Valore alto calprotectina fecale

Salve Dottori oggi ho ritirato le analisi del sangue fatte in quanto ho dei disturbi gastrointestinali e extra intestinali.

Negli ultimi giorni ho avuto episodi di feci non formate (quasi acquose).
L’altro giorno ho notato del muco nelle feci, ho avuto anche bruciore anale che al momento sembra essersi attutito, ieri sera ho avuto forti fitte alla parte bassa sinistra dell’addome quasi vicino alla vescica, ho malessere generale, ho avuto episodi di nausea, mal di testa, senso di stordimento, senso di irritazione/infiammazione intestinale, ho avuto anche episodi di tremori in tutto il corpo!
Venerdì scorso ho contattato il gastroenterologo che mi ha prescritto le seguenti anali che riporto con i risultati
Globuli rossi:ris 5.850.
000 val rif:4.100.
000 5.200.
000
Globuli bianchi: 7.290 val rif:4.000-11.
000
Emoglobina: 12, 9 val rif: 12-15, 5
Ematocrito: 41, 0val rif:37-46
MCV: 70, 1 val rif: 76-96
MCH: 22, 1 val rif 27-33
Mchc:31, 5 val rif 30-36
Piastrine:287.000 rif 140.000-450.
000
(Le altre voci delle piastrine rientrano nella norma, stessa cosa per quanto riguarda la formula leucocitaria che nelle analisi del mese scorso presentava leucociti poco più alti e neutrofili poco più bassi e che adesso sono rientrati nella norma)
Glicemia: 86 rif 60-110
Creatinina: 0, 70 rif 0, 50-1, 10
Bilirubina totale:0, 90 rif 0, 20-1, 30
Bilirubina diretta:0, 20 rif 0-0, 30
Bilirubina indiretta:0, 70 rif0-1, 00
Sideremia:50 rif 37-150
Elettroforesi delle sieroproteine nel relativo schema allegato risultano nella norma
Proteina C reattiva: 5 rif 0-10
Immunoglobulina IGA:134 rif 70-400
Cobalamina (vit b12): 542, 00 rif 220-960
Vitamina D3: 23, 8 (da 10 a 30 considerata insufficiente)
Anticorpi antiendomisio: assenti
Anticorpi anti transglutaminasi IGA: 0, 6 rif negativo da 0, 5 a 14, 9
Anticorpi anti transglutaminasi IGG: 0, 8 rif negativo da 0, 8 a 14, 9
Calprotectina fecale: 150, 3 rif normale minore di 50 - da 50 a 200 infiammazione intestinale da lieve a moderata
Dell’esame colturale e parassitologico delle feci aspetto ancora i risultati nei prossimi giorni.

Sulla base di queste analisi e dei sintomi descritti, cosa potrebbe essere il mio problema?

Oggi ho mandato tramite e-mail le analisi al gastroenterologo e aspetto una sua chiamata, ma nell’attesa sono molto preoccupata.

Potreste gentilmente darmi un vostro parere?

Ve ne sarei grata.

Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
La calprotectina fecale con questi valori indica una infiammazione della mucosa gastroenterica; la condizione è abbastanza frequente in presenza di diarrea. La normalità degli altri parametri lascia pensare a una condizione funzionale, ma attendiamo ovviamente coprocoltura e esame parassitologico. Se questi risultano nella norma può valer la pena di utilizzare un probiotico con Saccharomyces boulardii per qualche settimana e verificare l'eventuale miglioramento dei sintomi.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la celere risposta, quindi considerato il resto delle analisi lei escuserebbe una malattia infiammatoria intestinale tipo crhon o colite ulcerosa?
Fino ad oggi mi era stato detto di soffrire di colon irritabile, ma questo può fare salire i livelli di calprotectina?
O mi chiedevo anche l’innalzamento dei valori può essere dovuto a qualcosa di parassitologico che potrebbe vedersi dalle analisi delle feci che devo ancora ritirare?
Ultima cosa, secondo lei sarebbe opportuno con questoi valori di calprotectina e i sintomi che le ho descritto (diarrea a parte, considerato che tutto il resto dei sintomi li ho avuti anche prima di questi episodi di fece non formate)sarebbe opportuno fare una gastroscopia e colonscopia?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
La calprotectina è un indice aspecifico di infiammazione gastroenterica e a sola non può far porre diagnosi di una malattia infiammatoria cronica intestinale (colite ulcerosa o m. di Crohn); può risultare elevata anche in alcuni casi di sindrome dell'intestino irritabile e, ovviamente, in tutte le infiammazioni acute.
L'andamento clinico - remissione della sintomatologia - è il criterio con il quale il gastroenterologo che potrà visitarla deciderò sull'opportunità o meno della colonscopia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore è stato abbastanza chiaro, a questo punto bisogna attendere i risultati delle feci per avere un quadro completo.
Se non le dispiace appena ho i risultati le farò sapere l’esito,sperando sempre in un suo riscontro.
Grazie ancora per la disponibilità.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
D'accordo

