Malattia reflusso gastroesofageo

Salve, sono un ragazzo di 22 anni, ho sempre goduto di buona salute. Ho deciso di chiedere un consulto qui perchè davvero non so più dove sbattere la testa, ma cercherò di essere breve. Circa 3 anni fa iniziai ad avvertire tutti i sintomi della MRGE, tant'è che per necessità fui costretto ad eseguire una gastroscopia per capire cosa mi stesse succedendo, la diagnosi fu:
ernia iatale da scivolamento con risalita dal piano diaframmatico di 2cm ed esofagite da reflusso di grado B.
Così mi fu prescritta una terapia con IPP per sei mesi e iniziai una dieta idonea, durante la quale non ebbi grossi miglioramenti in termini di qualità della vita, i dolori ci sono sempre stati, ma al termine della quale iniziai ad avvertire i sintomi come mai prima, come fossi peggiorato. Eseguii quindi un'altra gastroscopia, ed il risultato fu identico alla prima, insomma non ero migliorato, quindi mi venne prescritta un'altra terapia con IPP della durata di altri sei mesi. I dolori continuarono, tant'è che al termine della terapia pensai di ignorare il problema poichè mi sembrava inutile continuare a prendere medicine, non avevo mai trovato vero sollievo nonostante il gastroenterologo mi avesse detto che quello era l'unico modo per controllare il reflusso. Così col passare del tempo purtroppo iniziai a sentirmi sempre peggio, mi alzavo ogni mattina con una nausea indescrivibile, mi è iniziato a diminuire l'appetito, avevo dolori terribili prima dopo e lontano dai pasti, un dolore toracico così forte che partiva dallo sterno e mi si propagava fino alle braccia e ai fianchi, bruciori continui, spesso vomitavo con evidenti tracce di sangue, e poi i rumori continui, eruttazione, mi è diventata la base della lingua bianca, insomma tutti sintomi che mi portavano a pensare ad un peggioramento, l'unica cosa che di certo è peggiorata è la qualità della mia vita. Così mi sono visto costretto ad eseguire un'altra gastroscopia circa 20 giorni fa e la diagnosi è stata:
giunzione squamo-colonnare risalita di circa 3 cm per ernia iatale da scivolamento, di aspetto frastagliato per la presenza di due lingue di mucosa metaplasica di circa 10mm (si eseguono biopsie di controllo); lieve gastropatia cronica in regione antrale dove si eseguono biopsie per test rapido all'ureasi ed esame istologico.
Quindi in attesa dei risultati bioptici avrei delle domande da porvi: Ma sbaglio o in questo periodo sono peggiorato? Può dipendere anche dal fatto che è un periodo in cui mi sento stressato e depresso per problemi personali? Come si può evolvere questa situazione, nel senso che una metaplasia, se a lungo andare l'esofago sarà sempre esposto in modo cronico all'azione dell'acido, in cosa si può trasformare? E che posso fare per tenere sotto controllo il reflusso, dovrei forse operarmi? Grazie in anticipo per il vostro aiuto, ho 22 anni e non è facile, datemi un consiglio per riuscire a vivere meglio, il mio medico dice che dovrò prendere medicine a vita, non è che sia una bella prospettiva..
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Deve eseguire una ph impedenziometria esofagea ed una manometria.In base all' esito si deciderà cosa fare.
Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta repentina dottore, ma perchè non mi è stato consigliato di eseguire questi esami anche dall'ultimo dottore che mi ha eseguito la gastroscopia? Forse aspetta di visionare i risultati bioptici? E scusi l'ignoranza, ma cosa si potrebbe sapere in più dall'esito di questi esami che potrebbe poi aiutarmi?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Puo' essere.
Si tratta di capire quale tipo di reflusso è e perché risponde poco e male alla terapia.
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dopo
Utente
Utente
Capisco dottore, grazie del consulto. Avrei un'ultima domanda, ma la presenza di mucosa metaplasica alla mia età è da considerarsi potenzialmente pericolosa? Cioè se non mi dovessi curare bene, se per un motivo o un altro non dovessi riuscire a tenere sotto controllo questo reflusso, a cosa vado incontro, in che condizioni arriverò a 50 anni? E' questa la mia preoccupazione, vorrei capire con quanta serietà devo affrontare questa condizione.
Grazie di nuovo
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Il rischio è modesto ma la situazione va affrontata.
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Utente
Utente
Dottore vorrei porle una domanda riguardo l'uso prolungato di inibitori di pompa protonica. Ho letto su questo sito le righe scritte da lei in merito agli effetti collaterali di IPP somministrati per lunghi periodi di tempo e ad alti dosaggi; mi sono informato un pò e ho capito che esiste ancora una discordanza di pareri in merito, soprattutto tra voi esperti. Siccome non ho risposto bene alla dose di 40mg di pantoprazolo al giorno precedentemente prescrittami per periodi della durata di 6 mesi, ora mi è stata prescritta una dose di 60mg al giorno, ma ancora non trovo sollievo e il gastroenterologo mi ha detto che probabilmente dovremo aumentare la dose.
Allora volevo chiederle, lei che ne pensa dottore? Nella prospettiva che dovrò prendere forse dosi ancora più alte per anni e anni (come ha ipotizzato il mio medico), devo anche preoccuparmi degli effetti collaterali a lungo termine, pur trovando benefici adesso? Ci sono altre terapie efficaci per chi come me presenta reflusso cronico?
Grazie in anticipo per la cordialità.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Se è indicata, la chirurgia antireflusso è un' opzione da considerare. Prego.
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