Eruttazione continua

Salve,
volevo riportarVi una problematica che ha come protagonista mio padre, un classe 53' che mangia sano, non fuma e non beve. Fa un lavoro sedentario da una vita e non pratica sport.
Da qualche tempo, troppo ormai, non tutti giorni ma spesso gli capita di emettere aria dallo stomaco e non lo fa poche volte, lo fa per tante ore, addirittura giorni, e lamenta pure cattiva digestione. A questo aggiungo io, da qualche tempo è presente pure l'alitosi.
Soffre di reflusso gastroesofageo e soffre di stitichezza. Spesso è costretto a ricorrere alla peretta per andare di corpo.
Dopo diverse visite dal medico di famiglia e diverse cure, ad oggi tutte inutili, abbiamo deciso di rivolgerci ad uno specialista.
E' andato in visita da questo specialista, molto bravo e conosciuto nel nostro paese, e dopo avergli prescritto gli esami del caso, quindi esami sangue, gastroscopia, e forse qualcos'altro che adesso mi sfugge, carte alla mano ci ha rasserenato escludendo cose gravi o comunque preoccupanti. Ha parlato, se non ricordo male, di un'infezione all'esofago.
Gli ha prescritto una cura e per qualche giorno sembrava andare tutto per il verso giusto, ma ieri notte di nuovo ha avuto episodi di eruttazione frequente a tal punto da farci recare al pronto soccorso perchè non smetteva più e inoltre più ne faceva più andava nel panico, a tal punto da creargli una sensazione di respiro corto e problematico. Anche in ospedale non hanno riscontrato nulla di preoccupante e gli hanno detto consigliato di modificare la cura prescritta dal medico che l'ha visitato.
Quindi, nella giornata di oggi abbiamo RIchiamato il medico che l'ha visitato la prima volta , e che solo 10 giorni fa, ha fatto una diagnosi post analisi e gastroscopia sul paziente.
Di recente ha lamentato anche mal di schiena. E' andato a fare dei massaggi, e dopo alcune sedute il mal di schiena è diminuito notevolmente, ma dopo aver effettuato anche una visita reumatologica (fatta oggi) gli sono state prescritte delle RX a schiena e bacino, dicono che non ha una schiena perfetta ma anzi, malconcia e forse con qualche anellino schiacciato, da valutare dopo RX.
Io in cuor mio sono stato sempre convinto che il suo "Malessere" fosse dettato da uno stato di ansia che lui non sa di aver, forse per esperienza personale, sono portato a pensare a questo ma, mi sono convinto ancor di più di questo quando ho iniziato a notare che magari per 10 - 15 giorni , addirittura 3-4 settimane non aveva niente e poi dal nulla, per 2-3 giorni, talvolta di più, iniziava a lamentarsi di cattiva digestione e iniziava a mangiare cose leggerissime, tipo pastina in bianco, il tutto accompagnato da questi "strabenedetti" rutti.
Oppure, mi era balenata in testa anche l'idea di una intolleranza alimentare. Ma le mie sono tutte ipotesi campate in aria, e per questo che mi rivolgo ANCHE a voi.

Che idea avete? Che ci consigliate di fare?

Attendo risposte e anzitempo vi ringrazio per la vostra competenza e disponibilità.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Reflusso, ansia, colon irritabile,
piuttosto che altro,
ritengo siano gli elementi da gestire terapeuticamente,
con l'aiuto, ovviamente, di un bravo specialista.

