Clostridium difficile

Mio padre 76 anni cardiopatico e pneumopatico è attualmente ricoverato in ospedale per una diarrea persistente che lo aveva completamente disidratato.
È risultato positivo al Clostrodium Difficile, compatibilmente sia alla terapia antibiotica massiccia subita in ambito ospedaliero due mesi fa per una sospetta encefalite, sia col suo successivo ricovero in una clinica di riabilitazione durante il quale è iniziata la diarrea.
Attualmente è trattato con vanconicina e vediamo lievi miglioramenti, speriamo anche progressivi.
In ospedale oltre alla vancomincina e a tenerlo idratato con fisiologica elettrolitica non stanno somministrando fermenti.

Vorrei capire se sia prassi non somministrarli in concomitanza con la vancomicina o se è una leggerezza del geriatra e dell'infettivologo che hanno stilato il piano terapeutico.

Se fosse una leggerezza e se continuasse con la mancata prescrizione di fermenti alla dimissione vorrei sapere se esistono fermenti più potenti o adatti di altri a ristabilire la flora dopo una debilitazione da antibiotici sfociata in clostridium e per quanto tempo è opportuno assumerli una volta a casa.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Non sono necessari i fermenti in questa fase e se le funzioni intestinali riprenderanno l'iter naturale non ce ne sarà necessità neppure in futuro (la mucosa intestinale ha la capacità di riprodurli..).

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
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La ringrazio infinitamente.

Ultimo quesito. In media dall'inizio della terapia (vancomicina + metronidazolo) in quanti giorni si possono vedere risultati sulla riduzione della frequenza delle scariche di diarea. Mio padre è attualmente al terzo giorno di terapia e vediamo solo un lievissimo miglioramento.

Grazie.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Entro la settimana vedrà i risultati.....


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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
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Si. Abbiamo visto i risultati dopo la prima settimana.
È stato dimesso dopo 14 gg di trattamento con un'analisi delle feci negativa al CD.

Purtroppo esattamente a 10 gg dalla dimissione è riapparsa la diarrea con analisi nuovamente positive al CD.

Il medico curante ci ha detto che Vancomicna e Metronidazolo sono farmaci prescrivibili solo a livello ospedaliero e mio padre ora è di nuovo in ospedale nel reparto infettivi.

Ho letto che le recidive sono la norma e che in qualche modo non ci si libera mai dal CD.
È vero?
Dobbiamo rassegnarci ad una vita di ricoveri frequenti?
Davvero è impossibile una terapia a casa?

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Non si rassegni, la patologia può essere controllata.

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dopo
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In che modo? Esistono terapie specifiche? Al momento nessuno ce ne ha parlato.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
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Dopo la prima recidiva é stato dimesso (negativizzato e srnza diarrea) con una terapia a casa di vancomicina (per altri 3 gg) e a seguire rifampicina (per altri 6 gg). Inoltre Saccaromyces Bulardii per 10 gg.
Durante il quinto giorno di rifampicina è tornata la diarrea e si è ripositivizzato "guadagnando" così un nuovo ricovero per recidiva.
La seconda recidiva i 15 gg. La terza positività al clostridium in 35gg.

Dottore quando dice "Non si rassegni, la patologia può essere controllata" a che genere di controllo si riferisce? Terapie diverse? Una vita sotto antibiotici? Abbiamo speranze di risolvere la cosa?
I medici che lo seguono sono perplessi dal suo ripositivizzarsi ancora sotto rifampicina.

Con questi ritmi e con le sue patologie cardiache inizio a temete il peggio.
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dopo
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Grazie...
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Solitamete le terapie effettuate sono valide per il controllo della malattia. A questo punto contatterei un infettivologo.
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dopo
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Gli ultimi due ricoveri sono stati proprio in un reparto di infettivologia dove appunto il responsabile del reparto è stato il primo a meravigliarsi per il suo ripositivizzarsi ancora sotto rifampicina.

Ora è a casa da un mese con una terpia domiciliare di vancomicina a dosi massicce per 60 gg che lo mantiene negativo.

La grande incognita è per il termine di questa terpia antibiotica che ai miei occhi appare colossale.

La terapia domiciliare fra l'altro gli ha generato una fame notevole che gli sta facendo mettere su peso troppo velocemente mandando in sofferenza il cuore.

Ritiene utile questo accabimento con vancomicina? Può essere risolutivo?
O sarebbe indicato inizare a valutare un trapianto di materia fecale?