Pericolo futura gravidanza

Alquanto recentemente l'associazione dei Ginecologi ed Ostetrici Americani ha stilato i limiti "soglia" che indicano la pericolosità delle radiazioni in tema di "teratogenesi", ovvero la possibilità che un determinato agente causale (in questo caso le radiazioni ionizzanti), possa determinare anomalie dell'organogenesi, cioè di quell'insieme complesso ed armonioso di eventi che nel feto si compie fra la quarta e l'ottava settimana dal concepimento e che ha per finalità la formazione e la "costruzione" anatomica degli organi e degli apparati quali noi li conosciamo nell'individuo adulto (o buona parte di essi), partendo da strutture di base o, se vuole, da strutture più semplici (epigenesi).
In questa caleidoscopica concatenazione di eventi, per la gran parte legata all'intervento di geni contenuti all'interno delle cellule che ora con finalità espressive ora con finalità repressive vengono ad esercitare la loro funzione specifica, l'intervento "mutageno" di farmaci, agenti microbici, radiazioni inizzanti può manifestarsi sia impedendo a determinate "famiglie" o a determinati "gruppi" di geni di elaborare sostanze proteiche (generalmente enzimi) col risultato di anomalie biochimiche che comportano accumuli di substrati all'interno delle cellule, con effetti finali di turbamento del metabolismo cellulare da cui la morte delle cellule stesse attraverso la cosiddetta "sintesi letale" sia distruggendo direttamente tessuti in via di formazione e differenziazione che, in quel momento, tra l'altro, si rendono anche particolarmente "sensibili" all'azione dei mutageni stessi, secondo la ben nota legge di Tuchmann-Duplessis.

L'esame di questi "valori soglia", lascia sbalorditi quanti, come chi le scrive, avevano da sempre pensato (come su indicazione dei propri Maestri dell'Arte) che anche "fare una semplice radiografia del torace" potesse determinare mutazioni ed anomalie del prodotto del concepimento.
A ben leggere, infatti, i valori soglia si raggiungono in termini di rads assorbibili, solo dopo tante e tante radiografie o indagini radiologiche, per cui il rischio di determinare CERTAMENTE malformazioni embrio-fetali tramite queste metodiche diagnostiche è stato largamente ridimensionato.
Classicamente i fattori in gioco sono:
a) il numero delle sedute e la dose singola per ogni seduta in termini di rads assorbiti
b) la sede dell'esposizione ai raggi
c) la presenza o meno di protezioni al piombo utilizzabili nell'area pelvica senza, con queste, intralciare le finalità dell'esame o del trattamento
d) l'età del soggetto
e) la tipologia delle radiazioni stesse (trattandosi di radioterapia, esistono differenze fra cobaltoterapia, terapia con elettroni accellerati, brachiterapia ecc.ecc.)
f) la distanza focale fra l'area irradiata e l'area pelvica.

Per dare corretta risposta a queste domande, è necessario che Lei consulti un Radiologo esperto in Radioprotezionistica che potrà davvero darLe indicazioni specifiche e precise sulla dose di rads assorbibili nel SUo caso.
Dopo tale consulenza, se vuole, potrà riscrivere su queste pagine per conoscere l'effetto delle dosi da Lei assorbite o assorbende e l'effetto mutageno potenziale che esse, di fatto, posseggono.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

La ringrazio immensamente per il suo consulto e mi scuso per il ritardo della risposta ma ho avuto problemi con il pc. Seguirò il consiglio di parlarne con un radiologo, anche se nel frattempo ho terminato le terapie e purtroppo anche la speranza di essere incinta in quanto ho avuto le mestruazioni, sarà per il prossimo mese lo spero tanto. Grazie e cordiali saluti.