Cordialità

Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
innanzitutto grazie per la risposta.
Nella giornata di ieri, di mattina siamo finiti nuovamente al Pronto Soccorso dove dopo i soliti controlli di routine ci è stato detto che non ha niente, l'unica cosa che hanno notato era l'umore di mio papà, visibilmente giù. Testa sempre in giù, pallore, eruttazioni continue che talvolta lo portano ad avere una sensazione di cattiva respirazione e va nel panico.
Di pomeriggio siamo tornati dal medico che ha ricontrollato tutti gli esami, quindi analisi e gastroscopia, ci ha ribadito che dalle carte che leggeva e dai sintomi che vedeva in mio padre, non ha niente, per sicurezza gli ha prescritto un ecografia ma gli ha detto che qualora anche l'eco dovrebbe risultare Ok, la soluzione unica è quella di parlare con un bravo psicologo. Gli hanno chiesto anche di stare più in piedi possibile, di camminare un po', e infatti ieri pomeriggio con mio fratello l'abbiamo fatto uscire mezz'oretta, e in quella mezz'oretta stava meglio, gli episodi di eruttazione sembravano quasi passati, al rientro a casa eravamo punto e a capo. Questa notte di nuovo non ha dormito, ha passato la notte a piangere, a dire cose assurde tipo che vorrebbe morire, etc... In più mangia molto poco e passa molto tempo a dormire. Si lamenta anche di un dolore all'addome. La situazione sta decisamente degenerando. Ieri l'abbiamo fatto un po' parlare, ci ha illustrato alcuni dei suoi problemi e pensavamo che potesse farlo stare meglio ma invece no.
Che consigli ci da? Lui è stato sempre uno emotivo ma io che ho 27 anni non me lo ricordo quasi mai così giù, io azzarderei a dire... così "depresso" , e la cosa che preoccupa di più è che non sembra voler lottare per uscirne. Infine volevo chiederle ma è normale che ha sempre questo bisogno di ruttare?? cioè è diventata una cosa ossessiva, lui dice che dalla bocca dello stomaco sente questo bisogno di ruttare e spesso il rutto non gli esce e allora si innervosisce, e dice che quando capita così poi perde l'aria e infatti diventa subito pallido. Stavo pensando di testa mia di fargli prendere RELAXIT delle gocce omeopatiche? possono aiutarlo? che ne pensa di tutto cio?
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile ragazzo,
non seguo le medicine non ufficiali nè i loro presidi terapeutici.

Confermo quanto le ho già scritto e la invito
a non tentare inutili ed infruttuose autogestioni.

Faccia seguire suo padre da specialisti competentei.

Cordialità

Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore, farlo seguire da uno specialista è quello che stiamo già facendo, proprio su consiglio del medico che lo sta seguendo abbiamo fissato degli step. Prima ecografia, poi gastroenterologo e infine se non ci sarà niente da segnalare il terzo è ultimo step che ci ha consigliato il medico è quello di parlare con uno psicologo. È solo che in questo stato le giornate non passano mai.
È non riuscire ad aiutarlo ci rende tutti nervosi.
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Comprendo.

Cordialità

Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#6]
dopo
Utente
Utente
salve, volevo aggiornarla sulla situazione che nelle ultime 24 ore forse è un attimino degenerata.
ieri sera siamo nuovamente finiti al pronto soccorso, questa volta oltre ai rutti lamentava un forte fastidio all'addome, lato dx e zona centrale più intenso, inizialmente eravamo titubanti sul portarlo al ps ma visto che piangeva dal dolore l'abbiamo assecondato, anche perche' nel dubbio uno fa sempre bene, credo, ad assecondarlo. Lì gli hanno fatto rx all'addome ed rx al torace, quest'ultima credo sia stata fatta perche' mio padre ha riferito al medico del ps che ogni tanto con questi rutti gli si presentava pure una sorta di mancanza di respiro o cmq respiro difficoltoso.
al momento della diagnosi il medico ha visto la gastroscopia che mio padre ha effettuato poco meno di 15 gg fa, ha visto le nuove rx (addome e torace) e ci ha detto che nelle rx l'unica cosa emersa è che mio padre è pieno di aria e gas nella pancia, questo gli ha causato una colite. gli abbiamo chiesto quale poteva essere la causa e ci ha risposto che potrebbe anche essere di natura ansiosa, gli abbiamo chiesto pure se questa situazione era la causa di questi rutti continui e ci ha risposto che invece è il contrario, tutti questi rutti gli provocano più aria internamente, quindi ci hanno rimandato a casa con una semplice terapia di ?carbonio?, qualcosa del genere, non ricordo esattamente il nome e stop.
noi questa mattina abbiamo chiamato pure una psicologa, abbiamo illustrato a lei la situazione, ci ha detto di fargli fare anche una visita da un gastroenterologo e di chiedere a lui se aveva o meno volontà di iniziare un percorso psicoterapeutico, la risposta è stata: "Per me possiamo iniziare anche subito.".
adesso nonostante tutti i risultati ok e la notte passata al ps, questa mattina per una/due ore è sembrato tranquillo poi ha ripreso a lamentarsi e a piangere dicendo di aver di nuovo dolore all'addome , il tutto accompagnato da questi benedetti rutti che non gli si presentano solo quando si distrae un po', ad esempio parlando... quindi nonostante sia stato per l'ennesima volta tranquillizzato dai medici il problema non l'abbiamo risolto.
adesso volevo chiederle:
a) l'RX all'addome può bastare o è necessario fare anche un ecografia? o magari sono la stessa cosa e io non lo so
b) che idea si sta facendo lei?
c) se il percorso psicoterapeutico può aiutarlo o se bisogna fare altro o anche altro?

