto quanto descrive rientra, come dicevo, in un intestino irritabile.


Cordialmente

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dopo
Utente
Utente
Dott. Cosentino,
grazie per la Sua risposta. Perdoni la mia insistenza, ma si tratta di un problema davvero fastidioso, seppur lieve, e il fatto che mi trascino il dolore da oramai quasi un anno, mi crea preoccupazione. Una curiosità: pochi giorni fa, un mio conoscente è stato operato, d'urgenza, per un infarto intestinale, ma nel suo caso i sintomi sono stati simili ai miei, ma da quanto descrittomi, i dolori sono stati molto più intensi, e l'evoluzione è stata talmente rapida da richiedere immediatamente una visita al pronto soccorso, con conseguente intervento chirurgico, fortunatamente andato a buon fine. Sulla base degli esami effettuati, si sente di escludere la medesima problematica, in riferimento al mio caso? Grazie per la disponibilità, e per il tempo dedicatomi.

Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il suo dolore é cronico e l'infarto intestinale é una patologia acuta.

Spero di averla tranquillizzata.

Saluti



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