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Dottore Scuotto buongiorno, ho appena ritirato i risultati dell’esame batteriologico delle feci e sono i seguenti:
Sviluppo batterico: saprofita
Ricerca della salmonella: negativa
Ricerca della Shigella: negativa
Ricerca del Campylobacter: negativa
Esame parassitologico delle feci: negativo
Ieri il gastroenterologo a contattato mia mamma dicendogli che tutti gli esami vanno bene e che il valore della calprotectina anche se più alto non fa nulla mia mamma ha chiesto se dovevo prendere qualche farmaco per questa infiammazione intestinale ma lui le ha detto che non occorre prendere nulla
Lei concorda?
Io sento sempre una forte irritazione/ infiammazione all’intestino e lo sento un po’ indolenzito/teso come se avessi fatto esercizio fisico tipo addominali!
Stanotte ho avuto anche un po’ di nausea .
Le feci ieri sera erano un po’ più formate ma sempre un po’ cremose.
Lei cosa mi consiglia di fare?
Tra l’altro non avendoci parlato personalmente non ho avuto modo di chiedere qualcosa in merito all’alimentazione, cosa posso mangiare? Dovrei farmi seguire da un nutrizionista?
Se si chiedo una dieta per cosa, per quale patologia?
Altra cosa importante tempo fa ho prenotato un intervento chirurgico di setto plastica e dovrei farlo il 4 ottobre, posso farlo in sicurezza?(loro faranno le analisi specifiche che gli interessano il giorno prima) ma per quanto riguarda le mie problematiche intestinali posso sottopormi all’intervento e questa condizione interferisce con l’intervento?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Sono d'accordo con il suo gastroenterologo. Al massimo può essere di utilità l'assunzione di un integratore con acido butirrico per qualche settimana per agevolare la risoluzione della modesta infiammazione rilevata dalla calprotectina.
Non ci sono restrizioni particolari per l'alimentazione nella quale le consiglio varietà.
Non ci sono interferenze con l'intervento programmato.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#8]
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Utente
Utente
Dottore mi creda se le dico che non poteva essere più chiaro di così, con grande disponibilità e professionalità è riuscito a rispondere a tutti i miei quesiti nonostante i limiti della distanza.
Un ultima cosa , questo integratore che mi ha consigliato quando e quante volte al giorno devo prenderlo e per quanto tempo?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Un paio di volte al dì subito dopo i pasti per tre settimane.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#10]
dopo
Utente
Utente
Ho appena visto su internet un integratore che si chiama butyrose a base di acido butirrico, potrebbe andare bene?
Ah stavo dimenticando di chiederle se sarebbe opportuno prendere periodicamente tipo una confezione al mese dei probiotici, quali e sopratutto vanno cambiati periodicamente?
[#11]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Sì per la prima domanda.
È preferibile essere seguita da un medico per la seconda domanda; inizialmente le ho segnalato un probiotico che contenga Saccharomyces boulardii per qualche settimana.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#12]
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Utente
Utente
Ok , ho già comprato sia il butyrose che il probiotico che contiene saccharomyces boulardi. Da domani iniziò a prenderli per tre settimane.
Grazie davvero per la sua disponibilità.
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Utente
Utente
Dottore Scuotto mi dispiace disturbarla nuovamente, ma sono disperata!
Purtroppo i sintomi sono sempre presenti, ci sono alcuni momenti della giornata che sembra che stia meglio per poi ritornare a stare male.
Sabato notte intorno alle 5:00 al rientro da una serata ho avuto dei crampi e sono andata in bagno con feci acquose, poi non sono andata più , lunedì non sono riuscita ad andare e sono andata direttamente martedì con feci solide e ben formate. Mercoledì feci un po’ appiccicose ma comunque formate.
I sintomi che continuò ad avere sono irritazione intestinale in alcuni momenti anche anale, sensazione di pesantezza e indolenzimento intestinale, a volte sensazione di nausea, poi sento in bocca un sapore acido risalire soprattutto al mattino appena sveglia o se mi sveglio durante la notte. Da un bel po di giorni ho anche una tosse secca persistente, non mi sento raffreddata però ho questa tosse stizzosa che tempo possa essere collegata a stomaco/intestino e stasera sentivo lieve bruciore agli occhi.
Ho paura perché su internet questi rientrano tra i sintomi extra intestinali della malattia di crhon ( sia la tosse persistente che il bruciore agli occhi)