[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Cara ragazza,
mi spiace per questi continui ingressi in P.S.
... inoltre la mia idea è già riportata in replica #1.

La saluto cordialmente

Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve dott. Quatraro,
mi scuso se mi ritrovo nuovamente qui ad abusare della sua pazienza e professionalità ma PURTROPPO ho bisogno di un ulteriore consulto.
Dopo gli episodi di malessere riferite nei messaggi precedenti e quindi risalenti alla settimana scorsa, da giovedì scorso fino a ieri sera la situazione sembrava migliorata.
Dopo aver effettuato tutte le visite del caso abbiamo deciso, col suo totale consenso, di intraprendere la strada della psicologa, dove è già andato 2 volte, domani sarà la terza. E' rimasto anche soddisfatto e come le ho già detto sembrava "guarito", è tornato a lavoro e alla sua vita normale.
Sabato scorso però, è morto il nostro cane, era a casa con noi da 14 anni, lui come noi chiaramente c'è rimasto molto male, in più ha assistito da vicino alla morte del cane e guarda caso a distanza di poche ore gli sono tornati i rutti. La prima sera, cioè domenica, sembrava a differenza delle volte scorse, gestirla meglio, si sedeva fuori e svagava un po' come prima capitava e andava poi a dormire abbastanza serenamente, anche ieri sera fino ad una certa ora sembrava sereno. Verso le 21 invece ha ricominciato con i rutti a raffica, ed è andato a dormire abbastanza nervoso, pensieroso, "abbattuto", e infatti non riusciva a prendere sonno, si lamentava di aver mal di pancia e continuava con queste fastidiosissime eruttazioni, poi ha ricominciato a piangere. "Sto male"; "Se esco sono costretto sempre a mettere davanti la bocca la mano per coprire i rutti", etc etc... Questa mattina si è alzato con i rutti, ma è andato comunque a lavorare. Domani ha una visita dal gastroenterologo e poi dalla psicologa.
Può l'episodio del cane aver causato una ricaduta? Per tamponare in queste ore c'è qualche farmaco omeopatico o qualche rimedio naturale per farlo stare più sereno e magari per limitargli il numero di eruttazioni che poi è la causa che lo manda in paranoia? Ci consigliate di seguire altre strade? La scelta della psicologa è giusta? La visita dal gastroenterologo è giusta? Non sappiamo più come uscirne davvero.
Spero in una vostra risposta.
Ho dimenticato a dirvi che quando si "abbatte" diventa muto, cioè parla pochissimo, tiene la testa sempre verso il basso, poi di notte quasi gli si accentua il tutto e non riesce a non piangere. RIPETO, per una settimana è stato bene, è tornato normale. Addirittura un giorno prima della prima visita dalla psicologa già sembrava essere tornato "normale". Questa notte mia madre per farlo addormentare gli ha dato 30 gocce di relaxit che sono gocce omeopatiche che utilizzavo io anni fa quando soffrivo d'ansia. Di medicine già ne prende tante.
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto