Faccio presente che non rilevo nessun tipo di odore sgradevole in cervice

Gentili dottori, ho 53 anni e sono entrata in menopausa da circa un anno, mi stupisco quindi di continuare ad avere delle leggerissime perdite bianco-giallastre prive di odore (le ho sempre avute), come penso sia normale in quasi tutte le donne in età fertile.
Ho avuto un'isterectomia parziale per miomi multipli (hanno conservato le ovaie), sei anni fa. L'unico altro disagio provato ultimamente è stato un prurito fastidiosissimo (esclusivamente esterno), comparso circa un anno fa nella regione anale e poi spostatosi lentamente verso la vagina, che attualmente però sembra essersi risolto.
La dermatologa che mi ha visitato ha diagnosticato una lieve psoriasi delle pieghe che ho curato con farmaci per uso topico, il mio medico inoltre ipotizzava un'atrofia dei tessuti genitali dovuta agli sbalzi ormonali.
Faccio presente che non rilevo nessun tipo di odore sgradevole in cervice.
Chiedo gentilmente se la presenza di queste lievi perdite può essere considerata normale nel mio caso oppure no, visto che non ho più l'utero.
Ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Le perdite vaginali sono appannaggio delle ghiandole cervicali. Lei il collo uterino l'ha conservato, per cui l'attività ghiandolare muco-secretiva delle ghiandole endocervicali lei l'ha ancora.

Non avendo il corpo uterino non ha il flusso mestruale (menostasi) ma avendo conservato le ovaia, sarebbe opportuno eseguire comunque un dosaggio sul plasma di FSH ed Estradiolo per confermare l'avvenuta menopausa (assenza di attività endocrina dell'OVAIO). Se l'ha praticato già ed il risultato dell'FSH è stato superiore alle 35mUI/ml, allora la menopausa l'ha davvero raggiunta.
Il dosaggio dell'Estradiolo può dirci sull'eventuale attività muco-secretiva delle ghiandole cervicali; un dosaggio dell'ormone superiore ai 30 - 40 pg/ml ben si correla con un'attività muco-secretiva delle ghiandole della cervice.

Un ulteriore esame da eseguire sarebbe un tampone vaginale per la ricerca di germi comunemente associati alle flogosi vaginali.

Riguardo alla patologia vulvare, essa è da ricondurre, in parte o prevalentemente alla menopausa, solo se il quadro ormonale lo evidenzierà in maniera definitiva.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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