Premetto che da giorni e non solo mangio cose semplici , ( non bevo caffè , alcolici, non mangio fritti , cose piccanti, bevo solo acqua naturale evitando anche quella gassata che amo moltissimo) sto prendendo i probiotici codex e l’integratore butyrose.
Gli accertamenti che ho fatto li ho riportati nel consulto precedente, il valore fuori norma era la calprotectina a 150, il gastroenterologo disse a mia mamma che non era un valore preoccupante è che non dovevo prendere alcun farmaco, io però continuo a stare male , cosa posso fare?
Pensavo che non ho mai fatto un test per l’intolleranza al lattosio , stranamente non me l’ha mai prescritto tra i vari esami ( io sto provando da lunedì a non mangiare alcun tipo di latticini ma vedo che non è cambiato nulla in questi tre giorni) un altro test che non mi è mai stato prescritto e che ho appreso su Inter e il test per la disbiosi intestinale potrebbe essere utile?
Un’eventuale ecografia intestinale potrebbe dirci qualcosa?
Un medico di guardia medica disse che potrebbe essere un problema di gastrite che si riflette all’intestino, un altro ha parlato di colite aspecifica potrebbe essere?
Un ultima cosa che vorrei aggiungere di cui forse non le ho fatto menzione bei consulti precedenti è che nel 2018 ho fatto una gastroscopia e colonscopia . Dalla gastroscopia risultò presenza di due minuti polipi del corpo gastrico che vengono escissi con ansa a freddo, sono state eseguite biopsie con i seguenti risultati: mucosa ossintica senza particolari note patologiche e senza HP, mucosa antrale con lieve iperplasia foveolare senza HP
Benigni polipi di mucosa ossintica con congestione vasale, no HP. Questo per quanto riguarda la gastroscopia.
Per la colonscopia: emorroidi di 2 grado , assenza di altra patologia in atto visibile fino all’ultima ansa ileale. Non sono state fatte biopsie e viene detto : l’esplorazione condotta fino all’ultima ansa ileale con visualizzazione dell’ottico appendicolare in condizioni di toilette intestinale non ottimale ( Boston score 3-3-2) può questa condizione di pulizia non ottimale non aver fatto vedere al gastroenterologo qualcosa di anomalo?
Cosa posso fare secondo lei alla luce di tutto quello che le ho detto?
Spero ancora in un suo riscontro.
Sono veramente disperata!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gastroscopia e colonscopia eseguite qualche anno fa non mettono in evidenzia condizioni di particolare preoccupazione. Il lieve incremento della calprotectina ci dice che c'è una modesta infiammazione della mucosa gastrointestinale, ma questa è compatibile con la sintomatologia attuale senza destare ulteriori allarmi.
L'andamento altalenante di sintomi è abbastanza caratteristico di molte condizioni di disturbo funzionale e richiede un aggiustamento progressivo delle terapia nel tempo per cui il consiglio che posso darle è di affidarsi a uno specialista gastroenterologo che possa seguirla nel tempo. Inoltre, poiché questi disturbi si accompagnano ad aspetti psicologici (ansia, variazioni del tono dell'umore). è opportuna una valutazione specialistica anche in questo ambito.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Dottore grazie per aver risposto, io penso che il gastroenterologo a cui mi sono affidata non prende sul serio la mia condizione, non dubito della sua professionalità perché prima di scegliere ho chiesto e qui da noi è il migliore, mi dispiace solo che non riesce a capire che i fastidi che devo sopportare quotidianamente non mi permettono di vivere una vita serena e mi sento sempre eterna malata.
Quando dopo le analisi lui dice che non c’è nulla da dover prendere lei concorda?
Soprattutto dice che non occorre fare gastroscopia e colonscopia , ma io le ho fatte 5 anni fa, anche lei pensa che in questo arco di tempo non può essere cambiato niente organicamente?
E sopratutto quello che vorrei essere detta chiaramente è:
Problema funzionale significa che non andrà mai a peggiorare? Non ci saranno mai trasformazioni organiche come accade per le malattie infiammatorie intestinali e nelle gastriti?
Ma soprattutto dovrebbe essere lui a dirmi di concordare insieme un piano di cure?
Per completare secondo lei la sfera psicologica può influire notevolmente sui miei disturbi? Cosa mi consiglia di fare in merito?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Un problema funzionale non determina un pericolo per la vita del soggetto in termini di durata, ma è un problema per la qualità di vita. Le terapie devono essere orientate in maniera individuale perché non c'è un singolo approccio che possa andar bene per tutti.
Inoltre è sempre presente una componente psichica, più o meno rilevante, che deve essere presa in considerazione e valutata in modo da calibrare l'opportunità di terapia specifica. Per questo ho consigliato di affrontare anche questo aspetto con un competente (psichiatra o psicologo).

