Pcos - quale approccio è corretto?

Buonasera,
Sono donna, ho 32 anni e di recente mi sono sottoposta a 2 visite ginecologiche di routine. Soffro da anni di sindrome dell'ovaio policistico (con tipica disposizione delle microcisti a palaizzata) e tiroidite di Hashimoto (per il momento con funzionalità ormonale ancora nella norma quindi non seguo terapia sostitutiva). Di recente mi sono sottoposta anche a dosaggi ormonali (eseguiti al 21esimo giorno dall'ultimo ciclo) dai quali si è evinta l'assenza di ovulazione (confermata nuovamente i mesi successivi) ed incremento del delta4 (5 - range 0-3). Uno dei due ginecologi mi ha prescritto Chirofol 250 per un anno (che sto assumendo da febbraio), mentre il secondo mi ha prescritto la pillola biologica Klaira (confermando di continuare il Chirofol in aggiunta). Entrambi con l'intento di riportarmi ad ovulare nel momento in cui desidererò una gravidanza. In particolare il secondo medico mi ha riferito che è consigliabile assumere la pillola per proteggere l'endometrio. Avuto ricevuto due terapie diverse, mi chiedo se si tratti semplicemente di approcci differenti per arrivare allo stesso risultato o se una delle due terapie è più consigliabile dell'altra. Potrei avere un parere? Ringrazio molto per l'attenzione.
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Dr. Silvia Lovergine Ginecologo 1.7k 37
Sono utili entrambe in quanto la pillola compensa l' iperestrogenismo dovuto all' anovulazione che può essere dannoso per l'endometrio e l'altro farmaco aiuta l ovaio ad ovulare e sono pertanto sinergici

Dr. Silvia Lovergine

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dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Lovergine,

La ringrazio molto per la risposta.
Ho omesso di dire che ho anche un fibroadenoma al seno che tengo sotto controllo da un anno e mezzo e che non sta aumentando di dimensioni. Comprendo che assumere la pillola Klaire mi proteggerebbe l'endometrio, ma mi chiedo se potrebbe allo stesso tempo incentivare la crescita del fibroadenoma. È possibile?

La ringrazio nuovamente.
Saluti
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Dr. Silvia Lovergine Ginecologo 1.7k 37
Un minimo di stimolazione può essere presente ma nel suo caso occorre sempre ponderare il rapporto rischio beneficio e credo che chi gliela ha prescritta lo abbia considerato