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#17]
dopo
Utente
Utente
Va bene dottore, è stato chiaro anche questa volta.
Cercherò di contattare un terapeuta e proverò a svolgere attività tipo Yoga.
Grazie per la sua disponibilità.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Dottore buongiorno, si avvicina il giorno dell’intervento al setto nasale che mi hanno posticipato e mi chiedevo qualora il mio problema non fosse di tipo funzionale ma si trattasse di una vera e propria colite(crhon, rettocolite o colite aspecifica) l’intervento non interferisce ugualmente? L’anestesia totale così come l’intervento in se per sè non comporta nulla?
I miei disturbi sono sempre altalenanti, i miei nuovi dubbi sono dovuti al fatto che adesso si è aggiunto un senso di bruciore agli occhi, ho fatto delle prove per capire se si trattasse della vista ma riesco a vedere abbastanza bene considerato che anni fa ho fatto il laser per correggere la miopia.
La preoccupazione è che ho letto su internet che sia il crhon che la rettocolite provocano congiuntiviti. I miei occhi non sono arrossati però sento questo senso di lieve bruciore, potrebbe essere collegato al mio caso?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Le condizioni oculari che talvolta si accompagnano alle malattie infiammatorie croniche intestinali sono di tutt'altro tipo; suppongo che sia più semplice correlare il senso di bruciore agli occhi con la situazione che ha a che fare con l'intervento al naso.
Non ci sono cautele particolari da osservare sul piano gastrointestinale per quel che riguarda l'intervento. È possibile che la probabile terapia antibiotica conseguente all'intervento possa influenzare i sintomi di un intestino sensibile; in questo caso il probiotico che sta assumendo le potrà risultare di utilità.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#20]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, si, ho tenuto in conto il discorso cura antibiotica e alterazione della flora intestinale che già non è delle migliori io sto per finire la scatola di codex che prendo da diversi giorni, quindi mi consiglia di comprarne un’altra e di continuare a prenderli anche dopo l’intervento?
Il butyrose invece che mi aveva consigliato di prendere per 3 settimane, appena lo finisco devo riprenderlo? Con quale cadenza posso prenderlo nell’arco dell’anno?
Ritornando al discorso bruciore agli occhi potrebbe essere anche un po’ di reflusso gastroesofageo? Nelle settimane scorse mi è capitato di svegliarmi al mattino con un sapore acido in bocca e di avere una tosse secca stizzosa che è durata per tanti giorni (quasi due settimane o poco più)
Un giorno mi è capitato anche di svegliarmi nel cuore della notte è ho proprio sentito risalire qualcosa di acido in bocca.
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